Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi di Febbraio 2020

A LI MORTE'...

Post n°3492 pubblicato il 29 Febbraio 2020 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Lustratevi gli occhi, tanto ne ho scelta una a caso tra le più costose sul mercato delle auto. Mi ha colpito un esperimento svolto dai ricercatori dell'Università del Nevada (USA), perché consente di togliersi una curiosità che credo punga tanti come me, quando si incrociano in giro macchine del genere. Sono vetture possedute da persone con ampie disponibilità e io personalmente, mai avuta una e mai la potrò guidare, nemmeno per sbaglio! Quando capita di vederne una circolare in città o filare su una strada extraurbana o meglio ancora, su una corsia autostradale, ci attizziamo, la seguiamo finché è possibile, fino a quando magari in un attimo scompare dalla nostra vista. Quello possiamo fare al massimo, lustraci gli occhi e possibilmente senza invidiare il guidatore anche se è un bellimbusto, vanesio, spaccone e ricco sfondato. La ricerca organizzata opportunamente, è stata molto semplice: a Las Vegas, scelti due incroci come luogo per effettuare l'esperimento, si è provveduto ad addestrare  due coppie: uomo/donna con la pelle nera e l'altra con la pelle bianca, perché avessero lo stesso comportamento omogeneo, affinché transitassero attraversando sulle strisce degli incroci scelti.  Ebbene, su 461 vetture sotto esame, solo il 28% delle vetture ha rispettato la precedenza ai pedoni, mentre il 70% non ha avuto alcun rispetto per le regole. Nessuna rilevante differenza per le etnie (bianchi o neri) mentre v'è stata una leggera preferenza nel rispetto delle donne. Cosa si è voluto dimostrare? Che il valore delle auto esaminate era inversamente proporzionale al rispetto: ossia, più rispettavano il flusso dei pedoni e meno costava l'auto! Più se ne fregavano dei pedoni in fase di attraversamento, è più l'auto era costosa! Quindi, il guidatore dell'auto più costosa, era il meno propenso a dare precedenza pedonale. Infine, è stato possibile anche stabilire con una minima approssimazione, che posto uno aumento di mille dollari per ogni vettura costosa, il rispetto della precedenza ai pedoni, calava del 3%. E' molto utile questa ricerca: non risolve alcun problema e non cambierà nulla del nostro vivere quotidiano; siamo sempre stati vittime inconsce della superiorità degli uomini potenti e ricchi, la loro spocchiosa vita è basata da sempre nel surclassare i meno fortunati, i comuni mortali e i poveracci che vanno a piedi nel momento in cui loro, sono invece a zonzo con le loro vetture planetarie e costosissime. Nulla di nuovo sotto il sole: America, Italia, dove tutto il mondo è paese, chi sta sotto paga pegno! Non so comunque se a Las Vegas certe situazioni le chiudono estemporaneamente come spesso facciamo noi italiani, quando sulle strisce non ci guardano per niente e per poco non ci "arronzano": frenano bruscamente nonostante le strisce le abbiano viste da lontano, ci scansano un po', noi ci spaventiamo e arretriamo, loro gasano e vanno via lasciandoci basiti. Ma non abbastanza da gridare: "A li morte'....tuoi e de tutta la razza tua, fino alla settima generazione salendo e scendendo!". Un po' dappertutto va così, da noi poi la frase è molto più colorita, ma non posso precisare come!

 
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LA LIBERTA' VALE ANCORA QUALCOSA?

Post n°3491 pubblicato il 28 Febbraio 2020 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

 

