Creato da monellaccio19 il 12/10/2010
scampoli, ritagli, frizzi e...lazzi

Area personale

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 176
 

Ultime visite al Blog

monellaccio19OgniGiornoRingraziocassetta2hesse_fSpiky03Vince198elyravQuartoProvvisorionel.silenzio.di.noispalmierosper_letteragianor1DoNnA.SDott.Ficcaglia
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Messaggi del 17/09/2020

QUANTA STRADA DA FARE ANCORA

Post n°3675 pubblicato il 17 Settembre 2020 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

 

Non è nuova, qualcosa di simile apparve  in rete circa due anni fa e si scatenò lo scontro. Sembrò come se Russell Crowe avesse pronunciato la mitica frase: "Al mio segnale scatenate l'inferno!".  E così fu: una ridda di polemiche, di proteste fra puristi del grande Michelangelo, cristiani o presunti tali e razzisti della tastiera sempre pronti a conservare l'anonimato. Questa volta il tweet è della "Pontifica Accademia per la Vita" la quale, intitolandolo "Una foto che vale un discorso", intende far sentire la propria voce contro il razzismo e respingendo tutte le proteste, sottolinea come ognuno proceda senza alcun senso logico, e tutti si elevano a censori intransigenti e severi. Sembra che qualcuno dia un ordine dall'alto e tutti siano pronti a obbedire parlando a vanvera e senza raziocinio. Ormai copioni logori, usurati e stantii per quanto siano ripetitivi e noiosi. Magari, nessuno pensa che v'è una citazione nel Vangelo di Matteo dove Gesù dice: "Ogni volta che avete fatto una di queste cose a uno dei miei fratelli più piccoli, l'avete fatta a me". In altre parole, Cristo ci fa sapere che sia possibile riconoscere la sofferenza di ogni fratello, ponendolo al posto suo. Il posto giusto è proprio là nella "Pietà" di Michelangelo, la superba e meravigliosa rappresentazione della Madre di Gesù che tiene il figlio tra le sue amorevoli braccia. Un'uomo è tra quelle braccia, un uomo qualunque che con il colore della sua pelle, qualunque esso sia, ci comunica la sua sofferenza. E noi della sofferenza del nostro prossimo ci dobbiamo preoccupare, no del colore della sua pelle.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963