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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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...volevo dire che nella vita bisogna aver pazienza. Mi sembra quindi il caso di citare la recentissima nomina, dopo ottocento anni, di una DONNA designata a dirigere una della più importanti Università Mondiali: "Università degli Studi di Padova". A ricoprire la carica di rettore è stata nominata la Professoressa Daniela Mapelli, 56 anni originaria di Lecco, laureata in neuropsicologia e operativa da anni nell'università patavina. 800 anni per vedere una donna seduta sullo scranno più alto di un ateneo: dalla fondazione avvenuta nel 1222, sempre e solo maschietti, una destinazione la loro, scritta nei libri di storia e assolutamente inalienabile. I muri crollano, gli stereotipi pure e lentamente ma inesorabilmente, le cose cambiano. Il mandato della signora Mapelli partirà il 6 ottobre p.v per durare esattamente sei anni. Ovvia e naturale la soddisfazione della prof. che tiene subito a precisare che la sua nomina non è collegata al genere femminile, ovvero, occuperà la sua poltrona per elevata competenza ed eccelsa esperienza nell'ambito dell'Istituto. La rivoluzione femminile non si è mai fermata, le mete da raggiungere per meriti sono possibili e realizzabili, tutto è nelle mani di chi sappia vedere e considerare le capacità e la professionalità dei candidati. Parte col piede giusto la Mapelli e mette al centro dell'ateneo di Padova, la persona e nel contempo, assicura e tranquillizza la "popolazione" universitaria che saranno messi in campo tutti gli strumenti per adeguarsi e orientarsi in una nuova e moderna realtà. Tanti auguri prof. un sincero "In bocca al lupo" e non pensi a quegli ottocento anni trascorsi dalla fondazione dell' Università, sono solo numeri e la vita continua perché solo il futuro conta.
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