Le cronache riportano spesso notizie riguardanti rapporti troppo intimi tra insegnanti e studenti. Fatti che riguardano tanti paesi e non solo l'Italia, ma anche scuole e istituti di ogni ordine e grado. Ragazzi delle medie circuiti e indotti a rapporti sessuali, studenti vittime di "abusi e ricatti", universitari  coinvolti e sollecitati a scambiare profitto e rapporti sessuali con i loro insegnati. Un "do ut des" ricorrente dove non è più importante stabilire chi sia il provocatore e il proponente, se c'è accordo, si procede e basta. Insomma, nell'ambito scolastico ripetutamente e con frequenze ravvicinate, leggiamo spesso di piccanti e pruriginose avventure di ragazzini/ne di 13/14 anni con professori audaci e azzardosi. La "University College London" è l'istituto più importante della capitale inglese: maestoso e storico, con un eccellente corpo insegnanti e alunni provenienti da ogni dove, promuove e avvia sempre iniziative per gli studi e per il sociale: nell'immenso campus, vivono centinaia di persone tra prof e studenti, quindi spesso le notizie corrono nonostante la prudenza e l'attenzione. Ebbene, alla luce di nuovi avvenimenti e per adeguarsi alle iniziative dei colleghi americani, la direzione ha deciso di mettere al bando i rapporti intimi tra docenti e studenti. Le pene previste sono piuttosto severe per gli insegnanti: pene disciplinari e/o licenziamenti in casi gravi. Pertanto nell'ambito universitario, distanze rispettabili, nessuna cordiale intimità, niente sguardi sdolcinati e nessun approccio amoroso. Se si tratta di rapporti tra studenti e prof dello stesso corso v'è maggiore severità, mentre se si ipotizzasse un rapporto tra un insegnate e una persona di altro corso, non c'è problema, ma l'obbligo di denunciare il rapporto al rettorato. Comunque c'è il divieto assoluto di tresche sessuali con studenti minorenni o disabili. Questa disciplina imposta al corpo insegnante dovrebbe auspicare totale correttezza tra loro, niente scambi di numeri di cellulari ed evitare incontri fuori dal campus. Si spera in tal modo, di avviare e costituire un buon clima fiducioso e paritario con uguaglianza di genere, mentre mantenendo questi equilibri, si eviteranno connubi e intese sospette. Quindi la volontà è sgombrare il campo da ogni situazione che potrebbe scuotere l'armonia, e se crescerà la fiducia, si otterranno rapporti fluidi, schietti e genuini. Beh direi che siamo avanti: baroni e predatori, dovrebbero scomparire, pastette e accordi sottobanco pure, quindi c'è una grande aspettativa per questo nuovo indirizzo teso a ristabilire equilibri persi nel tempo e poco etici. Una sola domanda ha scosso qualcuno e parte dell'opinione pubblica inglese: poiché vi saranno provvedimenti drastici e severi, poiché la direzione universitaria vorrà essere sempre informata anche per una semplice sbandata da parte di un prof per un allievo, perché mai viene violata la privacy di due adulti consenzienti decisi e pronti ad amarsi e/o a fare sesso? Perché fatti privati che riguardino due persone maggiorenni e capaci di intendere e volere, dovrebbero essere riportati e raccontati per essere sottoposti al giudizio di superiori ai quali non dovrebbe interessare la vita privata di altri adulti? Credo che da quelle parti l'aggettivo consenziente sia poco noto o poco meritevole di attenzione. O no? E tali misure drastiche e severe, perché in altre parti non vengono adottate quando di mezzo vi siano ragazzini minorenni? Si fanno i processi, durano una vita e gli insegnanti colpevoli del reato di circonvenzione di minori, tornano a scuola senza problemi nella maggior parte dei casi. O no?

 
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ANCORA TU? MA QUANDO IN PENSIONE?

Post n°3490 pubblicato il 27 Febbraio 2020 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 


 

