CARICO A CHIACCHIERE

COME ERAVAMO...


Da ragazzini dovevamo stare in riga, avevamo lo sguardo di mamma e/o di papà dietro il collo, non potevamo e non dovevamo distrarci: "Hai lavato i denti?", "Si, mamma!", "Con il dentifricio?", "No mamma, con LUX il sapone di nove stelle su dieci, guarda i denti come brillano!". Carletto, hai fatto i compiti?" "Si, mamma!", "Tutti? Hai già finito?", "No mamma: io  li faccio sempre a rate, con comode dilazioni...li fai e non ti accorgi di averli fatti!". Questo fino ai primi colloqui con gli insegnanti...dopo, a casa, si scatenava l'inferno! Uscivo dal bagno e mia madre entrava di corsa e annusando l'aria come un segugio, esclamava: "Dimmi la verità, hai fumato?", "No mamma, te lo giuro!". Il bagno sembrava una taverna turca per soli uomini, il fumo, nonostante la finestra aperta, si tagliava con un...grissino! Uscivo dal bagno con una rivista e mio padre mi bloccava immediatamente: "Cosa nascondi là dietro?" mi chiedeva mentre io, maldestramente, cercavo di nascondere il corpo del reato. Mi strappava dalle mani la rivista osé  "Le Ore" e mi minacciava: "Guarda che quelle cose lì fanno diventare ciechi!", "Ma quali cose, che dici babbo?" E poiché, erroneamente, ritenevo mio padre un ingenuo bacchettone: "Io guardo solo le figure, non leggo!", "Appunto, disgraziato!". E giù sonori ceffoni che li ricordo ancora...però cieco non sono diventato. Quando presi la patente le cose andavano più o meno cosi: "Esco pa', prendo la macchina!" e lui: "Mi raccomando, non correre!". "Vado fuori con gli amici!" e mia madre: "Non fare tardi!". ."Vado fuori per il fine settimana!"  e il babbo: "fatti sentire, facci sapere..." e io correndo giù dalle scale: "Tranquillo, ti mando un piccione viaggiatore!". Insomma, mi restano questi ricordi della mia gioventù risalente al...Risorgimento Italiano e oggi, mi sorprendo a chiedermi come possano andare le cose con i ragazzi della generazione Z. Io misero e tapino boomer, so che i mei tempi sono lontanissimi, e non avendo punti di riferimento in casa, mi e vi pongo la domanda: come sono i ragazzi/giovani oggi? Quali sono (ammesso vi siano) le ansie e le preoccupazioni dei genitori? Come manifestano le loro apprensioni e quali raccomandazioni forniscono (ammesso che le manifestino) a questi ragazzi di oggi? Io non mi azzardo a fare paragoni: avete letto e capito come funzionava il giocattolo ai miei tempi, raccontatemi invece di ciò che accade oggi se avete esperienze dirette o vicine a voi.