CARICO A CHIACCHIERE

RIFIUTARE SE STESSI


      Ancora sui giovani, ragazzi dai 12 ai 16 anni, è stata pubblicata un'indagine interessante e preoccupante allo stesso tempo!  Sapevamo del fenomeno, conoscevamo quanto fosse ormai ricorrente l'abitudine diffusa tra giovani e adulti, ma ciò che riguardi i ragazzi, è allarmante. Dall'indagine condotta in seno alla "Università San Raffaele" di Roma, emerge che il 49,2 % dei giovani che smanettano sui cellulari, sono soliti ritoccare le proprie foto prima di inviarle. I destinatari sono in tanti, ma la necessità di alterare in positivo le foto, è costume consolidato sui social che vanno per la maggiore: Whats'up, TikTok e Instagram. Insieme, questi tre social, detengono la stragrande maggioranza dei contatti e inoltre su questi, si perdono dalle 2 alle quattro ore al giorno. Ribadisco che la mania è anche diffusa tra gli adulti, ma essendo maggiorenni e vaccinati (sic), di loro non c'è da preoccuparsi. Pertanto non solo la necessità di ritoccare le caratteristiche fisiche, ma anche la voglia di usare filtri che inducano al...sorriso. Credo sia superfluo porsi qualche domanda a tal riguardo, considerando che essi siano al corrente dei rischi che corrano, poiché le foto inviate, potrebbero essere ritoccate e usate per scopi poco edificanti e pericolosi. Lo studio prodotto dal "San Raffaele" tende a promuovere ciò che viene definito "benessere  digitale", precisando quindi tutti i rischi a cui si vada incontro. Io dal mio canto, porrei domande: "Perché?". Quale è la ragione? A cosa mirano? Quali problemi hanno? Perché sottostimarsi?  Così poi si cade in depressione, si creano problemi che si aggiungono ai tempi d'uso: già passano troppe ore sui dannati telefonini, mistificare e alterare le proprie foto serve per "acchiappare"? Quindi sarebbe forse questa la ragione per cui, meglio avere rapporti virtuali senza incontrarsi mai? Perché rinnegare se stessi? Perché non essere se stessi?