A Rho (MI) nel supermercato dell'Esselunga, una signora dopo aver completato i suoi acquisti, si è recata verso la sua macchina per tornare a casa. Avvicinandosi alla vettura, ha notato, poggiato sul cofano, un pacchetto avvolto con carta regalo e con un biglietto tenuto da nastro adesivo verde, scritto a mano: "Ciao, questo libro è per te! Amo leggere, odio buttare i libri e casa mia è piccola, quindi ho deciso di "salutarli" così. Se non lo vuoi, per favore, non buttarlo. Lascialo su una panchina, su un'auto o in metropolitana. Magari qualcuno lo sta aspettando. Buona lettura". Un messaggio chiaro e diretto, niente giri di parole e una richiesta molto diligente. La signora si è guardata attorno, non notando nessuno che potesse essere il mittente, ha preso il pacchetto, ha messo in moto la macchina ed è rientrata a casa. Ecco, per chi non sapesse, è ormai consolidato questo modo di far girare i libri: "Bookcrossing" è lo strano ma concreto sistema, di passarsi libri senza scegliere contatti diretti. La signora, essendo una buona lettrice, ha gradito il libro "Una piccola lavanderia a Yeonnam" della scrittrice sudcoreana Kin Jiyun. Tra l'altro, il caso ha voluto che sulla copertina ci fosse una frase molto significativa: "A volte basta un gesto gentile per ritrovare la felicità". La nostra signora è stata colpita positivamente dal cortese dono e vi ho riportato un gesto importante. I libri: mai buttarli e/o destinarli al macero, donare non solo è un gesto gentile ma è anche un modo per arricchire le biblioteche (anche private) e la cultura di tutti. Lo scrittore inglese Augustine Birrell ebbe a dire: "Le biblioteche non si fanno, crescono". Direi che abbia visto lontano, molto lontano.