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Messaggi del 01/12/2020

LA SINDORME E I SUOI EFFETTI...MERAVIGLIOSI

Post n°3748 pubblicato il 01 Dicembre 2020 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

 

Quante volte abbiamo letto o sentito parlare della sindrome di Stendhal? Ogni volta però, pur conoscendo le circostanze per cui lo scrittore Marie-Henri Beyele (detto Stendhal) ebbe a patire questa sindrome, ci piace ritornare a leggere i dettagli e i particolari per cui nacque il famoso luogo comune che coinvolse lo scrittore francese. "La sindrome è un'affezione psicosomatica che  provoca tachicardia, vertigini, confusione e persino allucinazioni, a chi posto dinanzi a opere d'arte di esclusiva e straordinaria bellezza, subisce un disturbo particolarmente violento e psichico". Bene, io sono ricorso alla "ripetizione" della lezione fatta a suo tempo, perché mi piace ripassare e riappropriarmi della storia. La storia ci ricorda appunto che Stendhal, durante un grande viaggio compiuto in Italia agli inizi dell'ottocento per visitare importanti e belle città italiane, giunse a Firenze e tra le tante visite obbligate della città, entrò nella Basilica di Sanata Croce. Passò ore al suo interno e godette delle meraviglie artistiche che impreziosiscono la Chiesa. Ne uscì così colpito nell'anima e nella testa che manifestò sintomi precisi e individuati da star male. Il tempo e gli studi profondi eseguiti sulla sua straordinaria esperienza, hanno portato a indicare sintomaticamente la "Sindrome di Stendhal". Tutto questo per riportarvi quello cha ha vissuto il nostro buon Giovanni Allevi, noto e valente musicista e compositore. A Roma per girare un documentario, è capitato nella Chiesa di "Santa Maria della Vittoria" sita nel mezzo del centro storico. In una posizione molto bella e raccolta in un spazio ben distinto, è posta un opera scultorea del grande Bernini: "L'estasi di Santa Teresa D'Avila". Anche lui, come forse faremmo tutti davanti a un siffatto capolavoro, si è trattenuto per osservare i dettagli evidenti e meravigliosi dell'opera: il volto estasiato di S. Teresa, l'angelo che la ammira languidamente  dopo averle trafitto il cuore, i chiaroscuri magnificamente studiati dal Bernini, insomma un capolavoro della nostra arte dinanzi alla quale chiunque...sverrebbe! Ebbene il maestro Allevi appagato e sazio della visita, è uscito dalla chiesa e dopo aver percorso pochi metri, è svenuto, caduto in terra procurandosi escoriazioni e una costola rotta. "Non avevo mai vissuto un esperienza simile, è stato travolgente". Così si è espresso dopo essersi ripreso e lui stesso ricordando i segni del malessere, ha riconosciuto di aver subito la sindrome di Stendhal. Intendiamoci, non solo visitare e guardare il capolavoro è sufficiente per essere "fulminati" dalla bellezza dell'arte, bensì in questo caso, c'è la complicità di Padre Giuseppe che da bravo cicerone, l'ha erudito sulla storia, sull'opera eseguita dal Bernini verso la metà del seicento. Insomma, oltre la visione, se ci aggiungiamo una buona lezione sugli avvenimenti, la sindrome è assicurata! Beh, se posso permettermi, sareste disposti a farvi coinvolgere in tal guisa dinanzi a un'opera d'arte immensa e sublime? 

 
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