CARICO A CHIACCHIERE

Su un importante dettaglio possiamo essere tutti d'accordo: hanno sbandierato a chiare lettere il grande cambiamento in campagna elettorale e in realtà, nessuno può negare che vi sia stato. Hanno ribaltato tutti i governi istituzionali precedenti, prassi e iter governativi ammuffiti e logori, amministrazioni ministeriali, luoghi deputati e location diverse dove incontrarsi per fare politica, hanno creato apposta zone franche dove "esibirsi" per parlare al popolo; insomma, chi ha vissuto i vecchi "regimi" politici da quando è stata varata la repubblica democratica italiana, deve ammettere di aver visto un vero e proprio cambiamento radicale, realtà che mai avremmo immaginato di vivere sulla nostra pelle. Siamo l'Italia e come amano definirci gli inglesi da tempo immemorabile, siamo personaggi da "operetta". Beh, con le ultime performance messe in scena da Di Maio e ancor di più da Salvini, possiamo sostenere che il fondo (salvo  subire ancora eccezionali sceneggiate originali e nuove di zecca) sia stato toccato: ci mancava il famoso lido sulla costa romagnola e abbiamo visto e  avuto tutto il massimo impegno da questi signori. I luogotenenti dei due contano poco ormai, anzi alcuni mollano e si ritirano (specie da parte grillina) e quindi restano sono loro le prime "ballerine". Questa settimana passata in "vacanza lavoro" al Papeete di Milano Marittima, ha prodotto più risultati di una breve campagna elettorale: senza viaggiare, senza muoversi, è stato sufficiente per Matteo mettere su il suo ufficio personale in spiaggia e stare in contatto con tutta l'Italia, con tutta l'Europa e con tutto il mondo! Una gestione atipica e rivoluzionaria, già il Viminale, sede istituzionale del nostro ministro allegro e pimpante, in oltre un anno lo ha visto una dozzina di volte: il suo lavoro è nella strada, tra la gente e il pubblico che raccoglie spostandosi da un posto all'altro. Mai visto un ministro così "fantasioso", capace di avere il dono dell'ubiquità virtuale e mettersi in mostra con improvvise conferenze stampa, selfie a volontà e a torso nudo come divisa unica. Bellissimo, un'esperienza che mi ha riempito la vita, ora posso morire contento, credo di poter sostenere di aver visto abbastanza nella mia vita. Sono contento come tutti i suoi appassionati seguaci, maturo pian piano, l'idea di passare sotto la sua egida, credo che sia l'uomo più adatto a questo paese che non si è mai scrollato del tutto la sua etichetta ciarlatana e vivace, il vedere non oltre il proprio naso e la speranza che possa godere di tanto altro ancora, oltre le uniche "vittorie" sui respingimenti a mare dei pezzenti africani, dei miserabili rom residenti in Italia e l'uso delle armi per la legittima difesa. Gli accredito solo queste conquiste, poca roba in oltre un anno di lavoro e un mare di promesse non realizzabili viste le difficoltà con i "nemici" alleati del M5S. Non so come andrà finire, so solo che comunque sarà un insuccesso ricordando la festa in discoteca tenuta sabato sera al Papeete dove sul nostro sacro "Inno di Mameli", lui non ha cantato e le cubiste hanno ballato attizzando la folla in spiaggia. Mi ha rubato il lavoro: credevo di essere l'unico "Carico a Chiacchiere" col diritto di dire e scrivere caxxate, ma lui mi batte!