Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi di Maggio 2018

SPEGNETE I CELLULARI E ACCENDETE LA SPERANZA

Post n°2889 pubblicato il 31 Maggio 2018 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per lago di Osiglia Val Bormida

 

 

Uno dei tanti posti incantevoli disseminati sul territorio italiano. Fa parte delle nostre ricchezze naturali e come tantissime altre che ci invidiano, è patrimonio di tutti perché quando si parla di natura, siamo tutti proprietari in ugual misura e abbiamo tutti un tacito impegno da osservare: rispetto per questi luoghi paradisiaci. Il lago di Osiglia in Val Bormida (Piemonte) è stato al centro di un caso molto interessante per i suoi sviluppi. Un gruppo di cinquanta ragazzi del liceo "Martini" di Savona, ha ricevuto una proposta "oscena" dal preside Alfonso Gargano: trascorrere tre giorni nella zona del lago di Osiglia,  immersi nel verde incontaminato dei boschi senza recare con loro i cellulari. Tra l'altro, data la distanza dai centri urbani, in quei luoghi v'è assenza di segnale. Pertanto, i ragazzi tra i 15 e i 17 anni, si sono trovati di fronte ad una scelta difficile da fare: tre giorni senza la macchina infernale sono tanti e decidere di annoiarsi magari senza smanettare, non sarebbe stato facile per loro. E invece...udite, udite...i ragazzi hanno detto sì, senza titubare, senza forzature e vogliosi di capire come funzionasse il mondo senza avere con sé i telefonini o eventuali tablet. Beh, se non è una grande notizia questa poco ci manca: quindi abbiamo una prima grande smentita, una certezza che sarebbe quella dei cellulari forniti dai genitori che condizionano senza alcuna remora, i figli appena pronti alla crescita. I ragazzi se non fossero sollecitati, farebbero a meno o ne farebbero un uso più moderato, se fossero "educati" pazientemente a smanettare solo quando serve. I ragazzi son partiti per per la gita, hanno fatto comunella tutti insieme, si sono relazionati, si dono parlati molto più del solito e i rapporti personali sono andati alla grande. Immaginate la gioia del preside che li ha stimolati: nei fitti boschi intorno ai laghi, si sono addentrati fino a smarrirsi e senza google heart, hanno dovuto orientarsi affidandosi alle loro capacità alle loro conoscenze. Insomma come veri boys scout hanno saputo organizzarsi, a trascorrere tempo all'aria aperta, hanno sviluppato cosa significa stare con gli altri, assaporare il piacere della solidarietà, della conversazione, del gioco e della compagnia unica e assoluta. Persone, solo persone pronte a frequentarsi in tutte le situazioni. C'era di tutto: dalla buona cucina, alle grandi esplorazioni nel verde, nuove scoperte, nuove conoscenze, mancava solo la tecnologia! Gargano si è talmente esaltato per questa esperienza che lo  ha tonificato come i ragazzi, che ha deciso di prendere in esame la possibilità di rendere tutto l'istituto protetto da segnali, ovvero, niente campo per i servizi portatili. Un altro modo di interagire e relazionarsi nelle ore scolastiche. Un sogno? Una chimera? Un progetto destinato a morire sul nascere? Forse, ma se i ragazzi vengono sollecitati con i giusti mezzi e le opportune proposte, magari per le sole ore scolastiche, potrebbero fare a meno di smanettare senza risentirne troppo. Che possa essere il futuro per tutti? Perché non pensarlo e non augurarselo?


 
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TELEVISIONE: SALDI E FONDI DI MAGAZZINO

Post n°2888 pubblicato il 30 Maggio 2018 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per la tv estiva e le sue proposte

 

