Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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« UN VAFFA E' SEMPRE DI B...MO' LA CINA E' TROPPO VICINA »

CHI TACE SI DA PACE....

Post n°3605 pubblicato il 30 Giugno 2020 da monellaccio19
 

 

 

 

...e chi non tace, cosa si da? Anche i modi di dire sono spesso anacronistici: sono andati bene per decenni e lustri, ma alla fine denotano logorio e inutilità. Il diritto di parola è una libertà comune a tutti gli uomini, ognuno di noi non può essere inibito e subire il divieto di parlare. Questa assoluta libertà che ci è concessa per diritto umano e senso di uguaglianza tra tutti gli uomini a prescindere dalle etnie, dalle razze e dalle estrazioni sociali, oggi in un contesto che ci ha avvolti quasi tutti in una spirale inevitabile, siamo a godere della libertà di parola, anzi, siamo ad abusarne in modo esplicito, prepotentemente e quotidianamente. Il web, la rete o i social per meglio dire, sono il nostro pane quotidiano: un cibo di cui non solo ci saziamo per dare corpo e funzione alla nostra personalità, alle nostre idee e alle nostre nascoste velleità narcisistiche, ma siamo  tanto coinvolti da tutta questa "libertà di parole" che se non ficchiamo il naso dappertutto e non esprimiamo il nostro parere nonché la nostra posizione, non ci sentiamo appagati. Qualunque sia l'argomento, dobbiamo replicare ed esprimere il nostro punto di vista, ci interessa tutto, non molliamo niente se prima non diciamo la nostra in proposito. Ci interessa molto l'esperienza collettiva, gli stimoli non mancano, ed è una corsa all'intervento più o meno qualificato. La domanda sarebbe: "Ma prima di scrivere, di esprimere un parere, un commento, ci pensiamo su o no?". Se l'argomento non ci interessa, perché dobbiamo dire la nostra e magari rischiare di scrivere sciocchezze inutili e dannose? Ormai soffriamo di egocentrismo conclamato, le emozioni ci sovrastano e ci fanno perdere la concentrazione necessaria per poter intervenire al momento giusto, con la dovuta apparente preparazione e cognizione di causa. Eppure, molto spesso ci capita di non comportarci esattamente come facciamo sui social; nella quotidiana realtà, quindi,  chiediamoci: sappiamo relazionarci alla stessa maniera con gli altri che spesso incontriamo quando siamo fuori con gli amici, i parenti o altri referenti casuali? Non credo, non penso che sia la stessa cosa: ciò che ci induce è la parte virtuale che libera la nostra mente. Essere dietro uno schermo e non sapere precisamente con chi stiamo relazionandoci, è il grimaldello che ci libera completamente e ci spinge ad essere parte integrante di una pletora di persone pronte come noi a relazionarsi sui social. Ma di tacere, non se ne parla mai, eppure, guadagneremmo molto se i nostri interventi fossero mirati e pertinenti, se i nostri commenti fossero frutto di analisi cognitive legate al nostro sapere e frutto della nostra cultura, anche se modesta. Ecco, impariamo a tacere quando occorre, restiamo in silenzio e muti frenando l'istinto  che ci proietta frettolosamente verso l'intervento che non sempre potrebbe essere ad hoc e quindi ritorcersi verso noi stessi. Vogliamo essere presenti a tutti i costi e in realtà siamo assenti con noi stessi. Impariamo a dominare le nostre emozioni e conteniamo le nostre ambigue aspettative. "Abbiamo libertà di parola" è vero, ma la libertà è soprattutto ascoltare, riflettere e analizzare, poi se ci scappa di scrivere...beh non c'è prescrizione medica che tenga.  

 
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Commenti al Post:
occhi_digatta
occhi_digatta il 30/06/20 alle 09:51 via WEB
"Abbiamo libertà di parola" è vero, ma la libertà è soprattutto ascoltare, riflettere e analizzare" Buongiorno Carlo, ecco questa dovrebbe essere una linea guida. Difficilmente alcune persone riflettono prima di esprimere un proprio giudizio, come ben sai a volte l'impeto danneggia irrimediabilmente. La parola è d'argento il silenzio d'oro. Buona giornata a te ....
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/20 alle 10:09 via WEB
Focalizzi il senso del post. E' proprio così mia cara: la situazione virtuale che viviamo, il voler essere protagonisti a tutti i costi, spesso ci costringe a istintivi e vani commenti oppure, per mero narcisismo, siamo a scrivere così...tanto per..... Buon giorno Serenella.
(Rispondi)
 
