Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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SIAMO ALLA RESA DEI CONTI

Post n°3550 pubblicato il 05 Maggio 2020 da monellaccio19
 

 

 

Con l'apertura della fase 2, avremo certo alcuni vantaggi ma nel contempo, potremo cominciare a toccar con mano quanto possa essere accaduto nelle case italiane a proposito di violenze sulle donne. Sospettavamo che molti casi non sarebbero stati denunciati immediatamente: rimanere in casa con il "mostro" appiccicato addosso, per una donna anche ben intenzionata a denunciare, sarebbe diventato difficile solo sfiorare il telefono. Oggi con le prime uscite autorizzate, qualche segno, qualche indizio sarà possibile raccoglierlo: chi avrà coraggio sarà in qualche caserma, dopo aver detto al maschio manesco: "Esco a far la spesa". Anche da noi in Italia, dopo altre nazioni che hanno provveduto molto prima, sarà possibile usare un più cauto intervento. Sarà sufficiente entrare in una farmacia e chiedere una mascherina 1522. E' la password per entrare in sintonia con il farmacista che appena ascoltato il numero, comprende che si trova dinanzi una donna che ha bisogno di aiuto per le violenze subite. Questo è l'accordo nato tra i tanti centri antiviolenza e tutte le farmacie italiane. Non c'è dubbio che la lunga quarantena abbia generato problemi gravi: l'uomo manesco più tempo ha a disposizione con la "sua" donna e più mena. E non sappiamo ancora quante siano in quasi due mesi le donne che abbiano subito botte da orbi supinamente e impaurite dalle conseguenze. Speriamo bene e  auguriamoci di trovare nel numero 1522 parte della risoluzione del problema. Concludendo, non è solo un numero di telefono ma un "codice" che chi sa e lo conosce, ha un grandissimo valore sociale e civile. Non scordiamoci le donne vittime dei soprusi, delle violenze gratuite e dell'annientamento della loro dignità.

 
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Commenti al Post:
corradino55
corradino55 il 05/05/20 alle 11:21 via WEB
la c0sa bella dì qùeste mascherìne.....e che qùand0 cammìnì x strada e 1arlì da s0l0 n0n sì n0ta....bù0na gì0rnata carl0
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/05/20 alle 16:46 via WEB
E tu ne stai approfittando? Magari, se incroci uno che ti stia sulle scatole, u' gastim' pur'!!!!!! AhAhAhAhAhAhAh!!!! Buona sera Corradino.
(Rispondi)
 
divinacreatura59
divinacreatura59 il 05/05/20 alle 12:07 via WEB
Grazie Carlè,il 1522 è un numero che conoscevo,se tornasse utile lo userei di certo.Di uomini che si sono scatenati in questi periodi ne ho sentito parlare ma con i miei occhi(per fortuna)non ho visto niente.Sempre pronta per la tutela delle donne,nonostante i miei problemi,su questo non faccio un passo indietro.Forse non daranno lustro alle notizie ma credo che le denunce fioccheranno.Baci...Divy.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/05/20 alle 16:51 via WEB
Non abbiamo avuto informazioni nette su questi sessanta giorni circa di reclusione casalinga. Sospettiamo che vi siano stati molti casi, ma ora con più libertà di movimento, verranno a galla e vedremo quante vittime si dichiareranno. Il 1522 ha un valore in più se viene associato alla mascherina da chiedere in farmacia. E' l'invito più riservato a indagare. Buona sera Divy, Smack!
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 05/05/20 alle 12:47 via WEB
Queste donne non potranno più recarsi in farmacia; ora lo sa anche il bruto che esiste questo numero. Ciao Carlo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/05/20 alle 16:52 via WEB
Basta non dire che si esca per andar in farmacia. Devono avvertire anche questi animali umani, il fiato sul collo! Ciao Laura.
(Rispondi)
 