Non bastano i casini che dobbiamo affrontare per fronteggiare tutto ciò che stia accadendo nel nostro paese, ora ti ci metti pure tu? Caro Otelma, risparmiaci le tue reprimende, le tue folate linguistiche e dialettiche e fai come me, dacci del tu e cerchiamo una soluzione pacifica. Ti sei preoccupato della sorte crudele di coloro che temono il coronavirus e tu, tanto per non farci mancare il tuo intervento santifico e papale, ti fiondi sui poveri infetti e di coloro che temono che gli capiti, con un manuale taumaturgico a completo beneficio delle pecorelle smarrite. Una iniziativa lanciata su Instagram che subito si è diffusa a macchia d'olio, appunto da te, unto da chi? "In queste ore dolorose, mentre molti perdono il lume della ragione, riceviamo richieste d'aiuto da molte parti dell'Ecumene (Treccani, prego) e tante altre dalla nostra amata Italia". Azz, allora fai sul serio? A' Otel', ma stai a di' e a fa' davvero? E pare proprio di sì, perché mi son preso la briga di indagare e ho scoperto questo manuale taumaturgico con una serie di indicazioni e rituali da seguire per poter combattere il virus e uscirne indenni. Beh allora ditelo che volete Otelma al Ministero della Sanità, se c'è gente disposta e pronta a seguire la dottrina e le prediche del santone più famoso del pianeta, allora vuol dire che siamo proprio fottuti. Non vi tedierò citandovi il testo e il suo contenuto piuttosto intrigante con una serie di precise indicazioni da seguire alla lettera. Vi citerò solo un passo per offrirvi l'esatta dimensione del contenuto del testo...sacro: "Per quattro volte al giorno, all'alba, al mezzodì, al tramonto e prima di addormentarvi, digiuni da almeno un’ora, vestiti di bianco o ignudi, senza oggetti metallici addosso, vi collocherete dinnanzi ad una Nostra Immagine (lui) terrena e disegnerete al suolo un Cerchio". Appunto, come si fa 'sto cerchio? Con il sale grosso (se non è sparito dai supermercati) e disegnato categoricamente solo con la mano destra! "Il Cerchio Rituale resterà a tempo indeterminato e sino al conseguimento del risultato agognato". Ma è un rito tribale o che altro? "Bisogna poi collocarsi all'interno di questo cerchio, entrando e uscendo dallo stesso sempre e solo con la gamba sinistra. Una volta entrati, bisogna alzare le braccia in direzione dell’Immagine (sempre lui) e ripetere una frase specificata nel post per sette volte". E qui mi fermo, anzi, mi sono fermato perché mia moglie si è spaventata sentendo un tonfo pauroso: ero steso per terra che ridevo come un pazzo nonostante il dolore per la caduta dalla sedia. Pensatela come volete, ma leggere 'ste cazzate mi rende nervoso e sorridente, roba che sfido chiunque a coniugare nervatura e divertimento. Perché in fondo questo è Otelma: puro divertimento. 

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FABIO VOLO: "POCHISSIMI MORTI MA TANTISSIMI FALLITI"

Post n°3489 pubblicato il 26 Febbraio 2020 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Sfogliando una margherita virtuale, ci chiediamo quanto ci metterà la buriana ad allontanarsi dal nostro paese? Una domanda che ci poniamo tutti e una risposta certa e definitiva, non la può fornire nessuno. I medici sono già in contrapposizione tra loro e pronunciano pareri diversi, la politica litiga anche sulle decisioni e noi siamo a tentare di trarre conclusioni da soli basandoci sulla speranza, sulla provvidenza e sull'aiuto del Padre Eterno. I risultati raccolti in questi giorni non sono né troppo negativi, né inclini all'ottimismo: un tamtam tra giornali, tv, radio e rete che senza un filo conduttore, ci assorda e ci confonde. Una, nessuna, centomila restano le tante versioni che recepiamo, tutte diverse e tutte aperte alle nostre interpretazioni. Viviamo alla giornata e non abbiamo un briciolo di certezza, possiamo solo elaborare le nostre modeste deduzioni e puntare su ciò che maggiormente ci convince. Ecco, se entriamo nell'ordine di idee di ridimensionare i fatti e gli avvenimenti, puntando su un bicchiere mezzo pieno è già un buon segno; evitiamo i catastrofismi, non facciamoci prendere la mano dalla crisi improvvisa che ci ha coinvolti. Seguiamo le informazioni, evitiamo le fake e non fasciamoci la testa prima di rompercela. Per le paure e le ansie, la decisione di assalire i supermercati per approvvigionarsi di alimentari e provviste varie, non è un buon segno, temere che improvvisamente chiudano e vengano meno i rifornimenti non accadrà e quindi non rimarremo privi di cibo. Poi, generalizzando con le varie decisioni, con gli interventi emanati da Comuni, Regioni e Governo, c'è stato un bailamme piuttosto vistoso e spiazzante: uno smentisce l'altro e quindi certezze non ve ne sono! Infine le chiusure, gli orari ridotti per i locali pubblici, scuole, università, negozi in genere, stadi e tutto ciò che indurrebbe a limitare incontri tra le persone, se da una parte servisse a ridurre al minimo il  rischio di contrarre il virus, dall'altra mette in ginocchio l'intera economia di una città: pensate a Milano, pensate a Venezia, città moribonde senza traffico, tutti o quasi bloccati in casa, nessun segno di vita per strada e nei negozi, nei locali pubblici, cinema, teatri, concerti ecc.ecc. Nelle zone rosse della Lombardia, dove operano circa 80 grosse aziende industriali, si parla già di miliardi andati in fumo, solo per aver limitato e quasi azzerato tutta la vita economica e sociale delle città interessate. I beni non sono prodotti come sia sempre stato a regime e quindi, l'offerta dei beni crolla paurosamente. Concludo con una battuta di Fabio Volo che sceso a Roma per presentare il film dove doppia un personaggio, durante l'intervista e trattenendosi con i giornalisti, ha riferito della situazione surreale che ha lasciato a  Milano: "...avendo dei bambini mi sono informato sulla mortalità del virus e pare che sia oggettivamente meno grave di ciò che raccontano giornali e tv". Ha quindi sottolineato un dettaglio che condivido in pieno: "...Ci saranno pochissimi morti, ma tantissimi falliti coi negozi senza incassi". Una verità incontrastabile, vera, reale  e paurosa! Un negozio, un'azienda  fermi per una dozzina di giorni, dovranno affrontare gravi problemi economici.

