CARICO A CHIACCHIERE

PEZZENTI E VIZIOSI

Nel 2002 la Regione Puglia avviò finalmente la progettazione della nuova sede regionale. Dopo anni e anni di sacrifici per mancanza di spazi, con dislocazioni  di assessorati in luoghi diversi in città, finalmente partì l'impresa per la grande, faraonica realizzazione della nuova e unica sede istituzionale. Siamo nel 2018, manca ancora qualche "ritocco" e ci sarà la consegna definitiva; pare che dovrebbe avvenire entro la fine di quest'anno, ma nessuno ci crede. Sedici anni sono tanti, in nessuna parte del mondo si costruiscono opere mastodontiche in tanto tempo, eppure in Italia, ci riusciamo, facciamo il possibile perché si vada alle calende greche; i tempi si dilatano come d'incanto e se alla fine il lavoro viene terminato e consegnato, bisogna rivolgere accorato grazie e lode al cielo, perché in molti altri casi abbiamo tanti esempi di cattedrali deserte rimaste a metà del lavoro e si consumano là dove sono ferme, incompiute e ridotte a ruderi impietosi! Questo rischio noi baresi non dovremmo correrlo: è vero che l'opera progettata sedici anni fa è partita da un costo di 40 milioni di euro, poi passato a 87 milioni e forse, stando a voci attendibili, si toccheranno i 100 milioni alla faccia di chi paga, tuttavia, meglio averla una sede che no ritrovarsi con il rudere. Quindi a parte la lievitazione dei costi e la cancellazione dal progetto iniziale di inglobare una vera e propria SPA, una grande sala fitness, un campo di calcio e altre puttanate varie, a uso dei dipendenti, c'è da considerare che ora che andiamo incontro alla consegna, scendono in campo (mai al momento giusto) la magistratura penale e quella amministrativa per situazioni allarmanti e costose. Gli impiegati della regione, sono in tutto circa trecento, siederanno tutti nella stessa sede e ogni assessorato avrà la sua collocazione. Orbene a voler essere generosi e magnanimi, v'è una domanda che cerca disperatamente una risposta: "Perché le scrivanie commissionate sono 1.000 (mille)?????". Oh cazzarola, possibile? Proprio così, una domanda che la Corte dei Conti si è posta e ora sta cercando le risposte. La progettualità della sede è fantasiosa: una semisfera grandiosa che offre un'idea di astronave spaziale e tutto intorno viali e ampi spazi belli per disegno e posizionamento. Pensate che per illuminare l'avveniristica sede fatta di cemento e vetro, sono state commissionate 1.600 lampade e relative plafoniere. Stanze, sale, saloni e corridoi saranno illuminati da 1.600 punti luci pari al costo di 1.020.200 euro. Così tanto vi chiederete? Ebbene sì, se pensate che ogni plafoniera costerà la modica cifra di 637 euro cadauna, se ne cadono due è...la fine!!!! Anche in questo eccesso per le luci...c'è da vederci chiaro e le indagini sono avviate. Mi viene voglia di dire in dialetto: "Nu' sime barise c' uè?". Pezzenti e viziosi mi sembra un titolo azzeccato e ora Emiliano, destatosi dal suo lungo letargo, ha cominciato a innervosirsi e a sperare che la magistratura faccia luce su questi esempi di sprechi inutili e dannosi. Del resto, anche sulla reggia regionale, potevano evitare di fare smargiassate da politici all'italiana, una sede nuova, bella comoda e dotata del necessario con garbo e moderazione, non avrebbe richiesto 1.000 scrivanie e 1.600 plafoniere a 637 euro. Per favore, sono incazzato, non chiedetemi se il prezzo della lampadina sia compreso. Non lo so!!!!