Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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« LUI ACCUSA E IO PURE!VENGHINO SIGNORI...VENGHINO! »

LA SINDORME E I SUOI EFFETTI...MERAVIGLIOSI

Post n°3748 pubblicato il 01 Dicembre 2020 da monellaccio19
 

 

 

 

Quante volte abbiamo letto o sentito parlare della sindrome di Stendhal? Ogni volta però, pur conoscendo le circostanze per cui lo scrittore Marie-Henri Beyele (detto Stendhal) ebbe a patire questa sindrome, ci piace ritornare a leggere i dettagli e i particolari per cui nacque il famoso luogo comune che coinvolse lo scrittore francese. "La sindrome è un'affezione psicosomatica che  provoca tachicardia, vertigini, confusione e persino allucinazioni, a chi posto dinanzi a opere d'arte di esclusiva e straordinaria bellezza, subisce un disturbo particolarmente violento e psichico". Bene, io sono ricorso alla "ripetizione" della lezione fatta a suo tempo, perché mi piace ripassare e riappropriarmi della storia. La storia ci ricorda appunto che Stendhal, durante un grande viaggio compiuto in Italia agli inizi dell'ottocento per visitare importanti e belle città italiane, giunse a Firenze e tra le tante visite obbligate della città, entrò nella Basilica di Sanata Croce. Passò ore al suo interno e godette delle meraviglie artistiche che impreziosiscono la Chiesa. Ne uscì così colpito nell'anima e nella testa che manifestò sintomi precisi e individuati da star male. Il tempo e gli studi profondi eseguiti sulla sua straordinaria esperienza, hanno portato a indicare sintomaticamente la "Sindrome di Stendhal". Tutto questo per riportarvi quello cha ha vissuto il nostro buon Giovanni Allevi, noto e valente musicista e compositore. A Roma per girare un documentario, è capitato nella Chiesa di "Santa Maria della Vittoria" sita nel mezzo del centro storico. In una posizione molto bella e raccolta in un spazio ben distinto, è posta un opera scultorea del grande Bernini: "L'estasi di Santa Teresa D'Avila". Anche lui, come forse faremmo tutti davanti a un siffatto capolavoro, si è trattenuto per osservare i dettagli evidenti e meravigliosi dell'opera: il volto estasiato di S. Teresa, l'angelo che la ammira languidamente  dopo averle trafitto il cuore, i chiaroscuri magnificamente studiati dal Bernini, insomma un capolavoro della nostra arte dinanzi alla quale chiunque...sverrebbe! Ebbene il maestro Allevi appagato e sazio della visita, è uscito dalla chiesa e dopo aver percorso pochi metri, è svenuto, caduto in terra procurandosi escoriazioni e una costola rotta. "Non avevo mai vissuto un esperienza simile, è stato travolgente". Così si è espresso dopo essersi ripreso e lui stesso ricordando i segni del malessere, ha riconosciuto di aver subito la sindrome di Stendhal. Intendiamoci, non solo visitare e guardare il capolavoro è sufficiente per essere "fulminati" dalla bellezza dell'arte, bensì in questo caso, c'è la complicità di Padre Giuseppe che da bravo cicerone, l'ha erudito sulla storia, sull'opera eseguita dal Bernini verso la metà del seicento. Insomma, oltre la visione, se ci aggiungiamo una buona lezione sugli avvenimenti, la sindrome è assicurata! Beh, se posso permettermi, sareste disposti a farvi coinvolgere in tal guisa dinanzi a un'opera d'arte immensa e sublime? 

