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Messaggi del 08/12/2017

VITTIME O CARNEFICI?

Post n°2655 pubblicato il 08 Dicembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per renzi e berlusconi foto


Due notizie "particolari" hanno movimentato la cronaca politica quotidiana: non hanno nulla in comune se no l'effetto di quelle bombette con timer che non fanno grandi danni quando esplodono, ma pizzicano la curiosità dell'opinione pubblica in maniera compulsiva anche se tanti colgono ogni volta la volontà politica di seminare veleni in campi già troppo arati dalle polemiche, dalle lotte e dall'avvicinarsi delle elezioni. Un disegno, una progettualità che conosciamo bene, ma che puntualmente qualche interrogativo lo destano. Se poi a pubblicare e dare risalto a tali news sono quotidiani con una certa serietà da difendere, allora le domandine legittime sorgono e le risposte si attendono quanto meno per sgombrare il campo dai sospetti. La prima notizia riguarda Renzi: ancora una volta Putin e la sua Russia, vengono accusati apertamente da Biden ex vice presidente  di Obama, di aver pilotato e manipolato, come fece per elezioni americane, le scelte e le indicazioni di voto per il referendum di Renzi (4 dicemebre 2016) affinché non ottenesse ciò che l'allora premier italiano sperava. Lo Stesso Putin, pare voglia pesare e contare nelle prossime elezioni politiche, aiutando e dando una preziosa mano alla Lega e al Movimento 5S. Ovviamente prove concrete di quanto sostiene, Biden non ne fornisce, ma mette tanta carne al fuoco che qualche domanda, qualche sospetto, debba essere sollevato e chiarito. Si inalberano grillini e leghisti, non ci stanno a sopportare queste illazioni e intanto la semina c'è stata. L'altra bomba, più forte e fragorosa di questa notizia, è la storia del biglietto trovato nell'ufficio del giudice Falcone, presso il tribunale di Palermo: una stanza che dalla morte dell'eroico magistrato, è rimasta così com'era, ad imperitura memoria del ricordo di Giovanni Falcone. Un biglietto che riporta appunti veloci con la scrittura del giudice: Cinà in buoni rapporti con Berlusconi. Berlusconi dà 20 milioni a Grado e anche a Vittorio Mangano". Uno strano biglietto, tra le tante carte di Falcone rimasto sepolto là nella stanza museo. L'appunto ha un suo valore per i tre  nomi che non sono nuovi per chi abbia indagato a suo tempo e che sa bene chi siano i tre citati: mafiosi che hanno avuto ruoli nei vari processi dove il nome di Berlusconi appariva grazie anche al super ruolo di collegamento di Marcello Dell'Utri, oggi in galera proprio per concorso esterno con Cosa Nostra. Perché questo biglietto giacente sin dalla strage di Capaci non è mai stato trovato nelle carte esaminate attentamente dalla magistratura? Nessuno ci ha mai fatto caso? Era ben nascosto tanto che solo Giovanni Parparcuri, fido collaboratore di Falcone, poteva trovare visto che stava scartabellando carte nell'ufficio bunker del giudice? Il prezioso pezzo di carta è stato immediatamente ceduto al Procuratore che sicuramente provvederà a studiarlo ed eventualmente procedere di conseguenza. Il caso non è da poco ma alla luce di quanto già si sappia, non è poi sorprendente visto che in tutti questi anni tratta nomi vagliati dalla magistratura che si è occupata della morte di Falcone. Orbene, io volutamente non sono entrato nei meriti e nelle specificità di queste due notizie molto particolari, tuttavia, evidenzio come si ricorra spesso in occasioni cosi particolari come le elezioni politiche, a sconquassare gli equilibri, gli assetti, le figure più esposte e più a rischio coinvolte nella eterna campagna elettorale. Ora Berlusconi è in auge, è all'apice del suo fare politica e farne un reo al momento più delicato sembra sport nazionale: tuttavia chi conosce la storia e le cronache della nostra Italia sa bene come il ruolo del cavaliere non sia poi tanto estraneo, nel volgere dei tantissimi anni vissuti ai vertici delle sue attività e della politica, ai casi di cui si parli oggi nel biglietto misterioso. Renzi è bersaglio infinito ormai: lo vogliono fuori da ogni competizione, da ogni accenno di politica anche solo per tagliare un nastro per l'inaugurazione di un panificio. Per cui, se sono bombe ad orologeria, sono state ben innescate e fatte brillare a tempo debito, se al contrario sono verità sopite, velate, poco chiare e ancor più, indimostrabili concretamente, allora quel famoso "fare fake" a tempo opportuno e a comando, funziona molto bene e colpisce come sempre vittime a carnefici!

 
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PIZZA E UNESCO: NAPOLI DETTA LE REGOLE

Post n°2654 pubblicato il 08 Dicembre 2017 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

Risultati immagini per pizza napoletana unesco



L'abbiamo sudato questo riconoscimento. Sono almeno sette anni che aspettavamo un cenno dall' UNESCO e tanto tuonò che piovve! Non siamo stati  capaci di acquisire la sede europea del farmaco, non siamo capaci di battere i pugni sul tavolo quando siamo in Europa e/o all'estero per vantare i nostri diritti, però quando si tratta di Pizza napoletana, Opera dei Pupi (Sicilia), Canto a tenore (Sardegna), Dieta mediterranea, Liuteria cremonese, Macchine a spalle (4 processioni portate a spalla a Sassari, Viterbo, Nola e Palmi), Pratica della vite ad alberello di Pantelleria e  la Falconeria, siamo a competere per meritare la "protezione" Unesco per i beni orali e immateriali. Non accenno ai beni culturali italiani noti in tutti il mondo perché sono tantissimi. La pizza, come dicevo, è costata fatica, L'ex Deputato Pecoraro Scanio ha condotto una battaglia "personale" con altri personaggi della napoletanità proprio per conquistare una meta di prestigio: la pizza che tutti mangiano nel mondo e che ormai, bene o male, tutti fanno buona a parte Napoli che è casa madre! Un tempo piuttosto lontano, nella mia città di Bari, erano poche le pizzerie dove la pizza fosse apprezzabile e  si frequentavano pochi posti per mangiare una buona pizza. Il tempo trascorso ha permesso a tutti i pizzaioli storici e ai nuovi adepti, di imparare uno standard apprezzabile sia per spessore e cottura (forno a legna indispensabile) e sia per la fantasia nella preparazione. Si  giunse al punto che i più arditi servivano pizze con le orecchiette al ragù messe su, pizze con le cime di rape e altre ancora che facevano solo coreografia e niente più. Oggi la pizza buona si mangia dappertutto e c'è solo l'imbarazzo della scelta per non rimanere delusi. Immagino che sia così un po' ovunque e questo depone a favore di una pizza tradizionale, genuina e arricchita da ingredienti tipici della nostra dieta mediterranea. Ricordo addirittura che circa trenta anni fa, a Gioia del Colle (BA) patria della buona mozzarella pugliese, giunse una comitiva di cinesi che si trattenne in zona per imparare a fare le mozzarelle per poi produrle  a casa loro e approntare...pizze napoletane!!!! Rallegriamoci per questo riconoscimento e in fondo, se non meritiamo altre prestigiose scelte nella comunità internazionale, sappiamo almeno che sull'arte, sui siti archeologici e artistici, sulla civiltà del passato, non ci batte nessuno: siamo tra i depositari più importanti dell'Unesco. Poi sui beni orali e immateriali non scherziamo nemmeno e quindi riteniamoci ben...forniti per l'Unesco,  alla faccia di chi ci vuole male!

 
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