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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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E non solo quelle!!! In verità sono partiti anche i riciclaggi dei regali, i cambi e i...rifiuti definitivi di quei regali così detti di merda!!! Insomma, dopo la tornata festiva è un classico che ricorre puntualmente in tutte le famiglie e in tutte le case. Mai visto che un regalo attizzasse subito, ovvio può capitare di ricevere qualcosa di gradito e accettabile: metti un oggetto prezioso come un diamante da 24 carati o una collana da strozzo, chi la molla più? In realtà si cerca disperatamente di carpire segreti, desideri e aspettative, si interrogano terze persone per conoscere elementi che non chiederemmo mai direttamente ai destinatari, si tenta di immischiare persone di famiglia che indaghino per carpire le notizie giuste, ma è così vecchio anche questo espediente che siamo tutti sul chi va là! La nostra acuta perspicacia ci mette subito in guardia e se intuiamo la vera intenzione del "detective", allora forniamo i dettagli che interessano con molta discrezione per non far mangiare la foglia. Spesso non serve perché quello, il detective, si mangia anche l'albero e così a volte salta tutto il progetto. Del resto un regalo ha da essere scoperto, immaginato, vissuto al momento e con sorpresa e se si conoscesse prima la sua natura, che gusto ci sarebbe? Quindi, via con il poco gradito, il troppo largo, il troppo stretto e il colore che non piace. Ci sarebbero anche tante altre ragioni per cambiare un dono, ma credo che queste siano le più diffuse e le più comuni imputate per sostenere un cambio. Noi a casa cerchiamo di limitare i danni, tra noi v'è un feeling particolare che ci porta a scoprire quali possano essere i regali utili, perciò cerchiamo di abbassare la percentuali di rischio a cifre irrisorie. Il mio 51% per ragioni professionali, riceve e ricambia con molte donne, piccolissimi doni per le festività natalizie: si pensa più al pensierino che al valore intrinseco dell'oggetto. Quindi sono anni che questo viavai di oggettini e regalini chiusi in pacchettini deliziosi che ti farebbero supporre chissà quali contenuti aurei, alla fine, si rilevano cazzatine vere e proprie di cui abbiamo pieni i cassetti e gli zebedei!!! Il riciclo e d'obbligo e siccome le persone sono sempre le stesse da anni e anni, chi non tiene un registro aggiornato capita che possa riportare come un cane fedele, alla proprietaria iniziale un regalino di alcuni anni prima. Volete sapere per esempio, di cosa siamo pieni a casa? Il regalino più diffuso a Natale è la presina! Abbiamo decine e decine di presine da cucina raffiguranti tutte le renne, le stelline, i fiocchi di neve e i Babbi Natale possibili ed immaginabili. Un classico, sono tutte confezionate con i nomi segnati su per non commettere gaffes. Il problema nasce quando anche le amiche riciclano, quindi si può sapere l'ultima detentrice, ma non la precedente. Una fregatura molto imbarazzante che se accadesse ad una persona piuttosto permalosa e seccata per l'imprevisto rientro del suo regalino, esclamerebbe: "Toh! Guarda, una....presina per il culo!".
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