Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi di Giugno 2018

SOLIDARIZZO CON I LAVORATORI ITALIAONLINE

Post n°2918 pubblicato il 30 Giugno 2018 da monellaccio19
 
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Saprete tutti che la piattaforma di "LIBERO" faccia parte della Azienda Italiaonline, una multinazionale che tra gli altri servizi gestisce anche le Pagine Gialle, le Pagine Bianche, la posta elettronica e i nostri blog. Siamo ospiti quassù e lo sciopero che i lavoratori della società, attiva e in grado di distribuire anche dividendi e ottimi stipendi agli alti funzionari, è dovuto essenzialmente ai 400 esuberi causati dalla chiusura della sede di Torino e sfoltimento dei ranghi. La lotta si fa sempre più dura, i lavoratori non mollano, la mediazione del governo tenta l'accordo ma per ora siamo "ad oltranza": si manifesta anche sotto le sedi istituzionali. Ebbene, consentitemi di esprimere la mia piena solidarietà a tutti i lavoratori delle Italiaonline, una situazione che se portasse al licenziamento centinaia di persone, sarebbe un duro colpo per loro e le famiglie coinvolte.  Non so quanto LIBERO sia interessato da questo "massacro" aziendale, ma sappiano tutti che siamo con i lavoratori. Io almeno lo sono, voi (nel caso) esprimete la vostra solidarietà con un commento oppure....niente. Prendetene nota. Grazie a tutti. Grazie a voi che lottate. Non mollate!

 
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VENGO ANCH'IO? NO TU NO!

Post n°2917 pubblicato il 29 Giugno 2018 da monellaccio19
 
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Vaccata

 

Al di là dell'amena e scontata vignetta e chiedendo scusa al maestro Piero Angela per averlo scomodato, voglio riferirvi di una inchiesta commissionata alla "mUp Research" in collaborazione con "Norstat". E' più un gioco che altro, serve evidente al committente per capire quali personaggi italiani più o meno vip, siano i più amati e i più preferiti. L'intervista ha interessato 1000 persone di estrazione diversa, di sesso diverso e di età diversa, quindi molto rappresentativa della popolazione italiana. Somiglia al noto gioco della torre, laddove, tra due persone note messe in cima e dovendone buttare una giù, si indica quale. Ecco, immaginate quindi una grande strada, voi siete in macchina e alla vostra destra c'è qualcuno che faccia l'autostop: purtroppo disponete di un solo posto e non potete accontentare che una sola persona: chi fareste salire sulla vostra macchina e perché? Bella domanda, non solo viene fuori chi stia più sugli ammenicoli degli italiani, ma c'è da spiegare e/o accennare perché. Non immaginereste che classifica sia venuta fuori e tenuto conto che i dati rappresentano gli italiani tutti (in percentuale), sono piuttosto curiosi e sorprendenti. Partiamo da chi è risultato prima nella classifica delle 10 persone a cui non dareste mai un passaggio, manco morti: prima con un ricco 23%, è la regina della televisione trash: Barbara D'Urso. Non solo vince "Telereratti" puntualmente ogni anno, ma la gente non la sopporta proprio, quindi figurarsi a tenerla in macchina, sarebbero due...gomiti discendenti alle ginocchia! Al secondo posto meritevole di un notevole 17,50% c'è Fabrizio Corona: la motivazione è semplice, parlerebbe sempre di se stesso e delle sue bravate di cui si vanta sempre. Al terzo posto, un altro scassaballe con 14,1% il signor Flavio Briatore: sarebbe lì a parlare di se stesso e delle sue capacità manageriali e dettaglio ancor più grave, parlerebbe solo di lavoro anche se state andando in ferie! A seguire poi ci sono: la coppia Moric-Favoloso, Gianluca Vacchi, Fabio Fazio, Fedez e Ferragni, Francesca Cipriani, Belen Rodriguez e infine J-AX. Invece tra i dieci preferiti, ossia, una persona alla quale sicuramente offrireste un passaggio, in testa il magico Checco Azzalone (36,4%), Antonio Canavacciuolo (11,3%), Gianni Morandi (10,8%), Valentino Rossi (10,8%), Antonella Clerici (7,4%), Mara Maionchi (5,7%), Harry e Megan (5,2%), Franca Leosini (4,3%),  Alesandro Cattelan (3,4%) e infine Cristiano Malgioglio (3,2%). E ovvio che la coppia indicata vale una sola preferenza: o l'uno o l'altra. Mentre volendo chiosare sulle classifiche, mi permetto dire che quella dei "non graditi" mi soddisfa molto, "me gusta mucho", magari l'ordine non è perfetto, ma sono persone cordialmente antipatiche che non accetterei mai in macchina con me. Nella seconda, invece mi ha sorpreso Canavacciuolo: non lo conosco bene, ma sarà persona di buona compagnia evidentemente. La Maionchi l'avrei vista più sull'altro elenco, mentre Malgioglio essendo l'ultimo dei ben accettati, lo vedrei all'undicesimo posto dei reietti!!!! AhAhAhAhAhAh!!!!! Un bella domanda per voi: "Non vi meraviglia affatto che la più amata dagli italiani in video, la famosa passionaria Maria De Filippi manchi da una parte e dall'altra? Cosa significa? Assoluta indifferenza? Non frega a nessuno? Tenerla nell'abitacolo no, ma legata al portapacchi sul tetto sì? Ecco, io la porterei sul tetto...all'aria fresca!

