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KESSADDAFAPECAMPA'.....

Post n°411 pubblicato il 05 Maggio 2012 da monellaccio19
 

La crisi morde e la carne urla! Sapete cos'è una "camgirl"? E' una professionista dilettante che per arrotondare lavora in rete! E cosa fa in rete? Si spoglia, si mostra, eccita, ammicca e intrattiene con la modica cifra di un euro al minuto! Niente di male, sicuramente c'è di peggio, ma la curiostà che induce alla riflessione è che sono ragazze, madri, donne mature, pronte a "vendersi" davanti ad una webcam per un aggiustamento economico mensile che va dai 1000 euro circa ai 2500/3000 euro al mese! Un bell'affare, un modo come un altro per arrotondare e aiutare una famiglia in difficoltà. Dalle nove della mattina fino al sopraggiungere della sera, queste donne, al di là della loro condizione sociale, fanno di tutto in rete: ci stanno il tempo che vogliono, si dedicano alle normali e comuni faccende domestiche, stanno con i figli, con i mariti/fidanzati consenzienti e consapevoli dell'attvità secondaria di queste donne che portano a casa i soldini che servono per il mantenimento della famiglia e...oltre! Una clientela variegata, guardona e porcellona, le cerca in rete; ci fanno tutto con loro... alcuni addirittura solo chiacchiere: dagli uffici, da casa, da ogni posto plausibile, un proficuo traffico che non scompone più di tanto. Solo la legge non è dalla parte delle "camgirl": lavorano in nero e questo da fastidio al dottor Befera, sono prostitute nonostante il luogo dove esercitano (solo web) e vengono meno alla legge italiana che predica: "...la prosituzione non è un reato, ma sfruttamento  e favoreggiamento sì!". Quindi, a parte le intruse che magari la fanno per mestiere consolidato, c'è un esercito di donne in difficoltà, alla disperata ricerca di un lavoro che non trovano e che, all'estremo della disperazione, vendono il loro corpo e le lascive mossettine ai guardoni: disperati e ingiustificabili esseri umani. Le donne, ancora una volta al centro di un problema: la mancanza di lavoro e la necessità di aiutare la baracca. Con un aggravante: ancora una volta  si manda a...puttane (è proprio il caso) la dignità delle donne! Vuoi per scelta, vuoi per bisogno!!!  Anche questo un piccolo ma significativo segno del nostro tempo e della nostra civiltà...esasperata e disperata.

"L'uomo e la donna vogliono raramente la stessa cosa. Ad esempio: l'uomo vuole la donna, mentre la donna vuole l'uomo". (J. Josipovici)  

 
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monellaccio19
monellaccio19 il 05/05/12 alle 18:10 via WEB
Beh...l'aforisma,con sarcasmo e acuto coinvolgimento, sostiene con l'esempio, che l'uomo vuole la donna e la donna vuole l'uomo. Detto questo sono d'accordo sull'autodeterminazione, sul retaggio culturale, sui luoghi comuni e sulla banalità di certe asserzioni. Tuttavia, sono il tipo che non parte subito in quarta, nonostante le apparenze e i fatti che possano sollecitare partenze sparate. Quando leggo notizie di questo genere, cerco di non farmi prendere subito dall'emotività e mi sforzo di leggere dentro la notizia. Ho badato a considerare più il contesto che il fatto. Mi piace riflettere e ripeto, non ho espresso alcuna riserva per l'operato di queste donne. Condanna sì, ma con estrema analisi del fenomeno che, secondo me, non va sottovalutato. Pensiamo ai siucidi di questi ultimi tempi: fatti i dovuti "dsitinguo", mi sembra che un tenue filo possa collegarli, più che altro per la drammaticità di certe scelte. Buona serata Margie, sempre piacevole scambiare con te.
 
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