Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi di Novembre 2018

LA PIETRA: IL DETTAGLIO CHE FA LA PUGLIA

Post n°3072 pubblicato il 30 Novembre 2018 da monellaccio19
 
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Risultati immagini per muretto a secco puglia

 

"Una relazione armoniosa fra l'uomo e la natura, le strutture a secco sono sempre fatte in perfetta armonia con l'ambiente e la tecnica esemplifica una relazione armoniosa fra l'uomo e la natura". L'Unesco ha finalmente riconosciuto i "muretti a secco", patrimonio dell'umanità.  Meritato riconoscimento per una opera d'arte semplicissima nella costituzione, ma difficile nella realizzazione. I muri sono presenti in molte zone d'Italia, specie al sud, vi sono antichi muretti tirati su dai Messapi, quindi parliamo di opere millenarie. Poche nazioni hanno avanzato la richiesta per il riconoscimento di questi muri particolari: oltre l'Italia, si sono fatte avanti la Spagna, la Croazia, la Francia, la Slovenia, la Grecia, Cipro e anche la Svizzera (???). La Puglia è una delle regioni più ricche di muretti a secco, chi sapeva costruirli a regola d'arte, doveva saper usare le pietre giuste per metterle una sull'altra e servirsi solo di terra secca per mantenere stabile tutto il muretto che serviva non solo a recintare le proprietà terriere, ma anche a confinare gli appezzamenti, a limitare le strade di campagna e a trattenere il lento ma inesorabile degrado dei terreni agricoli. Non solo quindi mettere pietre l'una sull'altra, ma trovare sempre gli incastri giusti, era la peculiare tecnica dei "paretari", cioè di coloro che nella vita hanno fatto questo mestiere con passione e dedizione. Purtroppo in Puglia, dei vecchi maestri non c'è rimasto quasi nessuno e i giovani non hanno voluto imparare l'antica arte che oggi renderebbe parecchio: ci sono molte richieste, in tanti sono pronti a pagare bene il lavoro, ma sono rimasti in pochi a saperlo fare e sorprendentemente sono albanesi. Vi sembrerà strano, ma albanesi presenti oggi sul territorio da oltre venti anni, sono i maestri attuali e oltre a costruire i muri, cercano di insegnare ai pochi giovani che vogliono lavorare e restare nella loro terra con un buon mestiere tra le mani. Nel Salento forse ci sono ancora anziani italiani capaci di fare qualcosa, altri invece sugli 80/90 anni, non se la sentono nemmeno di insegnare. Va così e ora più che mai, l'arte va difesa e i muri non possiamo perderli. In coincidenza con i muri a secco, ve lo dico per dovere di cronaca, anche la musica reggae è stata etichettata dall'UNESCO come patrimonio dell'Umanità: "Ritenuto un bene immateriale, viene riconosciuto il suo contributo al dibattito internazionale su questioni di ingiustizia, resistenza, amore e umanità". Si allarga sempre più l'orizzonte nell'assegnare queste priorità, non può che farci piacere e la "cultura" ringrazia. 

 
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GENIALE...TRANNE L'ALGORITMO

Post n°3071 pubblicato il 29 Novembre 2018 da monellaccio19
 
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Risultati immagini per l'amica geniale serie

 

 