 

 

 
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MANCO QUELLI VI VANNO BENE?

Post n°2916 pubblicato il 28 Giugno 2018 da monellaccio19
 
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La buonanima di Riccardo Pazzaglia che con Arbore e altri amici allietava le serate in tv nello show "Quelli della Notte" oltre trent'anni anni fa, era solito accennare nelle sue uscite surreali, al "brodo primordiale" ossia, parlando di qualcuno o di qualche fenomeno tipico di quegli anni, attribuiva a quel brodo in cui erano generati, cresciuti e maturati, la loro esatta funzione sociale. Pazzaglia era veramente uomo di cultura e con De Crescenzo erano i grandi mentori di Arbore. E' proprio di quel brodo di cultura che voglio parlarvi, perché in fondo, resta sempre una definizione attuale e indica chiaramente come gli uomini, le idee e gli atteggiamenti, spesso siano frutto di quel brodo. Prendiamo i tempi attuali, quelli che viviamo oggi, la nostra quotidianità. Campiamo di rete, di comunicazione digitale e siamo immersi in un brodo primordiale ineccepibile per quanto riguarda l'uso, l'approccio e il godimento di ciò che internet con le sue sfaccettature, possa offrirci. Le fake news sono proprio il frutto più significativo di questo grande ventre sempre gonfio di feti pronti alla nascita e alla crescita. I lungimiranti, i precursori di questa balzana idea, iniziarono pensando allo scherzo: anche nel reale, gli scherzi, quelli ben studiati e architettati, ben approntati anche nei minimi dettagli, riescono divertenti e fanno buon presa proprio per l'originalità. Il tempo poi, non solo ha favorito i buontemponi della rete e dei social, ma ha anche favorito chi con le fake, ci campa e ci camperà per portare acqua  e usufrutto alla sua "cassa". Una cazzata detta in rete, non lo immaginereste, è più veloce della luce, la sua immediatezza spiazza tutti e per rendersi conto se sia verità o meno, passa giusto il tempo perché migliaia e migliaia di persone abbiano già somatizzata e realizzata l'entità della notizia presa per buona. Ieri su Facebook, da un sito è partito un allarme preoccupante: "Un tale Tarim Bu Aziz, ha posto in rete una domanda al fine di puntare ad una migliore integrazione da noi in Italia: "Sia introdotta a scuola anche la numerazione araba. Tu che ne pensi?". Non vi dico cosa sia accaduto nel volgere di pochi minuti: i nervi erano già a fior di pelle, gli istinti politici non hanno lasciato scampo ai più esagitati che leggendo la richiesta e mal disposti verso integrazione, sbarchi e invasioni, hanno tempestato il povero Aziz: "I numeri arabi se li può infilare uno a uno in quel posticino", "Gli rispondo con una sola parola: ruspa!". "Che comandino a casa loro, non qui", ecc.ecc. Insomma, una valanga di insulti e offese provocate da una domanda che secondo i leghisti più esasperati, non si dovrebbe nemmeno immaginare di porre! Ma dove sta, la bufala? Sono partiti tutti in quarta e nessuno ha voluto prendersi la briga di dar movimento ai due soli neuroni che posseggono in quel cervellino stretto, tanto stretto, che i due neuroni quando si incrociano, per passare devono fare manovra. I numeri arabi sono quelli che usiamo da secoli e secoli, brutti ignorantoni! E' dal XIII secolo che vigono in Europa e da allora fanno parte della nostra cultura occidentale. Pensate un po': se non li avessimo adottati, oggi magari scriveremmo ancora con i numeri romani. "VI I....scemo", oserei dire a quello che suggeriva dove infilarli i numeri arabi! E' l'ignoranza il nostro peggior nemico, meditate gente!