 
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Commenti al Post:
cassetta2
cassetta2 il 01/12/20 alle 09:15 via WEB
Mi ha scrisse tempo fa una nota blogger che mentre leggeva il mio blog, più precisamente il Post n°6233 pubblicato il 28 Ottobre 2020, è ruzzolata giù dalle scale e si è lussata una spalla.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 01/12/20 alle 12:11 via WEB
Un buon viatico per me. D'ora in poi, ti venererò, resterò in silenzio dinanzi ai tuoi post. Strabiliato e in adorazione, ti assicuro che questa non è un promessa, ma una minaccia!!!!!!
(Rispondi)
 
licsi35pe
licsi35pe il 01/12/20 alle 11:08 via WEB
Ho letto con interesse....No, non ho mai provato un siffatto e adorante grado di ammirazione, di emozione, tale da farmi svenire. Amo l'arte, la guardo con intima emozione laddove ciò che vedo attira maggiormente la mia attenzione....provo sensazionni diverse davanti ad opere meravigliose che sembrano quasi impossibili essere frutto dell'anima, di forza creatrice, di sensibilità insospettabile nella natura dell'uomo, ma lì mi fermo. La musica... può commuovermi fino alle lacrime, m'avvolge e mi trasporta. Buon martedì decembrino, caro Carlo, ciao con un sorriso!!
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 01/12/20 alle 12:16 via WEB
Non è una regola la sindrome. Può accadere e perché accada, devono esserci presupposti personali e patologici. Quindi ognuno ha le sue motivazioni e subisce le personali emotività. Tu rimani affascinata, recepisci ed elabori emotivamente, ma senza subire scossoni nell'anima e nella psiche. Ciao Licietta, un splendida giornata.
(Rispondi)
 
g1b9
g1b9 il 01/12/20 alle 15:42 via WEB
Sicuramente si, ma evidentemente non ho ancora mai raggiunto quell'apice emozionale, anche amando talmente l'Arte da perdere ore davanti ad una scultura ,oppure ad un dipinto .Fin tanto che ho potuto viaggiare per il mondo e di chiese, musei e quant'altro, ne ho visitati in abbondanza, io e mio marito sceglievamo prima le opere da vedere e godere in quel luogo, tornandoci poi per altre esperienze. Se è vero che avrei potuto osservare da vicino molto di più di quanto ho visto, è altrettanto vero che le opere contemplate mi hanno regalato grandi emozioni, prima fra tutte la bellezza , che il tempo non solo non cancella, ma arricchisce ogni volta di nuovi particolari e ho compreso quanto il nostro stato d'animo , nella contemplazione, giochi il suo ruolo emozionale importante. Comprendo chi possa estasiarsi davanti a simili meraviglie, che sono miracoli dell'ingegno e dell'abilità degli artisti, guidati a tali perfezioni anche da fortissimi stati emozionali. Forse chi soffre questa sindrome di Stendlal assorbe anche l'ispirazione emotiva dell'artista. Questa Santa Teresa del Bernini è veramente da estasi, un emozione di gioia nel perdersi in Dio, che è il contrario emozionale che senti dentro quando ti accosti alla Pietà di Michelangelo ,dove si assorbe il dolore straziante di Maria; è difficile non piangere.
Buon pomeriggio Carlo, oggi qui da me c'è aria di neve..
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 01/12/20 alle 17:08 via WEB
Da me fino all'ora di pranzo, bellissima giornata, ora dopo il riposo pomeridiano, sta piovendo. Mia cara, hai detto tutto, sei entrata nella "storie" di entrambi (Stendhal e Allevi) e hai compreso cosa voglia dire. Allevi ha una sua sensibilità musicale, conosco la sua musica e le sue interpretazioni, per cui il suo "contatto" con l'opera del Bernini è stato avvolgente, stringente e penetrativo. Lui stesso lo ha ammesso e si è trattato di un vero e proprio collasso psicofisico. Ciao Giovanna ti abbraccio e serena serata.
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e_d_e_l_w_e_i_s_s
e_d_e_l_w_e_i_s_s il 01/12/20 alle 17:13 via WEB
Sai, Carlo, che non conoscevo questo aneddoto. L'ho letto con piacere.
Non so se sia questione di essere 'disposti', ma credo che no, non è nelle mie corde farmi coinvolgere a tal punto. Ciao, buona serata :)
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 01/12/20 alle 17:28 via WEB
Posso crederti, ma nel contempo, mi permetto osservare che la Sindrome di Stendhal, non prende avvisando prima le "vittime". Ovvero, tu oggi sei in grado di sostenere che non potresti essere coinvolta a tal punto dinnanzi a opere d'arte, ma ti assicuro che dipenderebbe solo dall'opera d'arte. Dinanzi a una scultura, una opera colossale e avvolgente, un quadro, un'opera della natura, rischi di rimanere così affascinata, travolta ed emotivamente coinvolta, tanto da subire un collasso psicofisico incredibile e penetrativo. Non è la testa che decide, ma l'anima che viene travolta. Bella serata per te Elena.
(Rispondi)
 