Giugno si appresta a fare il suo ingresso e le tv si affannano a chiudere i battenti. Alcuni programmi già nei giorni scorsi hanno salutato il loro pubblico, altri lo faranno prossimamente e ci accingiamo a trascorrere i mesi estivi davanti ad una televisione con proposte classiche: fondi di magazzino! Inesorabilmente ogni palinsesto di RAI, Mediaset e La7 viene aggiornato e messo su pensando ad una sola situazione di bilancio: meno introiti pubblicitari, meno spettatori e quindi nulla di nuovo da proporre per stare nei costi. I conti tornano e...sono le contesse che non tornano! Ma se sono le tv commerciali a prendere queste decisioni, sta bene ed è giusto muoversi in tal senso, ma se è la RAI ad essere la prima a prendere questi provvedimenti, allora tornano le contesse ma no i conti! I canoni degli utenti sono là nelle casse e nel bilancio tutti i mesi dell'anno, non c'è pausa, paghiamo tutti e non vi sono posizioni da discutere: io pago e mi arrogo il diritto di vedere per ciò che pago! E no, anche per loro c'è poco ascolto, i telespettatori calano, gli introiti pubblicitari pure e...il canone no! Quindi protestando inutilmente (e che non lo so?) rivendico da vecchio rimbambito che guarda la tv ogni sera, il diritto di seguire qualcosa di decente almeno in prima serata. Non si possono passare tre mesi estivi rimpolpandosi con le repliche di programmi visti, rivisti, triti e ritriti. Ci basta "Techetechetè" per rinvangare il passato, perciò per favore proponeteci qualcosa di nuovo: magari che costi poco e che non vi faccia rimettere. Avere al soldo gente pagata profumatamente tutto l'anno e che poi goda le ferie per tre mesi, non mi sembra giusto. Prendono soldi? Lavorino, poco magari, ma facciano finta di lavorare. Vale per la RAI certo no per le tv commerciali, lo ripeto anche perché se proprio si volesse rivedere qualcosa di vecchio, fosse anche un bel film in bianco e nero, ci pensano Mediaset e La7 a proporlo; ma se lo fa la RAI io non ci sto. Vabbè Carle', ogni anno la stessa storia, convinciti e beccati canone, saldi di magazzino e...."Techetechetè" con buona pace del canone che puntualmente paghi!  "A' va veni' baffone!".

 
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QUANDO LA FOTO NON RENDE...GIUSTIZIA

Post n°2887 pubblicato il 29 Maggio 2018 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

https://images2.corriereobjects.it/methode_image/2018/05/28/Tecnologia/Foto%20Tecnologia%20-%20Trattate/Dd_2ilcVAAAW9Px-ko2C-RivPNIz7Cmd7OsPsuxxMAUI-590x445@Corriere-Web-Sezioni.jpg?v=201805281258

 


E' un momentaccio, gli animi sono infuocati, le polemiche montano e la fibrillazione prende tutti. Invece, questo ha da essere il momento della riflessione, in questo frangente non sono in ballo persone a noi vicine, a noi simpatiche e da noi elette per rappresentarci, siamo a vivere un dramma politico e istituzionale che riguarda tutti. Quindi non solo partigiani e simpatizzanti, oppositori e contrari, siamo alla storia di questo paese e se ci teniamo, non facciamoci male impossessati dall'impulso e dalla fretta dovuta alla rabbia. La foto in alto induce a sbagliare: chi la vedesse con sufficienza e senza osservarla attentamente, cadrebbe in errore e penserebbe ad uno uomo con scarpe da donna. Fissando la foto con un po' più di attenzione, noterebbe la strana posa che porta all'errore di valutazione. Ecco, appunto, valutiamo e pensiamo al bene del nostro paese. Lega e grillini non facciano i furbetti montando sceneggiate che non reggono per i più attenti e invece abbracciano i più distratti; non minaccino peste e corna come la moglie gelosissima che evira il marito perché non la tradisca più; loro non l'hanno raccontata tutta nemmeno ai loro elettori e quindi le mire erano ben altre. Se non capite tutto ciò e avete fretta di sbagliare, allora è normale che in Lombardia i leghisti, per dispetto contro la nazione e per colpa del Capo dello Stato, vorrebbero fare sparire le foto di Mattarella da tutti gli uffici pubblici. Gesto puerile e inutile: è evidente la loro tendenza alla divisione, la loro scelta di campo: no all'Italia ma solo la Lombardia vale come patria! Su questo ci sarebbe molto da discutere ma hanno facoltà di pensiero. Tuttavia non pretendano che il resto del paese si faccia governare da un leghista puro dentro e capace di fare solo il suo tornaconto. Essere al governo per portarci alla spazzatura con i grillini, non sarebbe poi tanto male per loro e la ricca regione: stanno bene e al diavolo tutti gli altri! Non funziona così, al diavolo la politica allora, se l'Italia si deve battere con i fasulli che tendono a fare i loro affari: uscire dall'Europa è una priorità per voi leghisti ma no per noi italiani. Un debito che pesa come una montagna e pronti a lasciarcelo ancora più pesante, tanto che dovremmo sbrigarcela da soli e per cosa? Per voi leghisti pronti alla autonomia e per vedere i grillini pronti a comandare in nome della rivoluzione e del cambiamento? Impeachment per Mattarella? E  come vi salta in mente una proposta simile? Dopo che vi ha dato tutto ciò che avete voluto in quasi tre mesi? Vi mancava un soffio e ce l'avreste fatta. Non un passo indietro sul "grimaldello" Savona? Beh allora scusate ma eravate veramente in cattiva fede. Ora si va avanti ma spazzate il campo da ogni velleità se volete bene veramente a questo paese e pensate che se un 50% sia dalla vostra parte, il rimanente 50% non lo è e voi avreste dovuto lavorare anche per chi non vi ha votato! Vedremo come andranno le cose, ma calmate i bollenti spiriti e fate gli italiani veri...come Toto Cutugno.

