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« UN PAESE DOVE PAGA SOLO ...BOOM! MA DI CHI STIAMO PARLANDO? »

SIAMO ALLE OFFESE E ALLE MINACCE

Post n°2853 pubblicato il 26 Aprile 2018 da monellaccio19
 

Risultati immagini per heather parisi

 

 

Saranno i contesti, sarà che ormai abbiamo talmente assimilato e somatizzato odio, antipatia e idiosincrasia, grazie ai modelli che spadroneggiano in lungo e in largo nella comunicazione e nei social, che siamo pronti a tutto anche a minacciare e/o ad augurare "la morte ai nemici". Ciò che è accaduto per l'improvviso malore dell'ex Presidente Giorgio Napolitano, è ingeneroso, inaudito e aberrante: l'intervento al cuore molto delicato specie per un uomo che si è portato verso i 92 anni, è stato un buon motivo per scatenare, nel giro di poche ore, imbecilli e ignoranti per augurare di tutto e di più all'uomo Giorgio: "...è la prima volta che confido nella malasanità", "Temo che voglia campare fino ai cent'anni", "Se riesce a morire alle 00.01 festeggiamo un bel 25 aprile", ecc.ecc. Ecco un accenno, ma sono moltissimi gli interventi di questo genere: macabri e offensivi anche per chi legge. Cattiva ironia e sarcasmo di basso profilo solo per augurare la morte ad una persona della quale si possa pensare tutto quello che si vuole, ma si arriva a questo punto solo per mostrare quanto i nostri pensieri, i nostri sentimenti e le nostre idee, si siano azzerati grazie ai pontieri della malignità, della scorrettezza e della protervia lessicale in rete e nella perenne comunicazione. Tutta la politica si è stretta attorno al Presidente e anche gli avversari politici hanno fatto  la loro parte mostrando solidarietà e  amicizia all'uomo. Lo stesso accadde a Fabio Frizzi, quindi credo che dubbi in tal senso non ve ne siano: bestie, solo bestie assetate di livore e cattiveria. E nessuno mi racconti che non sia in grado di pensare a "quelle persone" che nel tempo abbiano seminato in tal senso, fino a manipolare i detrattori di oggi. Mentre, sempre per dimostrare che non parliamo di acqua fresca, la povera quanto ingenua Heather Parisi, sta passando un brutto quarto d'ora: ha provato a rientrare nel campo dello spettacolo, è ancora in gamba e poteva riprovarci dopo il mezzo fiasco ottenuto con la collega Cuccarini su RAI 1. Ha accettato di far parte delle giuria di "AMICI" di Maria De Filippi, ma non immaginava che sarebbe stata messa nel tritatutto che Maria adora per i suoi esclusivi interessi. La Parisi riteneva di dover fare la giurata libera di dire il suo parere senza remore  e in piena libertà. Macché, nessuno l'ha avvertita e dopo giudizi contrastanti con altri giudici, specie con la Celentano, si è trovata a ricevere minacce di morte e stalkeraggio continuo e oppressivo, non solo in trasmissione ma anche nel privato. Una pletora di persone che "fanatizza" per il concorrente Biondo, l'accusa di cattivi pregiudizi e pessimi giudizi verso il loro beniamino. Un'assalto alla diligenza inaspettato e violento, la Heather ha paura e ovviamente la redazione del programma le è vicino, ma quanta perplessità per questa disavventura. Mi direte che funziona così e ci deve stare, ma lo so bene che funziona così: tutto falso da quelle parti, tutto ciò che si produca in quelle coordinate rispettano un bel margine di sceneggiate e affini. Evidentemente non l'hanno messa al corrente per rendere veritiera la sua partecipazione al programma e in quel ruolo che comunque è sempre molto discusso, visto che sono gare ad eliminazione, i protetti e i seguaci sono sempre in guerra: questo è il fil rouge del programma di Maria e anche quello dell'altra prima donna di Mediaset. Non sto a leggervi i messaggi che sono stati pubblicati potete immaginare come la gente ormai funziona a gettone in questo paese: molti non sono altro che jukebox dove inserita la classica moneta, partono con i sentimenti più perversi. E pertanto, dopo quanto scritto, mi e vi pongo una domanda: la politica e lo spettacolo, i due palcoscenici che abbiamo vissuto in Parlamento e in TV fino a una ventina di anni fa, dove sono finiti? Quindi sono queste le due basi fondamentali su cui si sono formati i nuovi italiani, i più giovani e i più deboli italiani che soffrono di ipocondria depressiva e destabilizzante, tanti da uniformarsi velocemente al primo personaggio convincente che salga in cattedra?

 
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