Spiky03
Spiky03 il 30/06/20 alle 11:51 via WEB
Io penso che tra il virtuale e il reale c'è molta differenza. Nel reale se incontri due persone sconosciute che parlano tra loro, non puoi certo intrometterti per dire la tua, mentre invece nel virtuale chi posta qualsiasi argomento lo fa per condividere pensieri e opinioni. L'importante che il commento sia uno scambio dialettico, ben argomentato, con ragionamenti logici che ti fanno vedere i pro e i contro di una tesi. Altrimenti commentare tanto per dare aria fritta in pasto al pubblico non serve a nulla ovvio, è solo una perdita di tempo. Se nel virtuale però ci si comportasse come facciamo nel reale, questo ambiente sarebbe un deprimente luogo di morte. Ti auguro una deliziosa giornata carissimo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/20 alle 12:21 via WEB
Consideri bene le due situazioni tra reale e virtuale, ma ti assicuro che il virtuale, proprio perché libera malignamente il peggio di noi stessi, resta un vivace e attraente luogo per mettere in evidenza il proprio ego, il narcisismo e la voglia di passare per un ottimo soggetto. Liberare il peggio non viene alienato dalla moltitudine di chi ti segue, non si conoscono gli altri, per cui giudicare diventa difficile. Di contro diventa facile per chi ti segue cogliere ciò che non va e alla lunga mollare i soggetti che non piacciono. Ecco, contenere un po' tutto, specie il colloquiare continuo e insistito non è accettabile, come non sia accettabile scrivere post e/o commentare quando non ci sia nulla di interessante. Non è una mia lezione in cattedra, ma solo un "consiglio" che ho condiviso in rete dato da esperti della materia. Ciao Spiky, piacevole giornata.
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 30/06/20 alle 12:25 via WEB
Parole sante e qui...mi fermo tanto per essere coerente. Buon pranzo.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/20 alle 16:32 via WEB
Grazie, mi conforta. Buona sera cara Mt.
(Rispondi)
 
gabbiano642014
gabbiano642014 il 30/06/20 alle 14:23 via WEB
La libertà di parola è equivalente sia nel virtuale che nel reale.Quello che hai espresso appropriatamente in ogni frase,mira proprio alla ferita incolmabile della cultura contemporanea: non cogliere il corretto equilibrio.Una buona giornata caro Mon:)
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monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/20 alle 16:35 via WEB
Sì, più o memo. Ma la libertà dell'anonimato nel virtuale, purtroppo scombina e ci rende narcisisti al massimo, liberi di scrivere fino a specchiarci definitivamente e costantemente nei nostri scritti superlativi. Siamo conciati male e non ce ne avvediamo. Buona sera carissima Patty.
(Rispondi)
 
simona_77rm
simona_77rm il 30/06/20 alle 15:19 via WEB
Ottimo consiglio: pensare e riflettere prima di parlare. ^__^ Però meglio questa libertà di parola piuttosto che uno Stato che metta la museruola a tutti... La dittatura è peggio...
Ciao Carlo, sereno pomeriggio :-)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/20 alle 16:37 via WEB
Non è in discussione la libertà della parola, bensì l'uso di questa libertà virtuale dove ognuno va a ruota libera per gonfiarsi il petto ed essere fiero della propria "esibizione" dialettica e lessicale. Buona sera Simo.
(Rispondi)
 
cassetta2
cassetta2 il 30/06/20 alle 16:25 via WEB
La libertà degli altri fa sempre molta più paura della propria.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 30/06/20 alle 16:37 via WEB
A volte sì. E questo non è un buon segno. Bella serata Cass.
(Rispondi)
 
chiedididario66
chiedididario66 il 01/07/20 alle 19:12 via WEB
Libertà di stampa, di pensiero e di parola, è scritta solo sulla costituzione. Ma in realtà non esiste. Se commenti un post criticando, con toni moderati, il blogger, non ti dà una risposta,o non te lo visualizza. In fabbrica contraddici il capo, o addirittura i datori di lavoro, sei emarginato ti fanno mobbing e al peggior dei casi ti licenziano. Vedi la libertà è solo virtuale.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 01/07/20 alle 19:42 via WEB
Infatti, ho accennato alla differenza dei rapporti tra reale e virtuale. Non essendo molto esposti, molti si nascondo dietro nick e loghi e quindi non ci perdono molto a far emergere la voglia di relazionarsi, di entrare in tutti i meriti e di essere protagonisti a tutti i costi. Talvolta quando non si è certi, meglio evitare di scrivere. Non è scritto da nessuna parte che bisogna farlo. Ciao Dario.
(Rispondi)
 
noncontatenulla
noncontatenulla il 01/07/20 alle 19:17 via WEB
Molte persone non hanno la minima idea su cosa dire su un determinato argomento. Ma lo dicono lo stesso per sentirsi partecipi di una discussione. Non c'è nulla di sbagliato in questo, ma spesso si dicono cose senza senso. Io ho sempre pensato che è "meglio tacere e sembrare stupidi, che parlare e togliere ogni dubbio".
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 01/07/20 alle 19:38 via WEB
E permettimi di condividere la tua chiosa finale. Non vi sono prescrizioni mediche, si potrebbe fare anche a meno di commentare o addirittura di scrivere post poco convincenti. In realtà, è il virtuale che spinge alla falsa valutazione: voglia di protagonismo, volontà assoluta di relazionarsi, un pizzico di sano narcisismo. Andrebbe tutto bene se tutte queste "qualità" fossero sostenute da buoni post e da ottimi commenti. Grazie e buona serata.
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lascrivana
lascrivana il 01/07/20 alle 21:37 via WEB
Piuttosto comprerei solo zucchero. Io amo la cucina italiana, mediterranea in particolar modo. Un bacione Carlo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 02/07/20 alle 07:59 via WEB
Alle 21.37 di ieri eri proprio cotta!!!!!!! Non connettevi e non eri connessa. Il tuo commento non era per questo post ma per quello successivo!!!!!!! Pazienza, è la fine ormai: siamo tutti sulla stessa barca e pochissimi sullo stesso yacht. Io sono tra i pochi fermo ancora sullo yacht!!!!!! Chissà il bacione per chi era? Sicuramente no per me!!!!! AhAhAhAhAhAhAhAh!!!!!!! Bacione (vero) mia cara.
(Rispondi)
 
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