CARICO A CHIACCHIERE

E SE LA BARCA NON VA?


    Il caso dello yacht nuovo e fiammante, approntato per conto dell'uomo tra i  più ricchi del mondo Jeff Bezos, sta riempiendo le cronache internazionali. Commissionato presso i cantieri Oceanco di Rotterdam, il buon riccastro contava di aver l'imbarcazione disponibile per questa estate per "mostrarlo" in ogni angolo del pianeta ai suoi ammiratori. Purtroppo la consegna non è stata effettuata a causa di un un ponte che impedisce il transito al grosso panfilo che è munito di  tre vele alte oltre i quaranta metri. Oh poffarbacco, ma come è possibile trovarsi in tale difficoltà? Semplice:  la "barchetta", per potere lasciare il bacino di carenaggio, deve esclusivamente passare sotto il ponte De Hef che consente il transito solo a scafi non più alti di 40 metri. Scusate se la mia ignoranza non arriva alla vostra, ma voi  del cantiere navale non lo sapevate quando avete cominciato a costruire lo yacht? Io credo che lo sapessero e credo che anche Mr. Bezos fosse al corrente, tuttavia, per la arroganza e la spocchia del committente, hanno mantenuto integro il progetto certi che Jeff avrebbe speso fior di quattrini per "smontare" il ponte, far transitare il panfilo e ordinare di rimontare il ponte esattamente là dov'era, mantenendo forme e stile. Qui purtroppo è caduto l'asino con i soldi: gli abitanti della zona si sono opposti vigorosamente e hanno vietato perentoriamente a chiunque di toccare il ponte. Conclusione: il ponte è là e non lo tocca nessuno, lo yacht è là fermo e non lo tocca nessuno! Come si farà? Sono 500 milioni di dollari fermi, immobili e senza...fruttare un dollaro bucato! Se non si tocca il ponte, allora si pensa di smontare l'imbarcazione per trasferirla in un cantiere dove non vi sia alcuna inibizione per prendere il mare tranquillamente. Oppure, con degli aerei speciali sollevare il panfilo, portarlo al largo e adagiarlo in mare. Oh, Bezos,  ben ti sta!!!! Presuntuoso riccastro: io emergo, tu...emerdi!!!