CARICO A CHIACCHIERE

MA ANDO' AUAI?


   Proprio ieri, scrivevo alla fine del mio post: "Chi si alza prima la mattina e ha un'idea del kakkio, è probabile che la sua vita cambi nel giro di pochi minuti". Quasi a invidiare chi si faccia venire strane e originali idee per proporsi e "inventarsi" un lavoro. Brandon Chicotsky è nel campo del marketing digitale ed è un valente imprenditore. Durante gli studi universitari Brandon fu colpito da una malattia tipica dei capelli e rimase calvo, da allora non ha subito crolli psicologici, anzi ha sempre pensato a "curare" la sua testa come del resto fanno molti che della loro calvizie ne fanno un modo di vivere libero e di tendenza. A New York non mancano le occasioni, la testa lavora e produce idee ed esperienze nuove che andrebbero messe in atto: e così il nostro Brandon, una bella mattina, si alza e la lampadina si accende! Mette su una società, lavora in rete e registra tutti i marchi; mette a disposizione del marketing e della pubblicità, "una testa calva". L'azienda "Bald Logo" comincia a muovere i suoi primi passi e lui stesso si pone all'attenzione degli inserzionisti: sulla sua testa si fa disegnare o incollare un logo e lui va in giro mostrando il "prodotto" pubblicizzato sulla sua testa. Voilà, il dado è tratto...come disse Vissani la prima volta che preparò un brodino, e la sua attività ha intrapreso un percorso generoso e produttivo come non mai: la sua testa con la pubblicità impressa, costa 160 dollari all'ora. Lui gira per quante ore vuole il cliente, si muove nelle zone scelte per lanciare il messaggio e il lavoro...è bello che inventato! Pensate che per 30 ore di lavoro la tariffa è di 1.600 dollari. Che dirvi? Chi vuol lavorare e proporsi con idee geniali e originali, trova sempre la sua grande occasione: una parte del proprio corpo che si presta alla pubblicità, ovvero, una pubblicità che come vedete dalla foto in alto, non può passare inosservata, la notano tutti e rende. Brandon ha un socio, manco a dirlo anche lui calvo, e la società rende, rende tanto che i due provvedono a dirottare buona parte dei profitti alla "Associazione Nazionale Alopecia Areata" per curare i bambini colpiti dalla malattia che porta alla calvizie prematura. Idee, solo idee buone e il lavoro c'è per tutti. Un solo pensiero da quando ho letto la notizia e ancora adesso che scrivo, mi frulla in testa: ma il giorno in cui Brandon riceverà la proposta (con un buon contratto) di pubblicizzare sulla sua testa pelata un Durex, un Hatu', un Control, note marche di profilattici, avrà il coraggio di farsi stampare logo e nome del prodotto in testa? E se poi gli amici lo appelleranno "testa di cazzo", cambierà mestiere o no?