CARICO A CHIACCHIERE

QUANTE STORIE PER UN PAIO DI SCARPE


   E no, se cominciate a ridere, non mi darete la possibilità di spiegarvi. Alcuni giorni fa, è stato l'onomastico del mio 51% e come spesso accade, regali non ne scambiamo visto che il "catalogo" si sia esaurito per entrambi: non sappiamo più a cosa pensare e/o scegliere. Dopo oltre decenni e decenni, abbiamo esaurito tutto lo scibile e ci siamo impegnati a evitare i nostri crucci. Tuttavia, avendo notato queste scarpe in rete, ho deciso di farle una sorpresa, le ho ordinate e mi sono giunte in tempo per regalargliele. Beh, speravo di stupirla con effetti speciali e poiché non sono scienza ma scemenza, la reazione è stata una "sorpresa" anche per me. Delle originali scarpe  la struttura in particolare mi ha colpito: sono andato indietro nel tempo e ho ricordato come le nostre mamme erano solite comportarsi sessanta anni fa e oltre. Altro che pantofole o zoccoli casalinghi, erano armi improprie che si maneggiavano con estrema facilità e immediatezza, in casi estremi ma molto ricorrenti. Ho ragionato in questi termini osservando la bella calzatura femminile: c'è un tacco, c'è una fasciatura per il dorso, ma di suole non ne ho viste. Pertanto, se a quei tempi le nostre mamme passavano alle armi facili, quando mai ci beccavano se non c'era una bella suola dura da procurare almeno un bernoccolo? Quindi non solo ho visto bene nel passato remoto, ma ho visto anche meglio nel presente: "Amo', dolce cremino al gusto di pannocchia, lo so non avrei dovuto, ma quando le ho viste ho pensato ai tuoi piedini nr.38...per quel che vale quanto calzi, non hanno suola e sono aperte come non mai". Lesta come una poiana, ne prende una dalla scatola e impugnando il tacco, me l'ha lanciata contro. Pfuiiiiiiiiiiii...mi ha solo sfiorato, ma anche se mi avesse beccato in pieno, non mi avrebbe fatto male visto che l'unica parte con(t)undente era il tacco, ma centrarmi solo con quello sarebbe stato un colpo di... poi ve lo dico!!!