 
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COME HA DA ESSERE L'ISTAT?

Post n°2915 pubblicato il 27 Giugno 2018 da monellaccio19
 
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Due notizie ieri mi hanno colpito molto: i cinque milioni di italiani accertati sotto la soglia di povertà e  la quotidiana sparata di Di Maio per accontentare la giornaliera richiesta per la serie: "Una al giorno, toglie il medico di torno". "Ogni italiano avrà diritto a mezz'ora al giorno di navigazione gratis in internet". Meno male che Di Maio c'è, altrimenti non so come potrebbero sentirsi quei cinque milioni di persone che sono mal messi, sono indigenti oltre il limite e bisognosi di aiuto vero e proprio. L'ISTAT, con la pubblicazione dei dati recenti, ha emesso le nuove tabelle, i nuovi parametri e la nuova condizione che nel nostro paese non si riscontrava dal 2005. Consentitemi un breve accenno sulla funzione precisa e insostituibile della nostra ISTAT; servirà per comprendere meglio il post che state leggendo. Nata nel 1926 come Istituto Centrale di Statistica ha avuto, sin dalla sua fondazione, il compito di elaborare dati e informazioni nazionali. Un compito che fino al decreto del 1989, ha assolto nei migliori dei modi sino a rendere l'Istituto importante e funzionale su tutto il territorio nazionale: censimenti della popolazione, censimenti nell'area produttiva (industria, agricoltura, ecc.), indagini effettuate secondo campionamento sulle famiglie (stile di vita, consumi, lavoro, salute, tempo libero, ecc.), indagini economiche su larga scala (crisi economica, andamento mercato, ecc). Ecco, con queste specifiche mansioni, con questi target necessari, comprenderete come oggi nel terzo millennio, senza una ISTAT indipendente, precisa e  dettagliata con la massima precisione, non si potrebbe avere un supporto finalizzato al miglioramento di tutti i comparti sociali ed economici che riguardino il nostro paese. E veniamo al governo del cambiamento, al governo attuale che comincia a fare i suoi primi passi mettendo in pratica tutti i punti concordati nel programma che hanno sottoscritto leghisti e grillini. Laura Castelli volto noto del M5S e sottosegretario al Ministero dell'Economia, ha voluto subito incontrare (volenterosa e zelante la nostra grillina) il Presidente dell'ISTAT Giorgio Alleva: incontro dovuto, da protocollo, poiché il Ministero e l'Ente lavorano fianco a fianco per gestire il segmento più importante della nostra economia. Dopo il cordiale incontro, ovviamente, è stato emesso un documento ufficiale che conferma gli accordi e le intese raggiunte tra i due. E' prassi, si fa così dappertutto perché deve essere noto a tutti quali siano gli orientamenti ufficiali. Nel documento diffuso dall'ufficio del Sottosegretario (poche righe ufficiali), hanno creato un certo imbarazzo  le parole di un periodo estrapolato dallo stesso: "...La sinergia necessaria da mettere in atto con la politica per il raggiungimento degli obiettivi del contratto di Governo". Cioè? Ekkevordì??? Il periodo, elegante e molto chiaro, prelude e imbarazza molto gli addetti ai lavori: ovvero, i dati dell'Istituto non dovrebbero creare ostacoli e impedimenti più del dovuto, all'attività del governo a causa dei delicati equilibri raggiunti dalle due parti che hanno il compito di realizzare il programma del governo? Con parole ancora più povere: "Cara Istat non rompere le palle con i dati, i riscontri, la borsa della spesa e tutto ciò che potrebbe nuocere o danneggiare il buon lavoro del governo!". Beh, se sappiamo leggere l'italiano, almeno noi, visto che da quelle parti qualcuno ha problemi con sintassi e grammatica, secondo la Castelli, L'Istat dovrebbe allinearsi? Manipolare, mentire, adulterare, accondiscendere e addomesticare quello che potrebbe nuocere gravemente alla salute del governo? Ma non lo dite nemmeno per scherzo, non pensatelo nemmeno e state tranquilli, la verità in questo paese è un optional, ma alcuni enti mantengono ancora la loro indipendenza e la loro onestà nel lavoro. Per non nuocere gravemente alla vostra salute, state sereni, rilassati e...fumatevi una bella sigaretta!

