

Mai come questa mattina, mai vissuta una sosta come quella che mi sono concesso stamane nel mio "parco" condominiale: solita panchina, solito sigaro e...elucubrazioni in libertà e in piena solitudine. Una giornata unica per la metà di febbraio: cielo terso, limpido e sole da abbagliare anche chi è cieco dentro. Sotto il cielo primaverile, un manto di verde si stende, tra alberi secolari e aiuole fiorite, un Eden di pace. Seduto sulla panchina, il mio sigaro sparge volute intorno, mentre il tempo si ferma e i pensieri vagano. Il sole accarezza le foglie, aliti leggeri di vento sussurrano parole d'amore e il profumo dei primi fiori inebria i sensi. In questo angolo di paradiso, l'anima si rilassa e il cuore si riempie di gioia. Sogno ad occhi aperti, di amori lontani, di baci rubati e promesse sussurrate. Il parco diventa il teatro dei miei desideri e la primavera, la colonna sonora dei miei sogni. Ma il sogno svanisce, come fumo di sigaro e la realtà mi riporta al presente. Il parco rimane, testimone silente dei miei pensieri e la primavera, promessa di nuove emozioni. Finisco di fumare e...mi risveglio, ho bisogno di pochi attimi per riprendermi e la prima cosa che abbia pensato è questa: "A' Trump, se ti va compra la Puglia, tra California e Florida, non hai da fare altro...senza rompere le palle a tutti".