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COMPRO...UN ASTERISCO

Post n°4108 pubblicato il 23 Novembre 2021 da monellaccio19
 

 

Siamo giunti a un punto estremamente difficile per quanto riguarda la parità di genere. Un problema già noto, sorto alcuni anni fa in maniera esasperata e col passare del tempo, siamo a doverci battere per un...semplicissimo asterisco. Il liceo Cavour di Torino,  ha deciso di scegliere l'asterisco per combattere le discriminazioni di genere. Il preside è d'accordo e si procederà in tal senso ogni volta che si vorrà evitare il disguido lessicale. Esempio "Tutt* liber*", scritto in tal guisa l'invito comprende indistintamente tutti: maschi, femmine e...altr*!  Basta eliminare la lettera finale e con l'asterisco si elude ogni riferimento che possa discriminare. Pertanto ogni documento, ogni mail dovranno, quando sarà il caso, prevedere l'asterisco. Con questa apertura del liceo Cavour, ovviamente i primi a intervenire sull'argomento, sono stati Salvini e Meloni. Entrambi ne hanno le scatole piene di queste arrembanti scelte proditorie e inutili: siamo a strapazzare la lingua italiana alla faccia di Dante e della...Crusca! Salvini dixit: "Un conto è il rispetto, altro conto è la folle corsa verso il niente". Beh, non avrebbe tutti i torti: siamo a spaccare capelli in quattro parti uguali, siamo a trovare due peli nell'uovo, siamo a provocare l'esasperazione generale. Il problema lo abbiamo capito e condiviso quasi tutti, certo restano i riottosi e i negazionisti, tuttavia se si continua di questo passo, giungeremo a una guerra dialettica e lessicale che ci porterà lontanissimo nel tempo e senza aver risolto nulla. Non sono gli asterischi posti alla fine delle parole che potranno indurci alla difesa dei generi e della loro insostituibile parità. Non vogliamo minimizzare, ma con certe scelte perentorie e arbitrarie, spesso si inaspriscono gli animi e si passa a discussioni verbose e alterchi dannosi. Tentiamo di tenere ben saldi i piedi per terra, abbandoniamo i voli pindarici  e puntiamo al sodo, oltre ogni asterisco pianificatore. Questo vale per tutt*... nel senso che non si fanno distinzioni. 

 
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surfinia60
surfinia60 il 23/11/21 alle 09:32 via WEB
Mia nonna diceva 'Si guarda alla boccetta invece che all'olio'. Questo per dire che ci si accanisce sulla forma tralasciando la sostanza. E' questo dell'asterisco mi sembra un esempio classico. Guardo quell'insignificante simbolo e penso alla concretezza dei problemi veri, quali la violenza sulle donne e sui cosiddetti 'diversi', al sangue versato ai soprusi subiti. Altro che 'pescare asterischi', come cantava il buon Samuele Bersani. Ciò che avvelena le menti di chi perpetra simili sconcezze è ben altro. Bisogna lavorare sulle teste e meno sui cavilli. Lieta giornata
 
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