CARICO A CHIACCHIERE

CHE VOGLIAMO FARE COL...CASINO?


   Questo è il "Casino dell'Aurora" nel cuore di Roma! Definirlo casino è riduttivo, magari oggi anche spregiativo, ma anticamente così erano chiamate le grandi dimore di "servizio" per le famiglie titolate, altolocate e blasonate. Quindi, una residenza principale dove dimorare e vivere  e un casino per la caccia, la pesca e altri servizi ludici. La proprietà della costruzione gigantesca del cinquecento, fu a suo tempo del Cardinale Ludovisi, per discendenza familiare è sempre passato di mano in mano agli eredi del celebre casato. Vi furono momenti di ampliamenti per il casino, come inaccettabili momenti di abbandono. Oggi, per contestazioni e querelle tra gli ultimi eredi, il destino del grande "scrigno", è segnato da una vendita all'asta programmata per gennaio di quest'anno: siamo intorno ai 500 milioni di euro. Ho definito un scrigno il bellissimo e imponente edificio, 35 ettari di terreno la circondano e gli interni sono bellissimi: affrescati dal Guercino, vanta inoltre un dipinto murale (unico) del Caravaggio. Insomma, un bene culturale di infinito pregio sta per andare nella...direzione sbagliata. Basterebbe un riccone che piombi come un falco sul "boccone prelibato" e il bene diviene privato. Per evitare lo sgarbo e l'iniquità, sono state raccolte 35.000 firme perché lo stato provveda a salvaguardare il manufatto: non è possibile lasciarsi sfuggire questo grande tesoro della storia romana. Il ministro Franceschini appoggia l'annessione del Casino al grande patrimonio nazionale e chiede al governo di intervenire per evitare la perdita del bene. Il governo nicchia e aspetta la gara dell'asta per centrare esattamente il valore della richiesta. Si presume che vi sarà battaglia per acquisirne la proprietà, ma se tutto va bene, il nostro paese potrebbe a parità dell'offerta battuta e deliberata, entrare in possesso del Casino. Spero che  vada in porto questa operazione:  l'arte e la cultura non si barattano né si mettono in discussione,  "è roba nostra", quindi non sprechiamo soldi per le cazzate come spesso accade, ma spendiamoli per rafforzare il nostro patrimonio artistico. Pertanto, occhi aperti e non facciamo...casino, compriamolo...che è meglio!