Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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« SANREMO: POCO E NIENTE!PROVE TECNICHE DI AUTONOMIA »

PIANGO SUL LATTE...VERSATO!

Post n°3137 pubblicato il 12 Febbraio 2019 da monellaccio19
 

 

 

Le scene che ci giungono dalla Sardegna in questi ultimi giorni, mi hanno mortificato. La grande sfida lanciata dagli allevatori sardi ai produttori del latte destinato al consumo e alla manifattura casearia, è tosta, è molto diffusa e non tenderà a perdere vigore nell'immediato. Avete visto tutti il latte versato a fiotti per strada e in campagna: ettolitri ed ettolitri del loro prodotto, il risultato del loro lavoro quotidiano che purtroppo non trova pace. Pagare a meno di 0,60 centesimi al litro il latte è troppo poco, gli allevatori non ci stanno più e le imprese fanno cartello per i loro affari. Quello sardo, in particolare quello ottenuto dagli ovini, serve per produrre il famoso pecorino che si esporta in tutto il mondo: quello è il vero affare, chi produce ricarica il prezzo di mercato in modo sfacciato e quindi lo pagano a poco e lo vendono a molto! La battaglia questa volta è seria, dura e violenta e condividendo la lotta degli allevatori, ammetto la contestazione affinché trovino le soluzioni eque e convenienti per tutti e magari, con l'aiuto promesso dal governo. Sono con loro e la protesta è sacrosanta, ma è come la realizzano che purtroppo mi lascia molto perplesso. E' vero che uno sciopero, una protesta, una manifestazione fatta da lavoratori in genere, se non è esasperata e sferzante, non ottiene la svolta sperata. Fateci caso, se una discesa in campo non tocca i cittadini nelle loro attività quotidiane, nessuno fa caso a chi grida la sua insofferenza. Allora bloccare un treno, un bus, una piazza, una intera città, rende belve tutti perché sono punti sul vivo, se uno sciopero non colpisce gli interessi della gente, allora non sortirà mai niente di importante per coloro che manifestano. Ecco il mio grido: tutto quel latte buttato e sciupato per protestare è uno schiaffo all'indigenza totale, alle popolazioni affamate e senza viveri. Il latte è un alimento basilare, una sostegno per tutti, specie per i bambini che sappiamo essere a centinaia di migliaia sparsi in quei paesi ridotti alla miseria. Perché buttarlo? Perché disfarsene in tal guisa? Perché non destinarlo (perso per perso) a chi ne abbia bisogno? Capisco la rabbia e le buone ragioni, sono al loro fianco per le loro richieste, ma il latte che defluisce verso le fogne, proprio no, non riesco ad accettarlo! Spero si trovi un modo per fare una battaglia civile e sostanziosa, ma senza dover ricorrere al latte versato: io ci piango su!

 
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Commenti al Post:
lunetta_08
lunetta_08 il 12/02/19 alle 09:43 via WEB
Poichè capita nella mia terra, è una problematica che mi tocca da vicino e ti dico che sono perfettamente d'accordo con te. Non mi sono unita alla protesta dei pastori, benchè sia sacrosanta, per la scelta scellerata di versare e sprecare tutto quel latte. Quando ho visto le immagini sono inorridita. Per fortuna, molti produttori qui portato avanti una forma di protesta differente: trasformare il latte in formaggio e regalarlo, senza più fornirlo alle industrie. Questo è un gesto bellissimo, perchè unisce la protesta alla generosità e al rispetto per l'indigenza, perciò tanto di cappello. Spero vedranno riconosciute le loro richieste. Buona giornata, Carlo :-)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 12/02/19 alle 10:52 via WEB
Vedere un problema senza essere coinvolti direttamente, consente una valutazione serena e imparziale. Vivere sulla propria pelle il problema, non permette analisi serene e attente. La rabbia (vera e legittima) induce a prendere soluzioni estreme e fuorvianti. Mi auguro che vi sia un accordo finale e che rientri la protesta: versare il latte richiama l'attenzione, ma resta un scempio. Splendida giornata cara Lunetta.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 12/02/19 alle 09:52 via WEB
Proprio stamane ho ascoltato un intervista di un allevatore.Sono dispiaciuta del fiume bianco che invade le strade,ma è solamente il riscontro nel potere dell'industria,quel prezzo proposto ingiustificato.Si potrebbe avere un accordo come in Francia:il Latte equo.Possibile che le contrattazioni in Italia non possono avere dei semplici riscontri verbali?
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 12/02/19 alle 10:54 via WEB
Sedere attorno ad un tavolo, da sempre è la soluzione ai problemi! Quando v'è volontà politica e sincera, voglia di realizzare senza badare al proprio egoismo, le soluzioni si trovano, basta essere intellettualmente onesti.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 12/02/19 alle 09:52 via WEB
Una buona giornata Mon..
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 12/02/19 alle 10:54 via WEB
Trascorri una magnifica giornata mia cara Patty.
(Rispondi)
 