soltanto_unsogno
soltanto_unsogno il 01/12/20 alle 17:23 via WEB
Penso che questo sintomo colpisce chi e' sensibile e fragile di mente, staro' attenta quando potro' andare in qualche museo o Chiese potrei fare la fine di Allevi. Buona serata Carlo *___*
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 01/12/20 alle 17:32 via WEB
Cuore, anima ed emotività, sono ricettivi dinanzi a opere che ti catturano pienamente. Non è la testa a decidere, è il sentimento, è il nostro "dentro" che dinanzi a tanta bellezza, può farsi travolgere. Ciao Fede, abbi una dolce serata.
(Rispondi)
 
chiedididario66
chiedididario66 il 01/12/20 alle 19:10 via WEB
Non sono una persona che si stupisce, anche davanti alle meraviglie della natura, figuriamoci quelle che ha fatto l'uomo. Sono un cuore impavido.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 01/12/20 alle 19:14 via WEB
Ma più che impavido, direi...asettico!!!!!! AhAhAhAhAhAh!!!!!! Ciao Darione, bella serata.
(Rispondi)
 
mariateresa.savino
mariateresa.savino il 01/12/20 alle 20:16 via WEB
L'a grande arte puo rendere stupiti fino a far perdere cognizioni di tempo e spazio,ma tanto per alleggerire la cosa e per quanto concerne lo svenimento del giovane, bravissimo Allevi, mi viene da pensare ad almeno altre due possibili cause del malore subito: lo stomaco vuoto o, magari, l'alito pestifero del cicerone che, a lungo, ha tenuto il Maestro inchiodato ad ascoltarne le interessanti informazioni. Ah!Ah!Ah!Sto ridendo di gusto... Ciao.
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 01/12/20 alle 20:23 via WEB
Potrebbe essere, tutto è possibile. Ma pongo una domanda: pensi che la Sindrome di Stendhal non poggi su niente di accertabile e quindi, una menata tanto per inventarsi qualcosa? Buona serata mia cara MT.
(Rispondi)
 
lascrivana
lascrivana il 01/12/20 alle 22:07 via WEB
Semmai decidessi di visitarla, lo farei con il casco e il girello. Non si sa mai. Buonanotte Carlo
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 02/12/20 alle 07:54 via WEB
In tal caso, eviteresti di cadere e di non ferirti. Ma staresti male per l'immnesa visione dentro di te. Il che sarebbe un gran....bene!!!! Buon giorno cara.
(Rispondi)
 
Estelle_k
Estelle_k il 02/12/20 alle 00:14 via WEB
Bisogna essere estimatori dell'arte, ma anche sensibili al bello artistico e soprattutto " empatici". Io credo sia questa la chiave per entrare in quella particolare esperienza psicologica, aldilà delle modalità. Che non si discosta molto da altri tipi di esperienze simili e cito solo un esempio, quelle fatte dagli shamani a contatto intimo con la madre terra. Argomento molto interessante...Lieta notte. Estelle
(Rispondi)
 
 
monellaccio19
monellaccio19 il 02/12/20 alle 07:59 via WEB
Certo, questo genere di esperienze non sono esclusive e/o appannaggio di unti dal Signore. E' neccesario avere una certa predisposizione, sensibilità e ricettività del bello sublime. Per cui sono certo, come dici, che l'empatia giochi un ruolo determinante e che vi siano altre situazioni simili molto emotive per chi ne subisca il fascino. Grazie Estelle e abbi una lieta giornata.
(Rispondi)
 
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