Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi di Ottobre 2017

FINCHE' MORTE NON LI SEPARI

Post n°2580 pubblicato il 31 Ottobre 2017 da monellaccio19
 
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Risultati immagini per MADRE E FIGLIO ANZIANI

 

Ecco, sapeste come amo postare notizie di questo genere: già la foto infonde un piacere intenso nell'anima: parliamo sempre di avvenimenti cattivi, insopportabili per la loro crudeltà, di liti, di rispetto che non esiste più e invece, nel mondo (e meno male) ci sono storie che commuovono, storie che ti fanno lacrimare per quanto profonde e uniche. La foto non tragga in inganno: lei con i suo ricchi 98 anni e lui con i suoi acciaccati ottant'anni sono insieme, sono in un centro di cura a Liverpool e rimarranno là finchè morte non li separi. Mi sento bene dopo avervi riportato questa notizia e credetemi vorrei tanto che fossero sempre di questo genere le storie che posto. A proposito, dimenticavo di dirvi che lei è la mamma del signore a destra!!! Famiglia, valori e senso della vita, sono queste le storie che adoro: lui ha bisogno di cure e la mamma gli sarà vicino per sempre nella casa di cura.

 
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BEH? E GLI ATTRIBUTI DOVE SONO?

Post n°2579 pubblicato il 31 Ottobre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per pujdemont



Embé? Tutto qua il tuo repertorio? Lo avesse fatto Masaniello o altri veri capipopolo del passato, quelli che facevano le barricate e pronti a morire  per un ideale, sarebbero stati malmenati dai compagni e mandati affan'cucolo! Tu invece, non solo ti nascondi e non ti fai vedere, ma voli subito dai compagni della tua stessa levatura politica per farti proteggere: quindi sei un martire o un buffoncello da quattro soldi? Il Belgio non è un paese serio se protegge te, è come il Brasile, fatti i necessari distinguo, che grazie a un manipolo di "rivoluzionari" fuori dal tempo e da veri delinquenti politici, si coprono a vicenda (leggi Cesare Battisti). Hai mollato una schiera che credeva in te, ti ha elevato a salvatore,  innalzato sugli scudi, ti avrebbero seguito all'inferno tanto l'ardore messo in un mese per inseguire un sogno. Conoscevi le conseguenze, hai avuto paura e ti sei sottratto alla pena. Non hai fatto una bella figura caro il mio rivoluzionario da fumetto, sei stato accorto e tempestivo e mentre venivano a prelevarti sei scomparso volando verso Bruxelles. La Catalogna insegue da secoli la sua bella indipendenza e secondo come vanno gli affari,  ogni tanto si desta la voglia. Non ne esci bene, sarai forse un martire fantoccio e con la protezione belga, magari sarai intruppato nelle file dei fiamminghi che osano sperare ancora di distaccarsi anche loro dalla patria. Per me avresti fatto più bella figura a rimanere, a farti catturare  e a difenderti (inutilmente) per passare alla storia, come lo strenuo difensore della comunità catalana e davanti al mondo intero, come vero martire della libertà. Ora sarai solo un pesce in barile. A non rivederti Pujgdemont, tu e il tuo modesto manipolo di pusillanimi collaboratori. 

 
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VIOLENZA E GIUSTIZIA IMPROPRIA?