 
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RICORDATEVI CHE DOVETE MORIRE...

Post n°2914 pubblicato il 26 Giugno 2018 da monellaccio19
 
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Ve la ricorderete sicuramente la gentile signora: esagitata, folle, incurante sindacalista e insegnante di scuola statale. Era in testa ad un corteo organizzato contro CasaPound, era la guida sociale e luminosa del corteo che la seguiva: tutto sembrava tranne che un insegnante. Per la sua verbosità, per le sue invettive contro il cordone di Polizia che impediva il prosieguo del corteo, lei affrontò a muso duro i poliziotti schierati, immobili e pronti, dicendone di tutti i colori sulla loro funzione, sul loro lavoro, sulle loro famiglie e soprattutto sulla loro vita: "Dovete Morire" fu la frase storica che colpì tutti noi che seguimmo le cronache per un fatto atipico e molto significativo; la signora sotto la pioggia battente, non esitava a sbeffeggiare, provocare la polizia sperando di scatenare la bagarre. Non valsero a nulle le smorfie, le frasi offensive e la pittoresca gestualità della "signora". Fu identificata (non poteva essere altrimenti) e fu segnalata alla Procura della Repubblica con l'iscrizione a registro di alcuni reati e in particolare quella minaccia molto grave, vista e sentita da tutti poiché il filmato girò per giorni e giorni sui social, in rete e in tv. Ebbene, la signora è stata dopo aver subito verifiche e  controlli, licenziata in tronco per mancato contegno opportuno che una insegnante dovrebbe conservare in pubblico. Abbiamo sperato tutti, per rispetto alla giustizia, che fosse finita con il suo licenziamento la storia, ma in realtà non è proprio finita così: grazie all'avvocato (ormai sono tutti bravi) la nostra ex insegnante ha tenuto una conferenza stampa (SIC) per informare la pubblica opinione che alla base del suo licenziamento, vi sia stato un grande equivoco. Pertanto, procederà a far ricorso per essere reintegrata al suo posto. E quale sarebbe l'equivoco? Semplicissimo: la frase rivolata ai poliziotti "Dovete Morire", non era una minaccia, un avvertimento di stampo mafioso, macché, era solo una constatazione di fatto. Ossia, la signora voleva ricordare ai poliziotti schierati che la morte sarebbe arrivata anche per loro così come arriva per tutti prima o poi. La morte è ineluttabile! Beh, detta così mi sa tanto che la signora abbia ragione non vi pare? Scusate, avete capito male tutti quanti, ma come? Non avete pensato alla morte come naturale fine per l'uomo? Raga' ve lo ricordo: il più fesso tra noi, sa sette lingue, i giudici si fanno fottere dagli avvocati bravi e capaci a mettere su storie incredibili e farle passare per vere! Ora, i sindacati sono associati alla Lavinia Flavia Cassaro perché riprenda il suo posto e vedrete che finirà tutto in una bolla di sapone...all'italiana! Come coloro che rubavano in aeroporto e reintegrati al lavoro, quelli dei cartellini che  timbrano e vanno a fare i turisti per caso dichiarando cose da pazzi per essere riassunti e quindi, tutti i dritti di questa bella Italia che adesso cambierà! La signora e il suo legale sembrano i  "Frati Trappisti" che ogni mattina all'alba, si incrociano sotto il portico del convento, mentre fanno lo struscio per dire le preghiere. Quando si incrociano, l'uno dice  all'altro: "Fratello, ricordati che devi morire..." e l'altro replica: "Amen...", mentre si gratta gli ammenicoli sotto il saio!

 
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