SONIA.58
SONIA.58 il 12/02/19 alle 10:29 via WEB
Quanto accade è soltanto la sopportazione dell'ingiusto arrivata al culmine. Il lavoro degli allevatori è alquanto duro, ingrato ma...vedere tutto quel latte buttato fa davvero male al cuore. Visto "da fuori" poteva essere usato totalmente in buone opere umanitarie...visto dagli allevatori??...difficile giudicare. Speriamo in una veloce e rassicurante soluzione, il latte è un alimento importante per ogni essere vivente. Sereno martedì, Carlo...Sonia
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 12/02/19 alle 10:58 via WEB
Sulla protesta e la condizione che subiscono gli allevatori, siamo perfettamente d'accordo! A prescindere del latte sprecato e gettato alle ortiche, è ora che seggano attorno ad un tavolo le parti interessate e cerchino le soluzioni opportune. Onestà e voglia di accordi, sono le prerogative per definire situazioni molto imbarazzanti. Ti abbraccio e ti auguro una bella giornata Sonia.
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 12/02/19 alle 13:40 via WEB
Sono d'accordo con te, ma il latte è deperibile in pochissimi giorni e penso sarebbe stato abbastanza difficile farlo arrivare sano in paesi lontani. Sarebbe stata una sfida poterlo regalare, per venderlo gratis nei super mercati, previa pastorizzazione e , magari sfuso, come una volta , misurato in recipienti propri, a chi ne fosse interessato. Si sarebbe, così dato anche una botta al corrente commercio del latte a caro prezzo, quello sì, poi da butt:r via inacidito. Però... "Dal dire al fare, c'è di mezzo il mare". Buon pranzo. Carlo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 12/02/19 alle 16:34 via WEB
La mia era una provocazione: a parte tutto il latte, quello da consumare così e no per fare formaggi, ha bisogno di essere lavorato e pastorizzato. Pertanto è un'operazione che solo l'industria fa. Quindi difficile assegnare a qualcuno, quello da "buttare" inopinatamente. Tuttavia, vederlo versare in quel modo, mi fa male. Ciao e buona serata Mariateresa.
(Rispondi)
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 12/02/19 alle 16:50 via WEB
Se non si ricorre alle maniere forti in questo paese non si ottiene niente,mi dispiace per te.Buon pomeriggio Carlè e baciotti da Divy.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 12/02/19 alle 16:58 via WEB
Vabbè, vorrà dire che continuerò a piangere sul latte versato...da loro e da tutti! Buona sera Divy, smack!!!!
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 12/02/19 alle 17:35 via WEB
I primi a versare lacrime amare per ogni goccia di latte gettato sono proprio i pastori. È il loro sacrificante lavoro reso inutile da una politica sbagliata che gettano in piazza, con grande dolore e nascondendo le lacrime. Non è orgoglio, è la ricerca della dignità che qualcuno cerca di soffocare. Mi chiedo se senza questo gesto così estremo, qualcuno avrebbe mai saputo della situazione in cui versano tanti pastori che non riescono a mantenere le loro famiglie? Leggevo stamattina che anche i pastori toscani si uniranno alla protesta dei sardi, il problema è nazionale e non regionale, tutti uniti ma pacifici solo così si raggiungerà l'obiettivo. Speriamo bene, buon pomeriggio Carlé.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 12/02/19 alle 17:49 via WEB
Pare che dietro alla protesta dei pastori sardi, vi sia un calo notevole della produzione del pecorino. Ovvero, il latte degli allevatori è troppo, ne producono molto e poi si crea una inflazione insostenibile. Ecco perché è necessario mettersi attorno ad un tavolo e discutere seriamente affrontando il problema. Spero che avvenga in fretta questa risoluzione. Bella serata mia cara Nina.
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e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 12/02/19 alle 18:37 via WEB
E' tutto stra vero quello che scrivi, Carlo. Anche io sto dalla loro parte per il motivo non certo per il metodo.
Purtroppo però, oltre ai pastori della Sardegna anche a Grosseto si assiste a uno spreco di latte. E inizia anche lo scontento per quanto riguarda l'olio italiano. Una situazione che si allarga a macchia indisciplinata e che testimonia il malcontento generale. Non è la prima volta volta che assistiamo a simili scene. Credo sia arrivato ormai il tempo di dare ascolto immediato alle richieste peraltro non esagerate, ma democratiche: non si può sottopagare nessuno. E allo stesso tempo non è concepibile protestare in modo così, permettimi, sprezzante.
Buonissima serata, ciao :)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 12/02/19 alle 19:10 via WEB
Purtroppo sono i limiti della comunità: ci dicono quanto latte produrre, quanto pesce pescare ecc.ecc. Da ciò che leggo, mi pare che il pecorino sardo sia in crisi, ovvero, c'è inflazione per la produzione del latte e di conseguenza i prezzi subiscono variazioni non gradite. Ecco perché sono in tanti a protestare e la situazione è seria. Spero che mettendosi attorno a un tavolo con tanta buona volontà, si risolvano i problemi alla radice. Ciao cara, godibile serata.
(Rispondi)
 
prolocoserdiana
prolocoserdiana il 12/02/19 alle 20:21 via WEB
Ciao... “Quando ti accorgi che una persona non dà valore a ciò che dici, a ciò che fai, a chi sei... pensaci bene... forse sei tu che stai dando valore alla persona sbagliata!” Sorriso, Sal PS. Sono 4 giorni che il Caseificio di mia moglie e mio cognato è presidiato da Carabinieri e polizia e, quasi sotto sequestro dai pastori. E sappi che non è vero che il latte viene pagato a 60 cent. Da noi lo si paga a circa 1 euro e 10. Ho detto tutto, credo...
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monellaccio19
monellaccio19 il 13/02/19 alle 07:15 via WEB
Il vero problema, da ciò che presumo, è che v'è inflazione! Troppo latte prodotto per il pecorino sardo. Ecco che i prezzi traballano, vanno verso il basso e si blocca la filiera. Un problema grave. La comunità detta tempi e quantità, accadde nel passato che su ala nord si gettava latte tutti i gironi: troppa produzione, ma gli allevatori cosa avrebbero dovuto fare? Ammazzare le bestie? Spero risolvano presto il problema, per la convenienza di tutti e per il bene di tutti... anche del latte!!!!! Buon giorno Sal.
(Rispondi)
 
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