 

P.S. Dopo l'incetta di presenze ieri sera su RAI, Mediaset e La 7, quest'oggi pomeriggio parteciperanno in diretta nel programma di Barbara D'Urso, Salvini e Di Maio. Non è dato sapere se saranno "intervistati" (sic) iniseme o separatamente, ma non è importante, è invece importante cogliere il segno signficativo di questi interventi dei due leader per battere le loro piste, le loro bugie e i loro scopi. Seguiteli, assicurate voti a loro che con le prossime elezioni saranno talmente maggioranza che non passeranno nemmeno da Mattarella per le formalità del nuovo governo! Il populismo spicciolo alla "D'Urso" paga e c'è qualcuno in Italia che non l'ha capito ancora! Buona visione.

 
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MACCHINA RIMPIAZZA UOMO E...UOMO CHE FA?

Post n°2886 pubblicato il 28 Maggio 2018 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Avrete letto dell'operaio Lahbib Oussmou, da trentanni al lavoro presso la Greif Italia SpA nello stabilimento di Melzo: licenziato improvvisamente perché sostituito da una macchina automatica che esegue esattamente il suo lavoro alla catena produttiva. L'uomo non serve più e l'azienda, senza remore e senza un minimo di attenzione, ha provveduto al rimpiazzo. Nel prendere atto delle conseguenze fatali e drammatiche, rileviamo almeno la freddezza, il calcolo estremo, la assoluta mancanza di tatto verso l'uomo licenziato: un preciso e distaccato gesto senza voler considerare gli aspetti umani e personali. Ognuno ha una sua storia, una sua personalità, un suo merito e non dovrebbe essere trattato alla stregua di una macchina e ancor più, sostituito da un automa che ti rimpiazza e ti sbatte fuori dal lavoro.  Vi propongo una riflessione molto pertinente e attinente al luogo su cui operiamo, ovvero alla piattaforma di Libero. Saprete tutti che a gestire questo social su cui operiamo in tanti, vi sia un algoritmo: un sistema informatico che ci gestisce e ci governa nel postare articoli, scritti e informazioni. Ognuno di noi, nel suo campo, si muove come vuole e se viene preso in considerazione da Libero per meriti, per interesse e/o per altre buone ragioni, passa "nelle mani" del perverso algoritmo: o per ottenere l'oblio,  oppure la relativa messa in evidenza nel quadro generale della piattaforma con le opportune sezioni. Mi sembra giusto, è un sistema per non coinvolgere l'uomo (più fallibile rispetto all'automazione?) e rendere quindi più imparziale, consono e qualificato il lavoro. Molti di voi, spesso e in un recente passato, mi hanno parlato di strane combinazioni circa l'esposizione del proprio lavoro: molti che non solo non sono inseriti, ma che passano dall'oggi al domani, da una certa "attenzione" ad un'altra meno coniugabile con le posizioni generalmente occupate. Tanto è vero che molti malignamente hanno pensato che oltre l'algoritmo ci fosse una manina umana che aiutasse alcuni fortunati blogger. V'era un amico che ha raggiunto vertici mai toccati da nessuno: 4/6 presenze in un solo quadro di dieci posti: ogni giorno così, con buona parte dello spazio occupato solo da lui. Meritava evidentemente e quindi gli spettava soverchiare gli altri. Tuttavia, molti pensavano all'algoritmo che funzionasse male, oppure covava il sospetto che ci fosse l'amico dello staff che provvedesse manualmente a sostituirsi all'automazione. L'amico non c'è più e l'abbiamo notato tutti, però ci sono altri che come furbetti del quartierino, fanno giochi di prestigio per essere presenti nella stessa pagina con più post al giorno.  Poi c'è chi passa tre volte di seguito un post attaccato all'altro, quindi tre affiancati e poi....e poi tanta confusione, tanto ristagno e ospiti che in tempi piuttosto recenti venivano solo per leggerci e ora...puntano altrove. Ecco, l'uomo è capace di sbagliare e/o fare bene se è imparziale e al di sopra delle parti, la macchina è al di sopra delle parti ma non tiene conto dei meriti e delle priorità personali, delle qualità esplicitate e di tutto ciò che contribuisca alla bontà della piattaforma. Eppure non ci vuol molto, basta relazionarsi, entrare nei blog e nei post e selezionare con senno e capacità. L'algoritmo è il nostro male, funziona "ad capocchiam" e se poi ci si mette anche l'umano interessato, allora è la fine. Come il povero operaio sostituito da una macchina, licenziato dopo trent'anni e colpevole di essere solo un numero di matricola, senza una storia e una attività che deponessero a suo favore. Insomma roba da macchine, automi e...algoritmi!