Erano un po' preoccupati ai piani alti della RAI per l'esordio della serie tratta dal romanzo "L'Amica Geniale" di Elena Ferrante e proposta in tv da Saverio Costanzo. Hanno puntato tanto su questo lavoro, non solo la produzione ma anche la scrittrice e il regista: la prima puntata andata in onda martedì sera, è stata gradita da oltre sette milioni di spettatori, quasi il 30% dello share. Saverio Costanzo figlio di Maurizio, ha dato una grande prova della sua bravura: con la Ferrante e altri collaboratori, hanno messo mano alla sceneggiatura badando a tutti i dettagli e per l'ambientazione merita una lode a parte. Non è facile trasportare un romanzo per la tv o per il cinema; spesso chi abbia letto un libro, non si trova d'accordo con la trasposizione e questo è fatale proprio perché cambiano ritmi, tempi e narrazione. Costanzo non ha avuto paura, è stato sorretto dall'interpretazione delle due ragazzine molto brave, per niente preparate per fornire una recita troppo impostata, anzi, sono state molto spontanee e il regista ha avuto ragione. La vittoria di ascolti è stata sorprendente e questa volta non ci sono né se e né ma. Ormai siamo gestiti dagli algoritmi e non c'è pace per Rai e Mediaset che sono a battersi quotidianamente per catturare ascolti e...pubblicità. Spesso, specie per i programmi della D'Urso, della De Filippi e quelli della Rai, non v'è certezza tra i dati in quanto, grazie agli algoritmi che gestiscono le cifre, a sentire una parte, la Venier batte la D'urso la domenica pomeriggio, mentre dall'altra parte, la Barbara vince la sfida  in sovrapposizione, oppure solo perché un programma si protrae e quindi fa più ascolto. Insomma, "L'amica geniale" non ha temuto confronti, ha stravinto e l'algoritmo è andato a farsi un giro per svagarsi e non rompere le scatole. Occhio all'algoritmo, lo dico spassionatamente, è una brutta bestia e se si continua di questo passo, sarà la dannazione di tutti. Nel campo dell'editoria, tanto per aggiornarvi, non c'è più un addetto alla selezione dei manoscritti che innumerevoli arrivano sulla scrivania di chi è preposto alla selezione, ora ci pensa un algoritmo a decidere e a scegliere così come avviene in tanti altri campi. Oggi, non solo si servono dell'infernale sistema per suggerirci cosa leggere, ma selezionano a priori chi merita di essere pubblicato o meno. Il sistema si basa sempre su calcoli che pare siano in grado di stabilire a priori, i gusti della gente, le strategie di crescita e di vendite, come battere  l'ebook e influenzare pertanto la filiera produttiva, i contenuti e tutto ciò che possa spingere un libro anziché un altro. L'algoritmo gestirà il mondo e le sue esigenze, si affineranno i contenuti per allargare sempre più le ampie zone dei mercati dove raccogliere consensi. Lo stesso LIBERO, la piattaforma che ci ospita, ha dato ampio mandato all'algoritmo per gestire il nostro modesto lavoro, i nostri post e per quanto riguarda i risultati, non credo vi siano dubbi: basta guardare la situazione che è sotto gli occhi di tutti. Non conta più chi sei, cosa scrivi, come scrivi e i dati che raccogli, la scelta riguarda altri parametri e nulla hanno a che fare con la meritocrazia: il soggetto conta poco! Ecco, la prova della approssimazione dell'apporto di un algoritmo, più o meno, lo possiamo notare da come una serie come "L'Amica Geniale" abbia superato i numeri virtuali per accaparrarsi un gradimento corposo e reale. Altro che share comandato, gestito e...virtuale!

 
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TUTTI ALL'OPERA...

Post n°3070 pubblicato il 28 Novembre 2018 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per mozart così fan tutti

 

 

