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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi del 11/12/2021
Si può dire che il Vescovo della Diocesi di Noto (SR), sua Eccellenza Antonio Staglianò, l'ha fatta grossa? Durante un incontro con la comunità e in presenza di tanti bambini, ha espressamente detto: "Babbo Natale non esiste! I bambini sanno che Babbo Natale è il papà o lo zio". Basiti, stupiti e meravigliati, i bambini sono rimasti a bocca aperta e i grandi non erano d'accordo con l'improvviso e sorprendente annuncio. Il reverendissimo Vescovo, ha colto una pertinente occasione, ovvero, l'arrivo di S. Nicola riconosciuto come "the orginal" portatore di doni e reale esecutore di miracoli noti e riconosciuti. Del resto la sua uscita è verità assoluta, ma con quella falsa identità, Babbo Natale e la Coca Cola, ci campavano da una vita. Ci sono tanti posti dove il protettore della mia città, sia accreditato a giusta ragione, come unico e vero portatore di doni e protettore di giovani donne e bambini. La sua chiara e nota posizione mondiale, fu man mano oscurata quando il secolo scorso, intorno agli anni '30, la Coca Cola americana si inventò un uomo anziano con barba e capelli bianchi, vestito di rosso, pronto a saltare su una slitta trainata dalle renne, per girare il mondo e donare in una sola notte, tanti doni a tutti i bambini. Così S. Nicola passò in secondo ordine e la sua figura nel mondo occidentale e consumistico, venne oscurata da Babbo Natale. L'unione tra le due figure, la classica e cristiana di Nikolaus e quella pagana di Babbo Natale, in fondo posso coesistere, ognuno ha il suo spazio e lo scrittore Tolkien famoso autore della saga de "Il Signore degli Anelli", benché aperto alla fede cattolica e educando in tal modo i suoi figli, non disdegnava la figura dell'omone in rosso, anzi gli piaceva il personaggio e si produsse in scritti intriganti con lettere da inviare al Polo Nord dove viveva Babbo Natale. Insomma, il Vescovo ritiene più giusto affidarsi alla tradizione che no alla pubblicità e al consumo, ma in fondo è da tempo che viviamo la realtà di un "doppione" che può esistere, può mantenersi vivo: l'uno non annulla l'altro e i due possono convivere lasciando che fantasia e realtà, si coniughino al meglio. Ma di punto in bianco, annunciare che Babbo Natale non esiste, è stato un colpo basso e la polemica si è scatenata in rete. Speriamo che almeno la Befana, non venga a conoscenza della verità annunciata.
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