CARICO A CHIACCHIERE

COME SI SCRIVE? ASPE' MO' CHIAMO...LA CRUSCA


    Devo purtroppo ripetermi e non posso farne a meno: "Non sono io che me le vado a cercare, sono le notizie che mi vengono a trovare. Accade che al Ministero dell'Istruzione, in un documento riguardante le graduatorie provinciali per le supplenze scolastiche, viene inserito il termine "vicinorietà" affinché l'atto venga esposto con altri documenti simili in bacheca e a disposizione degli interessati. Il Consiglio di Stato, in possesso dell'atto suddetto, ha notato lo svarione dei tecnici che hanno redatto il documento presso il ministero dell'Istruzione, e hanno richiamato l'attenzione sul sostantivo "vicinorietà" poiché a loro giudizio, è stato scritto erroneamente secondo la lingua italiana. Infatti dal Consiglio di Stato, viene suggerito di scrivere esattamente vicinorità per essere corretti. Apriti cielo: le due parti entrano in polemica discussione per stabilire chi abbia ragione e non trovando accordo, si decide di consultare l'Accademia della Crusca. L'avessero mai fatto: hanno torto entrambi poiché il sostantivo esatto è viciniorità derivato dal termine viciniore. Beh, se Ministero dell'Istruzione e Consiglio di Stato fossero più vicini al linguaggio corrente italiano senza ricorrere alle "perle" della nostra lingua, le boutade tutte da ridere basate su scontri tra spocchiosi e poco umili funzionari, si eviterebbero. Il termine oggetto della discussione ha in alternativa questi sinonimi: adiacente, attiguo, prossimo, vicino, limitrofo. Vittorio Coletti presidente della Accademia della Crusca, ipse dixit: "La burocrazia ama gli astratti, meno comuni sono, meglio è". Parlate e scrivete italiano corrente e tutti capiranno. Io non sapevo il corretto termine anche se intuivo cosa volesse significare. Però i sinonimi li conosco tutti, come voi del resto. E allora usate quelli, sempre lingua italiana è!!!