CARICO A CHIACCHIERE

SINDACO NO...MA CAPOLISTA SI'


   L'acqua bolliva nel grande pentolone, Vittorio Feltri cercava di eludere domande compromettenti e divagava, Sallusti passava a dirigere "LIBERO", ma lui rimaneva l'editorialista per antonomasia. Chi lo ha  proposto come sindaco a Milano, lo ha fatto sorridere e dichiarare candidamente che non saprebbe fare il sindaco. Bene, finito il balletto, messe tutte le tesserine nel grande puzzle della politica italiana, ci pensa la Giorgia Meloni alla quadratura delle pedine da piazzare: Vittorio Feltri sarà capolista per "Fratelli d'Italia" alle amministrative di Milano. I giochi sono fatti, il mentore della destra italiana, il conduttore di tutte le battaglie di parte, sarà finalmente in campo e del resto non poteva che finire così...a tarallucci e vino con buona pace del nuovo direttore del quotidiano "LIBERO" e di tutte le altre testate che non si sono dannate per avere la prestigiosa firma del nordista Feltri. E allora? Beh, l'unica soluzione era farlo scendere in politica visto che l'alternativa era la pensione forzata. Apprezzo molto il figlio Mattia, direttore dell'edizione italiana dell' "HuffPost", ma il Vittorio non fa parte dei giornalisti miei preferiti: per le sue idee e per le sue uscite spacciate per...sincerità intellettuale.  Meloni è contenta, lui pure, vedremo gli elettori. Milano non merita un governo di destra!!!