Post n°2578 pubblicato il 30 Ottobre 2017 da monellaccio19
 
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Tre avvenimenti recenti, accaduti senza alcun concomitanza tra loro, mi hanno scosso fornendomi una occasione per scrivere questo post. Non li citerò in ordine di successione per cui partendo dall'ultima di cronaca letta questa mattina, riferirò di un ennesimo caso di "onorabilità" mafiosa. Il boss di Bagheria (PA) Pino Scaduto, uscito dal carcere sei mesi fa e ricostituito il suo clan, ha ordinato al figlio di uccidere sua sorella perché si era fidanzata con un maresciallo dei carabinieri: "Tua sorella si era fatta sbirra", una secca argomentazione che non richiedeva  alcuna altra spiegazione. Il figlio ha tentennato, ha riflettuto e ha confessato ad un amico: "Lo facesse lui, perché io?". Avrebbe dovuto per obbedienza al padre/padrone, ammazzare sorella e carabiniere. La banda intanto è stata arrestata e quanto riportato su, è emerso dalle indagini della DIA. A Roma in pieno centro,l'altra sera hanno picchiato a sangue un cittadino del Bangladesh lasciandolo per strada sanguinante e inerme. Immediatamente soccorso e raccolte alcune testimonianze, la polizia dopo alcune ora ha rintracciato i cinque giovani, di cui 2 diciottenni, due diciannovenni e un diciassettenne, e li ha condotti in questura. Uno dei diciottenni  è stato arrestato perché ritenuto il materiale aggressore dell'uomo di colore, gli altri compagni denunciati per percosse e lesioni. L'attacco al grido di "Sporco negro, tornatene a casa tua", manifesta chiaramente una matrice razzista e pare che il diciottenne presunto picchiatore, sia un fanatico di Hitler e Mussolini. Infine, cito un caso avvenuto a Monopoli (Bari), dove l'anno scorso due giovani avvicinarono due anziani pescatori sulla scogliera e li spinsero giù senza alcun motivo: uno è morto sul colpo e l'altro ferito, si nascose tra gli scogli affinché pensassero che fosse annegato anche lui. Bene, la sentenza di primo grado emessa per l'assassino materiale del fattaccio, riguarda un diciassettenne che ha subito una condanna particolare: tre anni sotto osservazione: studiare la sera presso l'istituto Alberghiero per diplomarsi alla fine del triennio e lavorare sodo tutta la giornata impiegato presso i servizi sociali. Tre contesti diversi, tre situazioni che hanno in comune la violenza spicciola e l'aspetto più preoccupante sono i giovani implicati: un fratello che dovrebbe ammazzare senza ritegno e per volontà del padre, sua sorella e il fidanzato carabiniere; 5 balordi razzisti che menano di brutto un ambulante negro, e due ragazzi che per noia o per spassarsela ammazzano un anziano e feriscono un altro. In questo caso, con un omicidio di mezzo, si parla di recupero? Ovvero, se i tre anni passano tranquillamente e senza problemi, il diciassettenne si diploma, lavora sodo nei servizi sociali e alla fine tutto cancellato come se nulla fosse accaduto? Al contrario, se i controllori del ragazzo riportassero al giudice che non ha mantenuto i patti, sarà processato per omicidio...tra tre anni! Secondo voi, questo ragazzo come passerà questi tre anni? Per me ci riesce a superare la prova, ma la certezza del dopo chi la fornisce? Siamo alle sceneggiate, io non sono giustizialista ma non sono nemmeno garantista "ad capocchiam", come accade spesso da un bel po' di tempo a questa parte. I 5 giovani di Roma, se tanto mi da tanto, cosa otterranno? E il boss pronto ad ammazzare la figlia e a "segnare" definitivamente il figlio, cosa meriterebbe? Una giustizia tarallucci e vino non la meritiamo: a questo punto forse devo dar ragione a chi riteneva che i giudici, sbagliando, si accanissero verso Fabrizio Corona. Ma quanti pesi ha la nostra giustizia? E soprattutto, quante misure?

 
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PER UN PUGNO DI DOLLARI

Post n°2577 pubblicato il 30 Ottobre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per i ricchi del mondo


