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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi del 19/10/2018
Ad occhio e croce dovrebbe essere andata più o meno così. Salvini racconta che Conte leggeva e Di Maio scriveva. Io ci credo, mi sembra plausibile ma non ci metto la mano sul fuoco perché con quei due non mi azzardo. Una sporca faccenda non c'è che dire: qualcuno pesca nel torbido e lo fa con convinzione. Sarebbe anche accettabile se non fosse che parliamo di un governo in sede di DEF, ovvero di uomini riunti alla prese con documenti importanti che riguardino lo stato Italiano. Salvini racconta una verità, Di Maio un'altra, le basi dei due sono in subbuglio, Conte suda freddo ritenendo di aver già superato la fase finale e conclusiva. Ma la verità quale è? Chi bara? Chi fa il doppio gioco? Chi si distrae? Non è facile dare risposte sempre per quelle ragioni a cui accennavo prima, chi si azzarda? Conte prende l'unica decisione possibile: riunione dell'intero consiglio dei ministri per sabato: sarà l'unica occasione per capirci qualcosa e concludere riaccordandosi (lui spera) sulle discordanze rilevate da Giggino. Indetta la riunione, Salvini avverte che non parteciperà, non ha tempo da perdere poiché per lui tutto scorre liscio. Inoltre non può giocarsi il w.e. e la partita di calcio da seguire. Centinaio, altro ministro, annuncia: "Se non va Matteo non ci vado nemmeno io!". I "senzapensieri" così si comportano, tra amici della comitiva si fa proprio così per decidere cosa si debba fare una serata qualsiasi o per Capodanno. Incredibile ma vero. Conte minaccia le dimissioni e cadrebbe il governo, Salvini si caga sotto e avverte che prenderà il primo aereo per Roma e sarà presente al consiglio avvertendo: "Non ti preoccupare, vengo giù io e aggiusto tutto!". Raga' ditemi con sincerità estrema: "Avete mai visto o sentito roba del genere in seno ad un qualunque governo legittimo e in piena attività legislativa? Potete scorrere i libri della storia recente ma non troverete tracce di tali comportamenti assurdi e imprevisti per un governo ligio e fedele al proprio mandato. Eppure, questo è il viatico: massima attenzione alle mosse degli avversari, il M5S ha presentato un settantina di emendamenti al DEF. Ma come? Non spettano alle opposizioni in aula gli emendamenti? Che fanno si oppongono "addosso" come quelli che con il cellulare si telefonano addosso appunto? Salvini si sta incazzando: "Ora basta se volete buttare tutto all'aria basta dirlo!". Sono ore drammatiche, sono alla frutta e passa, o qualcuno si pente ora e lo dice, oppure questi saltano. Salvini è certo che non accadrà, poiché sull'argomento dello scudo fiscale, quello che ha innescato il problema, ha precisato: "Non me ne può fregar di meno", cioè a dire: "Ho altri pensieri per la testa e figuratevi se mi possa importare o meno dell'Italia". Di Maio invece sente sul collo il fiato della base: ci sarà il raduno in piazza e fare figuracce non ci sta né lui, né i boss che comandano le marionette dietro le quinte: Casaleggio e Beppe Grillo. Non riconoscere questa situazione come una grossa grana per il paese e per chi ci guarda, è da pazzi. Siamo a farci ridere alle spalle e questo veramente dovrebbe essere mortificante per tutti. Peccato, avere i paraocchi e non riconoscere tutto 'sto casino, porta a credere che i folli abbiano votato e affidato il paese a persone fuori di testa. Se litigano e poi fanno pace credetemi, fa più più paura del governo che cade in un momento molto delicato come questo con un DEF in ballo!
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Quando si fa casino con la musica ad alto volume, è normale che il vicinato si ribelli se i decibel eccessivi sfondino il...muro del suono!!!! Fare le ore piccole per festeggiare e tenere le casse che sparino musica, quando si dorme o si tenti di farlo, è un grosso problema per il vicinato e alla fine, stremati e sfiniti, non c'è che da chiamare la polizia. A Piacenza è andata esattamente così: una signora (sic) proprietaria di un grande bar, aveva raccolto parenti e clienti per festeggiare. Un DJ con tanto di banco discoteca, da mangiucchiare e da bere a volontà e tanto casino tra risate, ballo, musica e gente allegra. Un bar, per quanto insonorizzato possa essere, non è a tenuta stagna e passata mezzanotte, i vicini hanno cominciato a soffrire; sofferenza e disagi protratti allo sfinimento tanto da chiamare il 113. Giunti sul posto gli stessi agenti hanno dovuto farsi largo tra il casino degli astanti e il maledetto livello alto della musica, hanno raggiunto la proprietaria e l'hanno pregata di abbassare notevolmente il livello, data l'ora. L'avessero mai chiesto gli agenti, la signora è partita in quarta, li ha aggrediti verbosamente e li ha minacciati: "Vi porto da Barbara D'Urso!". Oh cazzo, si sono detti i poliziotti, e che ci porta a fare? La signora è stata afferrata, ubriaca e fuori di testa, insisteva con le sue minacce e tra l'altro, già nota alle forze dell'ordine, è stata arrestata per ubriachezza e resistenza a pubblici ufficiali. Raga', quelli quasi non ci hanno dormito la notte: ma perché da Barbara D'Urso e no da zia Mara a "Domenica IN"? Il punto è questo, una uscita sciocca e infelice che racconta una realtà che non esiste, ma nella quale c'è gente che si riconosce e ripone tutte le sue aspettative in essa. Barbara è un'icona ormai, una sorta di "wonder woman" capace di imprese impossibili. Una leggenda metropolitana, una aliena di questo nostro tempo. Lei può tutto, può anche scacciare il male, ti tira fuori dai guai, ha buone parole per te e cattivissime per i nemici. La Barbara è eterna, voi poveri e incapaci, abbiate fede e crediate in lei, solo lei sarà pronta ancora da viva, per la beatificazione e la candidatura alla santità. La barista ubriaca ha ritenuto addirittura che la "potenza mediatica" della regina Mediaset, fosse più potente di ogni altra azione: portare il suo caso in tv, sarebbe stata la panacea del suo reato. In quella sede, la Barbara l'avrebbe difesa e portato alla gogna mediatica i poliziotti passando per la "Robin Nudd"* dei poveri e degli indifesi. Una forza immane a difesa dei deboli...di spirito.
* Nudd...è dialetto barese. Tradotto in italiano, significa NIENTE! Appunto!
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