 
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GRAZIE PREGO SCUSI...RITENTERO'

Post n°2885 pubblicato il 27 Maggio 2018 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per popolo educazione da grazie e prego

 

 

Ma secondo voi, si può misurare, quantificare, valutare quanto sia educato un popolo? Cioè, immaginereste possibile realizzare una classifica che metta in fila popoli in grado di definirsi più o meno educati di altri? E nel caso fosse possibile, in quale posizione mettereste il popolo italiano? Un bel quesito vero? Tra l'altro la qualifica non può dipendere dal numero dei "grazie", dei "per piacere" e dei "prego" detti in una giornata, c'è di più e su quel di più che si può basare una classifica attenta e attendibile il più possibile. Ecco, per quelle che sono le vostre esperienze, vediamo di capire a che punto siamo noi italiani e altri popoli che potrebbero vantare primati in tal senso. Ovvio che chi impiegherà la giornata festiva per una gita fuori porta, una puntata al mare e/o altro cazzeggio fuori casa, è esentato dal commento! Quasi tutti fuori e quindi niente commenti? Bene, come immaginavo, nemmeno un cortese cenno, e noi italiani dovremmo essere pure in classifica? AhAhAhAhAhAh!!!!! Ma fatemi il piacere...

 

P.S.La  Royal Society Open Science, ha praticamente stilato una sorta di classifica basata sull'educazione dei diversi popoli: non solo quelli europei, ma dell'intero pianeta, facendo riferimento anche e soprattutto, a tribù molto lontane dalle abitudini del Vecchio Continente. Al primo posto di questa classifica pone  i britannici che in effetti, sono storicamente riconosciuti per il loro atteggiamento rispettoso nei confronti degli estranei. I "grazie” britannici sono quindi presenti nel 15% delle conversazioni, non tantissimo perché, come la ricerca afferma, la riconoscenza e il riconoscimento per quello che fanno gli altri sono spesso impliciti. Al secondo posto si piazzano però gli italiani, che ringraziano davvero molto spesso. Ecco la sorpresa: se nei discorsi degli inglesi i “grazie” e i sinonimi coprono il 15% delle parole dette, gli italiani sono al secondo posto prodighi di ringraziamenti e termini molto simili che attestano buona educazione e cortesia.  In Europa i russi e i polacchi sono i meno cortesi e  poco inclini a ringraziare. 

 

 

 

 
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