CARICO A CHIACCHIERE

PREGO? NON SONO...UNA SIGNORA!


    E così, anche il policeman londinese, il "Bobby" per antonomasia, dovrà imparare a relazionarsi con il LGBT+, ossia, niente più espressioni o nomi che possano urtare la suscettibilità delle persone. Sottoposti a un training specifico che affronti direttamente il problema, una parte dei poliziotti inglesi sta imparando a usare termini specifici e generici: "signore o signora" dovranno sparire quando si rivolgeranno a qualcuno, nessun sostantivo ricorrente e coinvolgente come ragazzo o ragazza, dovrà mai essere usato e l'essere vaghi sul sesso e sul genere, sarà molto gradito alle regole della LGBT+. Inoltre, parlando o riferendosi ai propri partners, si deve evitare espressioni come "moglie, marito, lui, lei". Pertanto saranno presto addestrati a tutto ciò, una buona parte dei poliziotti che operano in strada e il responsabile della rete LGBT+ della polizia, si ritiene molto soddisfatto dell'iniziativa: "Questo lavoro è molto importante, nessuno dovrebbe sentirsi insicuro a causa della propria sessualità o della sua identità di genere". Di contro, c'è l'ex agente Miller del gruppo "Campagna per la libertà di parola" che si dissocia sostenendo che per catturare i criminali, tutto ciò sia irrilevante". Mentre il deputato dei conservatori, Dowden è del parere che la polizia debba concentrarsi sulla lotta ai criminali ed evitare di condizionare gli agenti affinché estendano la cortesia di base ai destinatari dei loro servizi". Senza offesa per nessuno e con il massimo rispetto che io abbia sempre avuto verso questi problemi di genere, credo si stia esagerando. Non posso ritenere che se un poliziotto dia della signora e del signore, ragazzo, giovanotto o altro comune appellativo ricorrente, possa insultare una persona e men che mai, presumo che una persona non apostrofata correttamente come il vademecum LGBT+ imponga, possa ritenersi offesa.