

Le cronache quotidiane sono sempre a informarci su dettagli, situazioni e pericolose relazioni: perché i social, la comunicazione, la tv, il web e tutto ciò che si proponga oggi, sono così improvvidi e pericolosi? Perché si ritiene che nella società attuale, specie i ragazzi e i giovani, siano così esposti da recepire negativamente tutti i messaggi che provengono da una errata e insistente comunicazione? Oggi fa trend la competizione, la prova di coraggio, ossia dimostrare agli altri come siano capaci di osare l'impossibile. Di tali esempi ne sono piene le cronache e i proponenti, per "vendere" l'audacia e il coraggio, le pensano tutte! Le patatine al peperoncino piccantissimo, oggi sono un caso che coinvolge i Nas, l'Antitrust e l'Associazione Consumatori. I ragazzi le mangiano per vedere chi sia il più coraggioso, chi riesce a bere per ultimo e chi sia capace di mangiarne anche una in più. A settembre in USA è morto un minorenne per aver ingerito, a mo' di sfida, queste patatine impossibili. Si stanno attivando in tanti per alienarne il consumo e inibire i minorenni affinché le evitino tassativamente. Nate nella Repubblica ceca, ma diffuse in tutto il mondo, vengono pubblicizzate malignamente con messaggi sublimali, ruffiani e pericolosi: "Quanto resisterai senza correre a bere qualcosa?". E' un invito che rivolto a un minorenne è pericoloso, sollecita le sfide, i ragazzi "vanno a nozze" quando c'è di mezzo la dimostrazione pratica di quanto siano coraggiosi e pronti ad affrontare qualsiasi prova: crescono, si raggruppano, si sfidano, si cimentano in prove assurde e noi siamo all'oscuro, scuola e famiglie non immaginano nemmeno dove e come siano sviati e sollecitati, per dimostrare virilità e mascolinità. Li cresciamo noi, dovremmo controllarli noi, eppure per fermare una patatina cazzuta, si sono mossi i NAS, L'Antitrust e l'Associazione Consumatori, ma noi dove eravamo?