 
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ALL'ASSALTO: ATTENTI A QUEI DUE!

Post n°3488 pubblicato il 25 Febbraio 2020 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Altro che coronavirus, questa foto sta girando in rete più di tutte quelle che riguardino il virus che ci assedia. Sapete dell'incetta che i supermercati hanno subito: hanno arraffato tutto ciò che potesse servire al sostentamento umano, dal pane alla pasta al latte e un po' di tutto, per essere pronti a rimanere relegati in casa senza mettere fuori il naso in caso di pandemia accertata. "Meglio agire subito che tentennare" avranno pensato in tanti, non c'era l'impellenza tuttavia, meglio menare prima le mani e star sicuri. La foto dimostra ampiamente ciò che sia accaduto in tanti supermercati italiani: al nord l'assalto è stato ovviamente più vigoroso vista la situazione mentre in altre regioni, più verso il sud, non ci sono stati segnali tangibili per cui nessun assalto da evidenziare!!! La curiosità della foto è questa: hanno razziato di tutto e di più e non contavano tanto le marche, quanto le disponibilità. Quindi via tutto, via tutti i tipi di pasta e tutte le varie marche disponibili, salvo quelli che vedete su in alto. Domanda: "Perché quelli no?" Semplice, perché sono "penne lisce" e "farfalle". Non importa la marca, è il tipo di pasta che non è ambito, viene scartato nelle scelte e relegato in fondo agli scaffali, in questo caso specifico, lassù in alto. Io mangio e consumo tranquillamente entrambi i tipi di pasta, non pongo limiti e mi vanno bene e sono spesso, nella mia lista della spesa. Leggendo molti commenti sparsi in rete e sui social, ho letto di tutto: "Le penne lisce fanno ca..re, gli italiani non sono interessati!". "Le farfalle? Le più odiate dagli italiani: cuociono sulle ali mentre al centro sono sempre dure!". Insomma ho scoperto una avversione che non immaginavo: le penne lisce sono indicate per tanti primi, l'importante è che non vi sia sugo, ragù o altro di rigorosamente denso. La pasta liscia non trattiene il sugo e il condimento, per cui al contrario della rigata che trattiene tutti i composti, la penna liscia va consumata solo in mancanza di sugo. La farfalla poi, la si lascia cuocere un po' di più affinché il centro sia al dente e le ali cotte a puntino. Le mangio e mi piacciono molto. Tutto questo è piuttosto divertente: se è vero che siano state eluse per le ragioni che ho menzionato è molto strano; se veramente fosse stato un momento grave di carestia generale, mi sarebbe piaciuto vedere se le penne lisce e le farfalle, rimanevano lassù solitarie e schifate da tutti. Se poi il problema (ciò che non credo) sia stato l'ubicazione dei pacchi, irraggiungibili e difficili da prendere in alto, allora come spesso si fa quando si cerca qualche prodotto posto dove non si possa prendere, si chiama qualcuno del personale oppure si procede con la forza...di chi ti alza quanto basta per arrivarci! Ma tutto questo è possibile? Beh, come dice la Gerini in uno spot a proposito di pasta: rigorosamente sì!

 
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