CARICO A CHIACCHIERE

PROFUMO DI DONNA


      Ieri, festa della donna, ho trascorso momenti da solo: accade spesso quando sono inoperoso e non ho impegni fuori casa.  Non riuscivo a smettere di pensare a una scena che mi è stata sempre cara, da quando l'ho "vissuta" virtualmente la prima volta. Ho tentato di scansarla, di relegarla ancora in un angolo del cuore e della memoria, macché...un rewind non scelto: si ripresentava insistendo con la sua gradevole visione.     E' un breve spezzone del film: "Profumo di donna" del 1992. L'ho visto tante volte, un film che mi ha sempre conquistato e non solo per Al Pacino che adoro. Ecco, la scena del ballo tra Al Pacino e la signora "abbordata" al tavolo, è di una eleganza unica, una perfetta scelta del non vedente che si azzarda ad avvicinarsi al tavolo per distrarre la donna e concedersi il piacere di fare quello che ogni uomo farebbe in un caso simile: la forza e la eccelsa scelta, sono l'esaltazione dei limiti dell' ipovedente Pacino. La donna poi,  è elegante, carina e indiscutibilmente affascinante: non può rinunciare all'invito, sa che sarà sicura tra le braccia del suo cavaliere e si fa condurre piacevolmente nel delizioso tango eseguito con stile e garbo. Ieri, festa della donna, ho pensato a questa scena (il film è tutto bello) perché sintetizza la sicumera del maschio che non ha limiti (eppure non vede) e la donna che sa fidarsi a occhi chiusi di uno sconosciuto. Determinazione, tenerezza, perfetto sincronismo e dinamismo dosato, per questo incontro casuale e nello stesso tempo limitato nel tempo: un break per entrambi, ma intenso e appassionato come non mai. Perdonatemi l'audacia osata nella proposta, ma tanto sono certo che non incontrerò la critica di nessuno: poche anime in giro!