Ahimè, se cominciamo a mettere in discussione l'opera lirica e i suoi magistrali compositori mondiali, allora prendiamo atto che viviamo una regressione culturale che ci condurrà lentamente alla totale deriva facendoci perdere i valori dell'arte, della sua ricchezza rappresentata dalle sue svariate e innumerevoli manifestazioni audio/visive. Mozart è solo uno dei più grandi compositori musicali di tutti i tempi: grande temperamento sin da bambino, ha messo subito in pratica le sue doti e il suo genio musicale, lasciandoci opere immense in un repertorio che va dalle sonate ai concerti, dalle musica da camera alla musica orchestrale, dalla musica solistica alle opere liriche. Ecco, quanto accaduto a Ascoli Piceno al teatro "Filarmonici" in occasione della messa in scena della celeberrima opera "Così Fan Tutte" di Mozart, lascia basiti un po' tutti a cominciare dal sindaco della città marchigiana: "E' meglio che i giovani scoprano il sesso con Mozart oppure lasciandoli soli davanti a siti porno oggi facilmente accessibili?". Legittima osservazione riferita alle decisioni prese da tre scuole medie della città che hanno respinto l'invito di assistere, come spesso avviene dappertutto, alle recite matinée/pomeridiane allestite per gli studenti. "L'opera è troppo lunga e osè perché i ragazzi assistano". Scabrosa l'opera di Mozart? Confrontata con ciò che si vede in giro e non solo al cinema ma anche in tv, è un opera per educande e le Orsoline impazzirebbero se le impedissero di vederla magari in tv. Andiamo su, facciamo le persone serie e facciamo finta che capiamo esattamente cosa significhi OGGI il vocabolo scabroso e l'etichetta osè!!! Mozart scrisse tre opere buffe affidandone i libretti ad un italiano, quel Lorenzo Da Ponte che mise su con la sua scatenata verve, tre capolavori dell'opera lirica mozartiana: "Le nozze di Figaro", il "Don Giovanni" e il "Così fan tutte". Sono etichettate come opere divertenti, con soggetti allegri e briosi, niente cosce e culi ma solo maliziosi intrecci amorosi che vanno oltre l'immaginazione del contesto del tempo in cui sono ambientate. L'opera in discussione all'epoca si chiamava "La scuola degli amanti" e solo perché due uomini certi della loro fedeltà e di quella delle loro donne, scommettono con un amico che tanta era la sicurezza della fedeltà  reciproca, che i due avrebbero tentanto lo...scambio tra le due. Insomma, tra frizzi e lazzi, la musica divertente di Mozart, si gioca la partita delle due coppie che si dichiarano fedeli all'inizio della storia ma che finiscono manipolati dall'amico "uomo di mondo", a tradire incrociandosi con le sorelle.  La storia è questa e solo alla fine dell'opera v'è il classico colpo di scena riportando tutto al classico finale "e vissero felici contenti". Vedete come ci predisponiamo da bacchettoni e ipocriti? Negare un opera solo per un soggetto definito osè e scabroso? Hanno perso una buona occasione le tre scuole che hanno rifiutato l'invito e tra la sorpresa generale di tutti gli addetti ai lavori, capiranno (si spera) l'importanza della musica nella cultura generale, specie nei giovani.

 

 
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DALLA PRIMA LETTERA DI MONELLACCIO A BABBO NATALE

Post n°3068 pubblicato il 26 Novembre 2018 da monellaccio19
 
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Risultati immagini per Letterine a babbo natale

 

 

Carissimo Babbo Natale

sono anni che non ti scrivo, anzi per l'esattezza, non ti ho mai scritto poiché ai miei tempi di te non si parlava molto. Per te solo i più snob, quelli dei salotti buoni, quelli che non allestivano il presepe come facevamo noi comuni mortali e magari, preferivano l'albero di Natale, un segno pagano che allora cominciava a farsi largo nelle case degli italiani. Io scrivevo alla Befana e devo riconoscere che non mi ha mai deluso, non si è mai comportata male con me. E' vero, mangiava come 'na bestia e non rimaneva mai nulla dell'abbondante cena che le lasciavo, però depositava quasi tutto ciò che chiedevo nella mia letterina, vicino al presepe piuttosto grande allestito da mio padre nel salone. Ecco, caro Babbo Natale, proprio della classica letterina vorrei parlarti, la classica  missiva che tutti i bambini del mondo ti inviano puntualmente con le loro richieste. Una sorprendente novità quest'anno ti coinvolgerà direttamente e sarà colpa della privacy se a Rohr cittadina tedesca di 30 mila abitanti, i bambini non potranno più appendere al grande albero posto in piazza al centro della città, le classiche letterine natalizie. Non ti incazzare, è purtroppo accaduto che un sindaco troppo pedante, ha ordinato che non vengano poste come sempre del resto, sul grande abete addobbato e illuminato che troneggia in pieno centro. La spiegazione è legittima: dati sensibili potrebbero nuocere alla sicurezza della famiglia. No, stai calmo Babbo Natale, non pendono sul tuo capo le insinuazioni e le accuse, sappiamo tutti che non violeresti mai la privacy dei tuoi amici bambini e delle loro famiglie, ma potrebbe capitare che malintenzionati approfittino dell'esposizione e facciano scempio dei dati indicati. Sono severi, troppo zelanti in Germania, ma come dicevo più su, non è campata in aria la preoccupazione e l'Unione Europea si è espressa a suo tempo, sul problema. Solo che finora nessuno mai ha pensato di riferirsi alle regole ufficiali: non volevano fare torto ai bambini e a te. Ora quindi, potrai notare un calo della posta a te indirizzata, ma non darti pena, troveranno un modo diverso e più riservato per farti giungere le dolci letterine con le richieste dei doni natalizi! Forse qualcuna la troverai sull'albero, non solo di Rohr, ma anche di tante altre città sparse in Europa; saranno quelle autorizzate dal sindaco che non potrà proibire l'esposizione delle letterine se vi sarà la firma "liberatoria" dei genitori, in tal caso tutto sarà lecito!!!! Mah....a volte c'è da rimanere basiti, non posso credere che un bambino debba o possa scrivere una letterina e sotto ci metta: nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e...codice fiscale!!!!! I genitori probabilmente lo vieterebbero se fossero prudenti, ma staremo a vedere. Caro Babbo Natale, sembra una di quelle norme tipiche della Comunità Europea, quando obbliga a tutti gli abitanti del continente di produrre cetrioli di una certa lunghezza, di non pescare alici sotto una certa misura, di buttare il latte se ne mungono troppo e via dicendo per tutte le scelte scellerate della nostra Bella Europa. Comunque Babbo Natale, io ti ho avvertito, regolati e nel caso, passa da me: sono un ragazzo anziano ma non è detto che non abbia nulla da chiederti. Capisci a'mmè!!!!

