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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi di Ottobre 2023
Il prof. Alberto Siracusano sostiene: “Senza bugie non si può vivere, fanno parte strutturalmente della nostra personalità...”. Egli è un docente di psichiatria, pertanto, sono propenso a credergli. Sull'argomento vi sono due scuole di pensiero: alcuni sostengono che le bugie sono necessarie per proteggere gli altri o per evitare di ferire i loro sentimenti, altri invece, sono convinti che le bugie siano sempre sbagliate e che la verità sia l’unica opzione accettabile. Quindi? Siamo a mentire per nostra scelta e comunque, oppure per rispetto alla nostra onestà intellettuale, scegliamo di dire sempre la verità anche se convinti che potrà far male a chi la riferiamo e causare sensi di colpa, ansia e perdita di fiducia, da parte delle persone con le quali ci relazioniamo? Come leggete, non è facile gestire bugie e verità, sappiamo tutti che spesso le diciamo, sappiamo anche che vi siano buoni motivi che le giustifichino: perché vogliamo ottenere qualcosa facilmente, per impressionare positivamente i nostri interlocutori, per evitare punizioni e/o vendette, perché temiamo di essere giudicati male e ci vergogniamo, ecc. ecc. Per esempio, in amore è meglio essere sempre sinceri, altrimenti se scoperti, va a finir male; i bambini poi, sono soggetti da trattare con molta attenzione e in proposito il Prof. Siracusano sostiene: “Per i bambini la bugia è assolutamente necessaria, perché attraverso essa, si costruisce un proprio spazio che li aiuta a formare una "identità”. Infine, vi sono i social network dove la bugia, per ovvie ragioni domina, irrompe, tracima impietosamente per alcuni e “simpaticamente” per altri: ci piacciamo e vorremmo essere diversi, ma assumere delle caratteristiche che non abbiamo, è un errore. Ecco appunto: io so' tredici anni che commetto errori quassù!!! Ma che ve lo dico a fa'... tanto so' simpatico!!! Ah, a proposito, il Prof ribadisce anche: "Vanno bene i bugiardi, l'importante è che non siano patologici!".
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Prima erano lamenti soffusi e poco insistenti, ora invece, entrando nel mese di novembre e riscontrando come le temperature mantengano livelli alti (specie al sud), il problema viene posto dai vertici di categoria: il commercio langue, i negozi sono al collasso e tutti i commercianti di vicinato sono in crisi. Il problema comparato alle grandi superfici dei centri commerciali, non si pone e non è da oggi che le loro aperture in centri attrezzatissimi, decretarono la scomparsa lenta e inesorabile delle attività cittadine. Solo i grandi marchi e le griffe importanti ormai, occupano le vie centrali delle città: richiamano clienti le firme e le particolari proposte dei grandi negozi con nomi altisonanti. Quindi, non a caso, tutti i rappresentanti di categoria sono a ribadire che le temperature non permettono la vendita delle collezioni autunnali e men che mai, quelle invernali. Tutto bloccato ed è anche impensabile che qualcuno oggi, pensi ad acquistare un cappottino, un giubbotto e/o ciò che riguardi autunno/inverno. Che fare? Se va avanti così, accadrà che tutto slitterà e i negozi che oggi sono pieni di abbigliamento per le stagioni in corso, dovranno aspettare ancora del tempo per cominciare a vendere qualche capo. Pertanto e giustamente, si pensa anche a spostare le solite date dei saldi: ovvero andare oltre gennaio/febbraio2024, per lanciare la campagna degli sconti e dei saldi. Insomma un vicolo chiuso dove operare e lavorare diventa impossibile, specie se poi, come già detto, la concorrenza delle gallerie commerciali ai limiti delle città, è deleteria, aggressiva e irriducibile. Vedremo come andrà il tempo, certo è che se si procede con questi ritmi, la situazione peggiorerà e i saldi dovranno essere spostati a...dopo Pasqua 2024. Mentre a ferragosto...vabbè, a ferragosto poi si pensa!
