Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
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Messaggi del 01/10/2017

LA SVIZZERA LA SANITA' E I SUOI LIMITI

Post n°2519 pubblicato il 01 Ottobre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

 

La Svizzera, la civilissima nazione elvetica, vanta una sanità superlativa. Un impianto unico ed efficiente così come tutte le sue strutture pubbliche e private. Loro con gli orologi, la buona cioccolata, i soldi (nostri e quegli degli altri) ci campano e si vede: strade pulite, tutto perfettamente funzionale, nessuna cicca per terra così come nessuna semplice carta di caramella. Niente da eccepire, niente da criticare e credetemi, loro fanno di tutto per non porsi in cattiva luce. Lo svizzero (no il formaggio) ci tiene ad essere superiore, sempre con la puzza sotto il naso, non ci sta a comportarsi incivilmente e questa sua precisione, puntualità e piena capacità, la mostra con orgoglio perché ne ha ben donde. Però non sempre le cose vanno bene, io sono sincero, da una parte li ammiro e se l'Italia funzionasse almeno quanto un decimo della loro efficienza, sarei un uomo felice. A volte li odio: sono perfettini alla noia, sempre lì a fare le cose giuste, mai un errore, sono come i giapponesi, se uno sbaglia, va nel bagno e si suicida! Danno ai nervi, vorresti vederli sbagliare per dire loro: "Oh, Ciccio vedi che siamo uomini quindi sbagliare ci compete, fattene una ragione, stai calmo, stai sereno e continua a vivere!". Macché questi addirittura sono persino neutrali, non scenderanno mai in guerra contro nessuno perché sono paciosi e sereni, non si mettono contro chi deposita presso le loro banche i soldini, chi compra vagonate del loro cioccolato (lo sanno che noi abbiamo Novi?), dei loro assomiglianti orologi (tutti precisi), sono così gli svizzeri: prendere o lasciare. Sono preferiti anche per chi scelga l'eutanasia, la dolce morte per chi ormai vegeta e sa di non poter più riprendersi per tornare alla vita normale. Ecco, proprio sull'eutanasia, potrebbe accadere l'impensabile e gli svizzeri andrebbero nel pallone se accadesse un caso di malsanità:

 

Si fa per celia, ma io da buon cattolico cristiano, tifo per questa...malsanità!

 
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RESPECT! E'SOLO UNA BAMBOLA

Post n°2518 pubblicato il 01 Ottobre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

Sembra la madre di Barbie vero? No, no lo è e non è nemmeno una bambola gonfiabile come le tantissime in giro. Questa invece è Samantha, fatta in materiale sintetico e pensata, ingegnata da un professionista spagnolo: Sergi Santos. Orgoglioso della sua realizzazione, ha esposto la sua pregiata bambola robot a Linz in Austria, illustrando in quel contesto ciò che fondamentale contraddistingue Samantha dalle altre: un quoziente  intellettivo molto alto e grazie alla suo raziocinio virtuale, è in grado di rifiutare il sesso se le avances non sono gradite perché volgari e di basso profilo. Quindi la nostra bambola è in grado di dire anche no se il compagno occasionale non fosse garbato, suadente e persuasivo nelle sue proposte. Non male, la gente si stufa e vuole novità, specie in questo campo dove ormai interessa a pochi un inanimato e inattivo sextoys sempre disponibile. Bene, tutto il mondo è paese e la civilissima Austria non è da meno per ciò che sia successo in fiera alla "Arts Electronica Festival" di Linz. Visitatori allupati, uomini poco convinti, giovani curiosi e molto intraprendenti, hanno ridotto la povera Samantha a un cencio perché fosse ritirata dal festival, dopo solo due giorni per ritornare in laboratorio a causa dei gravi danni subiti. Cosa sia successo è immaginabile: tutti volevano metterla alla prova con forzature da maschiacci per verificare i suoi dinieghi, oppure, persuadendola elegantemente per farle fare ciò che poi doveva essere il top delle sue possibilità. Insomma, tira di qua, metti le mani là, prova a toccare su, azzarda a mettere le mani giù, sta ragazza...ops...sta bambolina, tra sospiri eccitati e gridolini di netto rifiuto, ha fatto impazzire un po' tutti e alla fine, indispettiti, l'hanno conciata male: due dita spezzate, il seno ormai sfatto, gambe e braccia disarticolate come nemmeno un bravo contorsionista avrebbe potuto. Il povero ingegnere Santos quasi con le lacrime agli occhi, ha dovuto portarla via prima che l'ammazzassero ...ops...distruggessero! Ma che uomini siamo? Ma veramente siamo ridotti così male? Leggendo questa notizia ho avvertito brividi che mi attraversavano la schiena: ho immaginato gli stessi uomini che abbiano avvicinato Samantha, mentre usavano violenza a donne vere. Barbari assatanati che non si fermavano nemmeno davanti al finto, al falso al virtuale! Roba da pazzi, quel giocattolo costa tremila sterline e non per il prezzo, ma per la "tenerezza" che suscitava, avrebbero dovuto portarle rispetto. Così facevo io con i miei figli quando piccoli e poco pronti a comprendere, li rimproveravo mentre erano violenti con i loro giocattoli. Quando si impara a rispettare tutto, allora siamo uomini veramente.


 
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