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QUANTA DIVERTENTE...TRISTEZZA

Post n°2861 pubblicato il 04 Maggio 2018 da monellaccio19
 

street art

 

 

Spiace vedere una "porzione" dell'affresco di Raffaello, in originale è 670x500 cm.,  denominato "L'incendio di Borgo" del 1514 e situato in una stanza dei Musei Vaticani. Spiace perché, anche se per ironia e sarcasmo politico, l'autore dell'oltraggio perpetrato, l'artista Sirante maestro di popart e street art, ha voluto cambiare i volti originali: Renzi porta in salvo sulle spalle Berlusconi, più dietro Maria Elena Boschi attratta da un corpo pendente, e quasi ai piedi del corpo pendulo, v'è un Orfini spaesato e indeciso  sul da farsi. Apparso ieri, nelle vicinanze della sede del PD in occasione della riunione importante ai fine delle decisioni che contano, è stato subito rimosso. Ecco, aldilà del divertente scoop sarcastico, direi che dopo due mesi di tempo perso (mai definizione fu così azzeccata), siamo a trastullarci con le chiacchiere inutili e appropriate, studiate solo per intrattenere il paese; dei disegni veri e propri delle forze politiche nulla di preciso sappiamo: chi vuole chi, chi osteggia chi, chi respinge chi, è stato e sarà ancora dilemma; se non poniamo rimedio immediato, è un gioco al massacro di cui i big della politica erano tutti più o meno a conoscenza visti i primi approcci difficili e decisamente irrealizzabili. Da Mattarella che abbia tentanto tutti i varchi possibili, ai due vincitori delle elezioni, siamo stati portati in carrozzella come turisti assetati di novità e decisioni rivoluzionarie, speravamo e credevamo in soluzioni fattibili quando loro stessi (i protagonisti) di questa sit-com, erano sin dall'inizio convinti di tutte le difficoltà oggettive e reali. Non voglio entrare ancor di più nel merito, ma richiamo la vostra attenzione su un dettaglio che purtroppo ci sta già penalizzando e ancor più ci condannerà al confino, all'esilio da Bruxelles. E' vero che San Mario Draghi stia facendo salti mortali per tenerci al coperto sotto un grande mantello economico: la Banca Centrale  continua a compra da noi i titoli di stato e ci da soldi per tirare avanti, ma il santo non sarà per sempre presidente e l'anno prossimo saranno "uccelli senza zucchero" per noi italiani. In questo periodo poi, in concomitanza del nostro cazzeggiare per mettere su un governicchio, in Europa i 26 stati (esclusi noi) stanno mettendo mano al bilancio che conta, quella finanziaria che andrà in vigore dal 2021 al 2027. Si stanno scannando ovviamente tutti i paesi, ognuno fa i suoi interessi e quindi si discute animatamente. Vi ricordo che il bilancio europeo passa  all'unanimità. Noi siamo assenti ma non solo in questo momento critico, manchiamo da un bel po' da queste discussioni e siamo presenti in un solo modo: TIMIDAMENTE! Come spesso ripeto, l'Europa è una grande occasione ma solo se si è parte attiva e valorosa. Già il vuoto politico di questi mesi, dallo scioglimento delle camere, indica una mancanza grave in quella sede: nessun intervento, nessun atto da contrapporre, un'inerzia che spesso abbiamo visto e notato nella sede parlamentare europea: gente che sta li a fare ferie e vacanze pagate profumatamente. E i pugni sul tavolo chi li batte? E i "no" vigorosi e decisi, chi li esprime? E la voce chi la alza negli scontri dialettici? Questo è il nostro solito problema, accentuato gravemente in questo lungo periodo proprio per l'assenza di un governo che indichi le direttive importanti per difendere i nostri interessi. Quando sarà tutto finito a Bruxelles, arriverà il nuovo governo e sarà troppo tardi: le decisioni prese dagli altri le dovremo solo ratificare apponendo la nostra firma. Questo lo sanno i signori che si battono per le poltrone in Italia? Palazzo Chigi interessa solo per vanagloria o per cominciare a far qualcosa per il paese Italia? Il mio parere è che ci meritiamo tutto questo, ce lo cerchiamo e ci sta bene. Tanto le lacrime non le versano loro, ma noi!

 
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prolocoserdiana
prolocoserdiana il 04/05/18 alle 09:02 via WEB
Elezioni 2018, chi vince e chi perde: il popolo, l'ingovernabilità e l'ago della bilancia... Eppure Renzi sa benissimo che sia M5S, sia Lega e l'intera coalizione del centrodestra, hanno ben poco da fare da soli, Renzi sa, cioè, benissimo che in questa empasse post voto il vero ago della bilancia risultano essere gli sconfitti, vale a dire anzitutto il Partito democratico. La situazione in fondo non è poi tanto diversa da quella del 2013, soltanto che i ruoli si sono invertiti tra Pd e M5S, con Di Maio che oggi si trova a vestire i panni del Bersani di allora. Certo, di mezzo c'è un Salvini che potrebbe tendere la mano ai Cinque Stelle, a patto "solo" di rinunciare alle sue ambizioni personali, oltre che alla leadership del centrodestra, dovendo in tal caso per forza di cose scaricare Forza Italia. Le parole del segretario cittadino del Partito democratico a Verona Luigi Ugoli sono state in questo senso molto nette, precise e indicative di quella che senz'altro è una delle anime presenti oggi nel Pd, quella più aperta cioè al dialogo nei confronti del M5S, dato l'attuale quadro politico nazionale: «Tutti si proclamano oggi contrari ad aggregazioni spurie per governare ma il quadro che ha davanti il presidente Mattarella è assai confuso e rischia, se non ci saranno accordi, di non dare al nostro Paese un Governo. Questa è la democrazia. Il voto è inconfutabile e va accettato, ma questo non ci esime dal continuare a credere e lavorare, come forza politica irrinunciabile in una sinistra di governo (il PD è in ogni caso il secondo partito a livello nazionale e le nuove forze formatesi alla sua sinistra non hanno certo ottenuto risultati lusinghieri, anzi…), per un’Italia aperta, plurale, europeista, solidale e democratica». Amico mio, visto e considerato che il PD era il MIO PARTITO, considerato che nemmeno a loro non gliene fotte nulla degli italiani, ma delle poltrone...mi defilo e per quel che mi riguarda, a questo punto, facciano quel cacchio che vogliono. Pacca sulle spalle e buona giornata. Sal
 
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