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OGGI PARLEREMO DELL'EPONIMO

Post n°3809 pubblicato il 02 Febbraio 2021 da monellaccio19
 

 

 


 

Oggi vi proporrò un argomento medico: prometto di non tediarvi con termini strettamente scientifici, improponibili e riservati solo agli addetti ai lavori. Ho scoperto tanti eponimi che non conoscevo e mi ha sorpreso quante patologie, specie nell'ambito ortopedico e reumatologico, sono popolarmente individuate e riconosciute, non dal loro esatto nome scientifico, ma da eponimi ricorrenti nel linguaggio comune. Mi spiego meglio: il "gomito del tennista" altro non è che un eponimo per indicare una "epicondilite omerale" che, buttata così, uno dice: "Ekkevordì???". Quindi con l'eponimo, indichiamo facilmente e chiaramente una patologia senza scomodare termini scientifici troppo difficili e incomprensibili. Ebbene, abbiamo quindi il ginocchio della lavandaia o più aggiornato, il ginocchio della suora (borsite prerotulea causata dalla continua genuflessione), la lombalgia del camionista, la caviglia del surfista, la schiena da swing, la spalla del nuotatore, polsite da muose, pollice  da Blackberry e via dicendo una serie di patologie indicate con eponimi facili da ricordare e più ad uso popolare: per il dettaglio e l'esatta denominazione di codeste patologie vi rimando ai testi specifici, dove potrete scoprire cosa si desidera indicare esattamente. Per antonomasia, l'eponimo più gustoso e divertente resta "la frattura dell'amante". Codesta attribuzione è dovuta alla frattura del tallone che, spesso e volentieri, si procurava l'amante in fuga dalla stanza da letto della bella di turno per l'arrivo improvviso del marito della signora. Costretto a saltare da una finestra o da un balcone, fatalmente il malcapitato si fratturava il tallone. Magari oggi i casi sono rari: meglio affrontare un "cornuto" in casa sua che rompersi l'osso del collo saltando da una finestra e magari...mezzo nudo.  Io, Monsieur Dupall, indico la mia specifica patologia con l'eponimo: "Gorgionite acuta" e voi, con quale eponimo indicate la vostra più fastidiosa patologia?

 

 
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prolocoserdiana
prolocoserdiana il 02/02/21 alle 10:22 via WEB
Ciao Carlè...e mica mi fotti così facilmente!!!Si può però divenire eponimi di una sindrome pur non avendo avuto nulla a che fare con la medicina nel corso della propria vita. Una dimostrazione di questa ‘investitura inconsapevole’ è la Sindrome di Munchausen, condizione psichiatrica in cui un individuo finge una o più malattie servendosi di un vivido repertorio immaginifico per descriverne i sintomi. Si tratta di veri e propri mentitori seriali, che danno vita a storie del tutto false sul proprio stato di salute solo per ottenere attenzioni dai professionisti della salute. Tipicamente saltano da una struttura sanitaria ad un altra nel tentativo che i medici riescano a vedere qualcosa che di fatto non esiste! E’ stata descritta anche una forma “per procura” (‘by proxy’ per gli anglossassoni), decisamente più grave, in cui il soggetto infligge un danno fisico ad un’ altra persona da lui assistita (come il figlio o il genitore anziano), sempre allo scopo di attirare l’attenzione su di sé. Ecco, io sono un serial killer degli epinomi...Te gusta mucho? Sorrisissimo e ancora buona giornata...By sal
 
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