La banca privata americana USB, in collaborazione con l'Agenzia finanziaria PcW, ha pubblicato l'annuale documento "Billionaires Report" con il quale rende pubblici i conti in tasca ai super ricchi della terra. Non vi stupirà apprendere che per la prima volta, dopo l'inizio del secolo scorso, nel 2016 si è registrata la nuova "Gilded Age", ovvero, la storica epopea del 1905 quando in America nacquero e si attestarono "ufficialmente" i primi personaggi ricchi della storia moderna: i Rockefeller e altre poche famiglie, concentrarono nelle loro mani fortune immani, tanti dollaroni che indussero a  definire quel momento  così particolare e ricco, con lo slogan de: "L'età dorata". Da allora e dopo oltre cento anni trascorsi, mai era accaduto che si riscontrasse una situazione molto simile a quel tempo e non è casuale l'etichetta  "Gilded Age" affibbiata anche al momento attuale. I grandi ricchi sul pianeta sono passati a 1.542, compresi gli ultimi 145 del 2016 che quantificano le loro risorse passando dai milioni di dollari al miliardo di dollari; cioè, se sei milionario sei quasi un morto di fame, mentre se passi al miliardo, con un "benvenuti nel club", sono accettati dai primi, dai vecchi, da quelli che ogni anno incassano sempre più. Tanto per aver idee più chiare: l'anno scorso il patrimonio generale è aumentato di un quinto portandosi a (non so se riesco a scriverlo perché mi trema la mano) sei trilioni di dollari o se preferite, per contarli meglio, seimila miliardi di dollari!!! Orbene, pensate che costoro siano felici dopo aver visto e letto questo rapporto che li riguarda? No, non sono proprio sereni perché la ricchezza che aumenta paurosamente nelle loro mani, anno dopo anno, rischia di sollevare reazioni imprevedibili nel resto del mondo e tra i miliardi di indigenti sparsi un po' ovunque. Eppure, il 98% della ricchezza patrimoniale di questi unti, è riversata nell'economia della società mondiale: 27 milioni di persone lavorano per questi signori e inoltre, con sincerità estrema, bisogna ammettere che molti "riccastri" sono filantropi generosi. Ma resta sempre profondo il divario con gli altri: troppa, molta differenza e la gente non sta poi comoda quando sente e si informa circa le loro fortune. Una delle decisioni che il "Fondo Mondiale Internazionale" potrebbe mettere in pratica  è quella di imporre una tassazione extra a livello mondiale di un 1% a carico dei più ricchi sfondati proprio per evitare l'accentuazione delle disparità con i disperati della terra. Infine, non dimentichiamo che le otto persone più ricche del pianeta posseggono una fortuna pari al 50% di quello che produce la parte più povera della popolazione mondiale. Andiamo su, non è invidia, non è demagogia, è solo prendere atto che certe disparità non dovrebbero essere ammesse in certi momenti in cui la storia ci sta mettendo di fronte spauracchi che intimoriscono. Se poi pensiamo che dopo la crisi del 2008 il numero dei miliardari sia raddoppiato, allora capiamo da soli, nella nostra modesta intelligenza, che quella crisi maledetta l'ha pagata la classe media e le classi dei lavoratori dell'occidente. Clap...Clap...Clap...

 
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VIDEOGIOCHI: RAGAZZI DIVERSAMENTE ABILI

Post n°2576 pubblicato il 29 Ottobre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per videogiochi


Sappiamo tutti quanto i videogiochi siano a portata di mano dei ragazzi, anzi, direi che anche gli adulti spesso siano presi dalla foga di compiere "imprese impossibili" servendosi delle consolle manuali e di un grande schermo video. Parliamo di alta tecnologia e anche il più indifferente, avuto l'orpello tra le mani, dopo alcuni minuti non lo mollerebbe facilmente. Sarà l'ampio impiego, la massiccia diffusione e la continua applicazione, sono pochi coloro che si possono chiamare fuori dalla febbre digitale. Sarà questo largo consumo e la notevole massa di chi trascorra tempo davanti al video, che il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) abbia preso in seria considerazione di inserire tra le discipline olimpiche lo sport del videogioco. Immaginabile la reazione a questa decisione che si rapporti ad una realtà ineludibile: siamo difronte a persone (ragazzi specialmente) che facciano di tale passatempo una ragione di vita. Impegnando tre dei cinque sensi come vista, tatto e udito, sollecitano il cervello e lo rendono brillante e veloce per prendere decisioni relative al gioco; teniamo conto che pur essendo situazioni impossibili e fantasiose, il giocatore deve rapportarsi e relazionarsi virtualmente con il contesto critico dell'azione e tutto questo deve avvenire in tempi ristrettissimi. La velocità di realizzazione deve impiegare secondi per procedere ed in quel tempo che ci si misura quando si gioca in tanti. Ecco quindi la gara: la bravura porta alla vittoria e misurarsi sarà gratificante e motivo d'orgoglio per tutti. Non so se sia una buona scelta questo del CIO, siamo a fondere virtuale e fantasia con la realtà, siamo alla richiesta di prestazioni personali molto importanti e decisive: azione manuale, azione visiva e uditiva. Tutto ovviamente gestito da un cervello che faccia scattare i suoi neuroni in modo fulmineo. Mah, mi piacerebbe seguire gli sviluppi di questa innovativa decisione, avremo un solo importante problema per i nostri ragazzi: mo' chi li scolla più dal video? Vorranno partecipare in tanti alle Olimpiadi.

 
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