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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Messaggi del 21/06/2022
Da ragazzo, mi colpiva molto, quando vedevo nei film americani, un dipendente che veniva licenziato su due piedi, raccoglieva la sua roba personale dalla scrivania e l'immancabile piantina, riponeva tutto in uno scatola e lasciava l'azienda. Ancora oggi, va così: si va via subito con la scatola e negli USA, nessuna protezione, tanta meritocrazia e alla prima che combini, fai...il cartone e smammi! Purtroppo per loro, il posto privato non ha tutele, si lavora veramente e si dimostra sempre il proprio zelo e il continuo impegno. I sindacati in America, sono pochissimi: operano maggiormente nel pubblico, laddove sono garantite le condizioni di lavoro e quant'altro sia diritto di un lavoratore, indi dimostrano la loro "necessaria" presenza. Nel privato purtroppo non si decolla, nonostante i tanti sforzi, i numerosi tentativi, sono pochi i lavoratori che possono contare su un solido appoggio sindacale. A voler fare paragoni con noi italiani, c'è un abisso tra i nostri e i loro: tutele, protezioni e rappresentati sindacali sono nella bambagia, specie nel pubblico come ampiamente dimostrato da Checco Zalone in un suo celebre film. Quindi come dicevo, nessun accostamento tra noi e loro e gli USA finora senza grandi sindacati a copertura dei moltissimi lavoratori, gli americani non sono caduti in miseria, laggiù chi vuol lavorare in un modo o nell'altro, trova sbocchi in attesa di trovar di meglio. La musica sta per cambiare, i primi segnali sono arrivati da colossi come Starbucks e Amazon: questi due gruppi hanno dovuto cedere turandosi in naso per le reali pressioni dei lavoratori che non hanno mollato l'osso fino a quando non hanno ottenuto le prime cautele. Ora pare sia la volta di Apple e anche per loro si intravede la possibilità di organizzarsi in un sindacato apposito. Cominciano a muoversi le grandi aziende, fosse per loro non concederebbero nulla ai lavoratori, ma quando hanno capito che esiste lo sciopero quello vero e compatto, allora rischiare di non produrre, diventa un problema serio. Spero tanto che si realizzi il sogno, il progetto dei lavoratori americani e i neri sono i primi a battersi contro i "padroni". Finalmente i bianchi hanno capito che laggiù l'unione fa la forza e credetemi, in America non si scherza: si avranno più garanzie e non ci sarà trippa per gatti!!!
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