CARICO A CHIACCHIERE

CI VUOLE UN FIORE


    Sono pagine di vita molto rare, quelle che capitano sporadicamente e che ci fa piacere leggere. Una neo mamma, torna a lavorare dopo tre anni di inattivitā e notando che rischia di tardare per giungere in ufficio, parcheggia la sua auto in modo poco esemplare, creando magari qualche problema a chi dovrā poi ritirare la propria vettura. Allora ecco l'idea: decide di lasciare sul cruscotto un biglietto di scuse: "X favore, siate clementi, sono al terzo giorno di lavoro dopo tre anni. Scusate. Neo mamma disperata!". Beh, la buona volontā c'era, non voleva importunare nessuno con il suo parcheggio azzardato, allora č scattata la premurosa comunicazione per scusarsi a priori. Dov'č la notizia? Quando č tornata alla macchina, sul vetro sotto un tergicristallo, ha trovato un fiore: un narciso! E' accaduto a Como e la donna che veniva da un periodo depressivo a causa della maternitā e del lavoro perso, č stata colpita nell'anima: si aspettava una multa, un biglietto offensivo e invece ha notato un modesto fiore che esprimeva la gentilezza di chi magari era stato "punito/a" dal suo audace parcheggiare l'auto. Finalmente un sorriso sul volto della neo mamma e la voglia di ringraziare veramente chi abbia dimostrato tanta cortesia e rispetto nei suoi confronti. Ultima piacevole combinazione: il narciso era il fiore preferito dal povero papā della signora, purtroppo deceduto. Caso? Destino? Fato? Chiamatelo come volete, ma vorrei leggerne tante di storie come questa.