 
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UNA A ME....ANCHE A ME....E A ME?

Post n°3067 pubblicato il 25 Novembre 2018 da monellaccio19
 
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Risultati immagini per tessera del reddito di cittadinanza

 

 

Le bufale o le fake news come dicono quelli che parlano bene, hanno due modi per essere espresse: o intenzionalmente con la chiara voglia di manifestare una cazzata che possa pesare nel bene e nel male, oppure, involontariamente quando si esprime e si sostiene un'idea, si è convinti e colui che l'ha detta pubblicamente, lo fa con innocente candore e oserei dire, con estrema naturalezza. Giggino non è il tipo che appartiene alla seconda categoria e secondo me, quando sostiene una bufala o lo fa per seminare il frutto del suo giardino, oppure lo fa perché nella sua ignoranza specifica, non sa molto della materia di cui parla. L'altra sera, ospite a "PiazzaPulita" da Formigli, ha dichiarato apertamente di aver dato mandato di stampare i primi esemplari di tessere per ottenere il famigerato reddito di cittadinanza: ha indicato come prima tiratura, tra i 5/6 milioni di carte di credito. Sapete che somiglieranno e saranno usate come carte di credito dagli aventi diritto e quindi, potranno disporre delle cifre che spettano. Perché codesto annuncio enfatico e prorompente, è solo una notizia bufala? Per la semplice ragione che non v'è ancora operatività in tal senso poiché non v'è legge o regolamento attuativo, che preveda l'uso della carta. Ricordiamoci che nella famosa e discutibile legge di bilancio che ci sta facendo soffrire tenendoci sui carboni accesi in seno all'Europa, prevede solo una cifra destinata al reddito ambito da tanti giovani. In realtà non sono indicati opportuni criteri di distribuzione, non sono stati ancora organizzati per la necessaria attribuzione, i centri previsti e non vi sono i documenti ufficiali approvati dal Parlamento. Con queste condizioni nessuno può dare mandato di stampare le tessere se mancano i presupposti citati e se fosse avvenuto veramente, la Corte dei Conti dovrebbe aprire un'indagine per accertare se vi sia stato un abuso. Concludendo: se non vi sono documenti ufficiali, il reddito di cittadinanza non esiste, è solo un progetto da realizzare dopo l'obbligato iter parlamentare. Tutto avverrà, se sarà possibile, il prossimo anno e tenuto conto della strada da percorrere, dai dubbi esistenti e dei soldini da contare ancora per essere certi di quanto disporre, sarà meglio che Giggino smentisca ufficialmente quanto sostenuto pubblicamente. Infine rammento ancora per chi abbia memoria corta, che in tal modo hanno vinto le elezioni e occupati i posti che contano: servendosi di chiacchiere in libera uscita. 

 
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