nina.monamour
nina.monamour il 05/05/20 alle 13:00 via WEB
Manderei sulla forca gli uomini che "usano violenza sulle donne", anche se si tratta di un ceffone, si sentono forti! Conoscevo già la storia del numero anti-violenza e l'Italia segue l'esempio spagnolo della "Mascarilla 19", un codice con cui le donne spagnole possono segnalare immediatamente ai farmacisti di essere vittime di violenza, e il farmacista avvia immediatamente il protocollo d'emergenza, ovvero chiamare le forze dell'ordine e le strutture antiviolenza. Ora anche da noi sarà possibile, per aiutare le vittime di violenze, lo Stato deve far sentire la sua vicinanza alle vittime, non abbandonarle in questo momento ed è necessario ristabilire un filo di dialogo con le donne costrette in casa e in pericolo, riattivare la fiducia nelle istituzioni. Occorre evitare che il principio della tutela della vita umana, alla base delle ordinanze di restrizione, venga meno o si rovesci, al contrario, in una maggiore esposizione alla violenza per le donne e i loro figli, spesso minorenni, condannati a subire o ad assistere alla violenza. Sono d'accordo su questa linea, buon pranzo Carlé.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/05/20 alle 16:59 via WEB
Ben detto e mi trovi d'accordo: non facciamo che questa iniziativa, passi ad essere inutile e superflua. Da una parte donne che non denunciano per paura, da una parte donne che confondono un sonoro ceffone per un atto d'amore e dall'altra, una legge che se non vede il sangue scorrere minimizza e chiude il fascicolo appena aperto. La violenza femminile è un grave fatto sociale e minimizzarla, non è un aiuto alle donne. Dobbiamo essere tutti coinvolti con disponibilità. Ciao cara Nina.
(Rispondi)
 
olgy120
olgy120 il 05/05/20 alle 13:37 via WEB
Speriamo bene!Saluti da Olga
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/05/20 alle 16:59 via WEB
Ma certo, andrà per il verso giusto. Ciao Olgy. Bella serata.
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 05/05/20 alle 13:43 via WEB
Immagino quale sia stata ,in questo periodo di assoluta permanenza in casa,la vita di una coppia dl genere. E quanto dolore e paura per i disgraziati loro figli. Spero che il riposo dal lavoro e la paura della malattia abbia un po' calmato il mostro vigliacco. Caso contrario, ne sentiremo delle "brutte"! Buona giornata, Carlo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/05/20 alle 17:01 via WEB
Invece, più sta a casa l'animale, più si innervosisce e passa a via di fatto anche per sciocchezze. Ne sentiremo di storie e spero non siano tante le donne presenti nell'elenco. Dolce serata Mariateresa.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 05/05/20 alle 13:44 via WEB
Sono triplicati le richieste di aiuto nei 17 centri antiviolenza Donne in rete.Donne che hanno subito non solamente violenza fisica,ma psicologica e che adesso con la nuova fase 2 possono uscire del Carcere che hanno dovuto subire..Non semplice Mon,l'impegno delle organizzazioni è diventato anche complicato in quel distanziamento sociale.Oltre al 1522 è' stata istituita anche un App: YouPol,servizio gratuito della Polizia di Stato ,per segnalazioni anche anonime,che possono portare aiuto alle donne che subiscono violenza nelle quattro mura..
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/05/20 alle 17:05 via WEB
Certo, si cerca di rendere migliore il servizio e renderlo utilissimo alle donne!!!!Prima v'era un "modus operandi" in cui se c'era sangue la questione veniva archiviata. Oggi le cose cambiano passo dopo passo e nessuno deve sottrarsi alla denuncia se non vuol prenderle e basta. Tutti pronti e disponibili: chi è vittima e chi sa delle sevizie, passi a denunciare anche anonimamente.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 05/05/20 alle 13:45 via WEB
Grazie Mon..:)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/05/20 alle 17:05 via WEB
Grazie a te. Bella serata Patty.
(Rispondi)
 
