monellaccio19 il 16/02/25 alle 17:32 via WEB
La tua precisazione è comprensibile, del resto si parla di musica con la EMME maiuscola. Non sono canzonette e/o motivetti che si canticchiano o si fischiettano quotidianamente. Nel post, visto che si accenna alla musicoterapia, si sottintende, musica seria, impegnativa, anche di generi diversi, capace di toccare emozioni e sentimenti di chi ascolta. Precisato questo, riporterei un semplice caso per quanto riguarda l'ascolto: se ascoltiamo bella e interessante musica con un cd inciso digitalmente e con tutte le tecnologie possibili, ascoltato tramite un grande impianto prestante e di alta qualità, noi saremmo stupiti dal suo ascolto: perfezione assoluta, nitidezza, armonie, melodie e struttura musicale al massimo del prestazioni. Insomma godremmo del sublime suono che verrebbe prodotto da un impianto di altissima qualità e da casse perfette. Beh, io personalmente noterei il grande ascolto, udrei una grande musica e soprattutto, seduto sua una comodissima poltrona disposta ad hoc, godrei del rapporto diretto ma algido, freddo e distaccato, tra me e l'impianto. Ovvero la musica mi giungerebbe al meglio delle possibilità, ma sul recepirla non avrei grandi sensazioni personali sul piano del piacere riscontrabile a pelle. Orbene, lo stesso brano, la stessa esecuzione incisa su vinile e riprodotta dallo stesso impianto, mi scatenerebbe emozioni, cuore coinvolto, fantasia elevata e soprattutto... coinvolgimento. La differenza mio caro amico, sono le scariche elettrostatiche tipiche del vinile. Quando ascolto un disco sempre nella posizione cui facevo cenno più su, sembra che il disco mi dica: "Che ci fai lì? Perché non vieni da me, perché non entri nel brano che ascolti e fai un volo fantastico tra note, melodie, armonie e turbinio di musica eccelsa?". Pertanto e concludo: dalla bellezza del grande digitale freddo e distaccato ma qualitativamente unico, al grande coinvolgimento di scariche elettrostatiche, piccoli ma insensibili stridii della puntina nel solco, nel calore emanato dal sound e dalla sensazione di essere là...dove la musica voglia portarti. Scusami la tirata, ma lo dico con un pizzico di ironia, tu mi hai provocato. La musica quella vera e seria, va ascoltata ma anche gustata e ciò può avvenire se sei ben disposto a farti coinvolgere.
Buona sera e frazie Alf.
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