CARICO A CHIACCHIERE

NON E' VERO! MA...


          Destino infame per i gatti neri: sin dal medioevo, associandoli alla stregoneria e ai riti satanici la loro nomea di sfigati, ha attraversato i secoli allargando sempre più le credenze popolari. Oggi, possiamo capire che abbiamo imputato un semplice micio nero per essere portatore sano di sfiga, con estrema leggerezza e condizionati dalle nostre debolezze. Siamo incapaci di gestire le nostre gioie e dolori, quindi servendoci della superstizione, abbiamo puntato sul gatto nero scaricandogli addosso peculiari responsabilità. Ci abbiamo messo secoli per rivedere la sua posizione e solo pochi umani, incrociando l'innocente micio quando attraversano la strada pensano alle disgrazie, mentre sono difronte a un retaggio del passato. In tal caso costoro, devono toccarsi gli zebedei per sgombrare il campo dalla sfortuna. Da ragazzi, quando puntavamo un amico che portasse figa, eravamo soliti sostenere: “Sei così sfigato che i gatti neri quando t'incrociano, si grattano le palle!”. Frase poco elegante, ma necessaria per la consapevolezza che ci fosse uno più sfigato di un gatto nero. Convinciamoci una volta per sempre: le nostre ansie, le nostre paure irrazionali, devono dare spazio a una realtà diversa che cozza contro una credenza infondata e ingiusta. Scacciamo le ombre e dissipiamo le tenebre dalla superstizione: non è vero, ma...