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In due occasioni, generalmente, ci si veste a maschera: per Carnevale e/o per Halloween. A Padova in un Istituto privato, un ragazzo ha partecipato alla tradizionale festa di Halloween, indossando una perfetta e ornata divisa nazista. Voleva fare il ganzo, voleva stupire i settecento ragazzi che affollavano i saloni dell'Istituto. C'è riuscito, voleva strabiliare ed è andato oltre: i ragazzi componenti la giuria per premiare gli abiti indossati, lo hanno applaudito e osannato, lo hanno gratificato per l'originalità della scelta. Orbene, su quali dettagli i ragazzi dell'Istituto inglese, hanno scorto l'originalità della divisa? Forse dalla sezione di appartenenza, cioè la Whermacht con tanto di aquila e svastica nazista? Beh se così fosse, non conoscono l'aggettivo originale e non hanno mai visto una di quelle divise da nessuno parte, nemmeno in tv o in un film. Ovviamente questo assurdo travestimento, andato oltre ogni "dolcetto o scherzetto", ha richiamato l'attenzione di qualcuno che non ha mandato giù il cattivo gusto dell'improvvisato modello e nemmeno l'ignoranza dei componenti la giuria. Una lettera di protesta è stata inoltrata al Preside dell'Istituto Scott Suttonwood e al ministro della Pubblica Istruzione Valditara. Le comunità ebraiche di Padova e Venezia, hanno poi aggiunto un bel carico da undici e la briscola è stata servita all'opinione pubblica. Un gesto da stigmatizzare, da respingere e da condannare fermamente e severamente. Il preside si è scusato con la frase: "Non ci siamo accorti del vestito, sembrava una divisa militare comune a tanti eserciti, siamo mortificati per l'accaduto". Ovviamente c'è un'indagine a carico della scuola, all'interno dell'istituto è stata aperta un'inchiesta e si vedrà...cosa si vedrà? Che ormai fanno tutti i comodi loro: possibile che nessuno abbia notato la divisa con tanto di aquila e svastica nazista? Andiamo su...e il ragazzo che credeva? Pensava di essersi vestito come Batman? Nembo Kid? Oppure come l'uomo Ragno? Simili comportamenti e sceneggiate del genere, sono inammissibili in una scuola dove la priorità essenziale è insegnare valori, principi ed educazione civile incline alla convivenza. "Annamo proprio bene... e so' pure di provenienza anglosassone!". Tsè!
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E ora chi glielo dice agli arbitri? Come faremo a decidere su questioni dove necessariamente ricorriamo al vetusto sistema elettronico del lancio della monetina: "Testa o Croce?". Ci stiamo veramente rompendo gli ammennicoli con 'ste trovate improvvise che ci cambieranno la vita. Ebbene sappiate che quando parte la moneta verso l'alto o presa al volo e schiacciata sul dorso della mano, il 50,8 % delle volte, vince la faccia rivolta verso l'alto. Frutto di studi e prove, i ricercatori di Amsterdam hanno le dita deformate a forza di fare prove, è il "fenomeno della processione", ovvero il comportamento dei corpi rotanti è bello che chiarito. Grazie all'oscillazione del momento del lancio, accade che una delle due facce sia più lenta a girarsi mente c'è il movimento di rotazione e quindi per la fisica, v'è un cambio di faccia diverso tra l'una e l'altra. Basta, non ce la faccio più, mi girano gli zebedei e non l'avessi mai letta 'sta notizia: fate come vi pare, la vita continua e mal che vada possiamo continuare con il classico "Testa o Croce?". Se poi non vi fidate, allora consegnatevi definitivamente al più moderno:"Amblambà...cicì...cocò...".
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Ci starebbe anche bene, ma se poi in tutta Europa, dobbiamo essere tra i primi a crescere i figli "mammoni" sino ai 40/45 anni, allora è meglio darsi una mossa. Lotta continua ormai: crescono, si diplomano e/o si laureano e non si muove foglia. Arriva il lavoro, un buon lavoro e sempre a casa dei genitori vivono. Intanto il tempo passa invano: la vita continua e tutto fila che è una meraviglia. C'è ma' che stira, accudisce, prepara da magiare e cuce, rifà il letto ecc. ecc. Ma se poi a questo punto non c'è nemmeno una piccola cifra per concorrere alle spese di casa, allora accade che la mamma con due figli maschi, uno di 40 anni e l'altro di 42, sistemati con un buon lavoro, e per niente partecipativi in casa e nessuno concorso per le spese e il tutto servito sotto il naso come fosse un obbligo, si sono beccati un ben servito e sfrattati dalla mamma. In parole povere: "Raga' vi voglio bene, ma andate affan'cucolo!". Quando ci vuole si procede e la signora di Pavia, non ci ha messo molto a capire che i figli spesso "non so' piezze e' core'", ma pesi gravosi e onerosi da tenere ancora in braccio o sulle spalle, nonostante l'età avanzata...no, no della mamma, la loro età avanzata. I due sciagurati, contrariati e in disaccordo con lo sfratto coatto, si sono beccati anche una sentenza ad hoc: "Se prima era giustificata la loro pretesa, oggi essendo oltre i 40 anni e avendo un lavoro, i due devono abbandonare la casa!". Quindi, entro il 18 dicembre c.a. fuori dalle palle e vergognatevi. Troppo facile la vita condotta così....tanto c'è la mamma che ci vuole bene....sciò, filate altrove mammoni buoni a nulla. Chi non è d'accordo, spieghi la ragione. Grazie.
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