 
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 06/05/20 alle 11:05 via WEB
Buona giornata Mon:)
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 06/05/20 alle 11:44 via WEB
Dolce giorno mia cara.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Valeria il 05/05/20 alle 14:08 via WEB
Vi dico solo una cosa. Sotto sequestro! Sono incazzata |!! Vale
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/05/20 alle 17:11 via WEB
Su coraggio Valeria, pian piano e con l'aiuto della Provvidenza, si tornerà a vivere come facevamo un tempo. Capisco il tuo forte disagio e sii paziente: ricorda che ci sono in gioco vite umane. Abbi una serena serata.
(Rispondi)
 
e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 05/05/20 alle 17:19 via WEB
Non lo so se serva a livello di massa perchè non so quante donne/mogli/compagne denuncino, ma servisse anche solo a salvare una donna da una qualsiasi violenza domestica sarebbe già un successo.
Buona serata, Carlo :)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 05/05/20 alle 17:49 via WEB
E' proprio per questo che il servizio si allarga, si concede a tutti e si assicura anche l'anonimato. Piccolo passi e tanta buona volontà da parte di tutti: denunciare è un obbligo sociale e oggi, ancora più riservato all'anonimato. Può denunciare anche chi sa, ma non ha legami con gli interessati. Bye cara Elena.
(Rispondi)
 
Vince198
Vince198 il 06/05/20 alle 00:18 via WEB
Esiste una cosa che odio dal più profondo del cuore: un uomo che mette le mani addosso alla consorte o compagna che sia, quali che possano essere le motivazioni. Non ci sono giustificazioni che tengano! A ragione un tizio, fiorentino di nascita, disse molti secoli fa:

Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza
(Inferno, 26° canto vv.ss. 117,120)

Se uno non è in grado di ragionare è meglio che vada in mezzo alla savana a litigare con le bestie feroci! Quelle bestie che sono nate con l'istinto primordiale della sopravivvenza e del "mors tua vita mea".
Detto questo è altro, molto altro che mi preoccupa profondamente, il tutto senza nulla togliere a questo tema da te trattato, tema che non si riesce a ricondurre sui binari della correttezza, della lealtà e del rispetto. Ciao, Vince
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 06/05/20 alle 08:04 via WEB
Esatto Vince, il tempo è il peggior nemico di questa maledetta bestia nera del femminicidio e della violenza privata e no, sulle donne. Nascosti da una legislazione che cerca di essere al passo con i tempi e quindi legiferare aggiornandosi sui cambiamenti sociali e civili, loro continuano imperterriti a fare i loro comodi! Fanno parte dei tessuto sociale ormai e sono così sicuri della loro posizione che se la cavano con poco e niente. Un pugno di ferro per questi casi sarebbe opportuno. "Vana sine viribus ira", Tito Livio non si sbagliava. La rabbia senza forza è inutile. Buona giornata Vince. Era molto verde anche la tua valle!!!!! AhAhAhAhAhAhAhAh!!!!!
(Rispondi)
 
 
 
Vince198
Vince198 il 06/05/20 alle 15:53 via WEB
E già: correva l'anno 2004 quella volta.. ahahahaha .. ^___*
(Rispondi)
 
 
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 06/05/20 alle 16:41 via WEB
Beh dai, la foto non smentisce!!! Bye caro amico.
(Rispondi)
 
simona_77rm
simona_77rm il 06/05/20 alle 11:35 via WEB
Se può essere di (magra) consolazione ti dirò che già dopo la prima settimana di lockdown le richieste di separazione tra coniugi sono balzate alle stelle! Lo hanno dichiarato gli avvocati divorzisti di tutta Italia....
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 06/05/20 alle 11:42 via WEB
Certo,sono informato e non mi tange più di tanto. Quelli non si sono sopportati per due mesi, tutto era motivo di litigio ed erano scontri verbosi. Queste invece sono donne che subisco oltraggi e violenze, hanno paura a denunciare e spesso si tengono lividi ed ematomi continuando a star con le...bestie!!!! Il divorzio non è un problema, sono la botte, le mazzate violente che costituiscono un grave problema. Ce la faremo mai a chiudere questa "pratica" insopportabile e odiosa? Buon giorno Simo.
(Rispondi)
 
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