CARICO A CHIACCHIERE

ANIMALI E HABITAT SCONVOLTI


   Credo sia giunto il momento di parlarne e di farlo seriamente. La situazione precipita, i morti aumentano e i nostri amici animali non sembrano intenzionati a perdere posizioni. Sappiamo tutti come da un bel po' di tempo, animali selvaggi che generalmente non oltrepassano il loro habitat naturale, siano costretti ad "evadere" per cercarsi il cibo. Non possono star fermi, la necessità impone loro di muoversi e cercare di mangiare ovunque vi sia la possibilità. E così ci sorpresero i primi cinghiali visti a Roma città, nei pressi dei cassonetti colmi e assaliti da gruppi numerosi. Era il tempo della crisi romana per la raccolta dei rifiuti. Successivamente, il fenomeno si notò anche in altre città, compresa la mia, dove nelle immediate periferie, apparvero mucchi di cinghiali affamati e a caccia di cibo. Da allora il fenomeno non si è fermato, loro vogliono mangiare e scorrazzano dappertutto all'impazzata ricerca di cibo. Intanto in qualche paese o cittadina italiana, nella notte sono apparsi orsi solitari: vanno sereni e tranquilli laddove sperano di trovare cibo. Qualche femmina addirittura,  si trascinava dietro il cucciolo che la seguiva imperterrito. Sono storie di vita, normalissime storie che ci hanno da una parte sconvolto, ma dall'altra ci hanno mostrato come la ricerca del cibo sia priorità per questi animali selvaggi. Orbene, l'anno scorso sono stati 164 gli incidenti su strada a causa di animali: 15 vittime e 221 feriti piuttosto gravi. Sui 164 incidenti registrati, 141 sono avvenuti a causa di animali selvaggi e 23 per coinvolgimento di animali domestici. Quest'anno possiamo già accennare a quelli già avvenuti recentemente e i cinghiali sono i più deputati a causarli. Ormai non solo strade statali, provinciali e comunali, le autostrade sono incluse e trovarsi davanti una famiglia numerosa di questi animali che attraversa, non lo si può evitare anche se si sterza o si frena improvvisamente. Gli ultimi a morire per gli urti violentissimi, sono stati due calciatori, mentre un terza persona è rimasta ferita seriamente. Tutto questo appena alcuni giorni fa sulla A26 nel pressi di Carpignano Sesia. Altri dall'inizio dell'anno sono avvenuti e ancora una volta i protagonisti sono i cinghiali. So che gli amici degli animali sono allertati perché hanno paura che vengano prese decisioni drastiche e severe contro questi animali, ma purtroppo se ne deve parlare: lo chiedono anche gli agricoltori che spesso vedono i loro campi devastati, e ne parlano anche i parenti delle vittime della strada. Morti e feriti sono sempre in aumento e far finta di niente, non è possibile. Innanzi tutto per gli animali domestici si faccia il possibile per non abbandonare cani e gatti sulle strade molto praticate, poi c'è da intervenire per porre un argine ai cinghiali visto che altri animali sono più casuali: cervi, daini e animali di montagna, hanno un'area più ristretta, lo stesso dicasi per gli orsi. I cinghiali no, sono dappertutto e per loro diventa molto più facile arrembare centri urbani o periferie. Il problema non può essere rimandato e urgono misure appropriate. Una sola certezza al momento abbiamo: la pelle di un uomo vale più della pelle di un povero animale. O no?