CARICO A CHIACCHIERE

UNA QUESTIONE DI PRINCIPIO...O NO?


    Non era Pasqua se a tavola non c'era il tradizionale agnello al forno. Poi le coscienze cominciarono a ribellarsi, gli animalisti assunsero posizioni decise e irremovibili, cominciarono le loro battaglie con i vegetariani per la difesa degli animali in genere e dell'agnellino in particolare. Si calcola che entro Pasqua, almeno 300 mila unità finiranno al macello per usufruire della loro tenera carne. Quest'anno Bruno Bozzetto animatore, disegnatore e regista molto noto per i suoi cartoni animati, si batte per salvare l'agnello. Per una Pasqua senza sofferenza, Bozzetto e l'associazione "Animal Equality", hanno pressato anche il governo perché intensificasse sulle strade italiane, i controlli delle forze dell'ordine per i trasporti con carichi di animali vivi. Spesso viaggiano come... "bestie" e non sono cautelati da quelle attenzioni che la legge prevede. Il retro di questa medaglia invece, si contrappone alla battaglia di cui vi ho scritto: il Presidente di Coldiretti del Lazio, si è lanciato in una campagna tipo "ultima spiaggia". Ovvero l'appello è: "Chi mangia carne d'agnello a Pasqua, salva un pastore". Detto così mi sembra politicamente scorretto, ovvero, il pastore dovrebbe essere in crisi (ed è vero), ma essere anche sull'orlo di un baratro, se non vende gli agnelli? Metterla così è piuttosto imbarazzante e poiché si calcola che il 40% degli italiani mangerà carne a Pasqua, il rimanente 60% non spenderà per l'agnello. Visto che quadro? Decidete voi, io non tifo per nessuno, vi ho riportato la situazione attuale e c'è da decidere con quale faccia della medaglia...mangiare!