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Messaggi del 25/08/2019

TOC! TOC! LA CASA E'...CHIUSA!

Post n°3313 pubblicato il 25 Agosto 2019 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

Vi sono mestieri antichi, artigianali che in un tempo remoto, erano tessuto dell'economia di un paese. Il progresso poi, la modernità oppressiva, li ha cancellati inesorabilmente dal quadro generale economico e sociale. Organizzare un mostra per il prossimo w.e. a Treviso, mi sembra un'interessante iniziativa per richiamare alla memoria collettiva questi antichi lavori manuali e pilastri della economia: il materassaio, i falegnami da bottega, i calzolai, le prostitute ecc.ecc. Avete letto bene, le prostitute, non ho sbagliato: scusatemi, se parliamo di antichi mestieri credo che questo lavoro sia il più vecchio del mondo e come tale rientri di diritto nella mostra trevigiana. Quindi ampio risalto con foto, annotazioni e didascalie per  presentare e argomentare  le vecchie attività con foto pertinenti e ambientali. Per il lavoro della prostituta hanno dovuto con larghi mezzi, ambientare luoghi e ambienti tipici con dettagli originali dell'epoca, arredamenti, suppellettili e quanto altro facesse parte di quei luoghi di perdizione. Non vi dico lo choc per quanto annunciato: subito le polemiche sono nate per l'inclusione dei casini e i soliti bacchettoni e ipocriti, hanno contestato la scelta poiché ritenuta una forte provocazione tesa alla riapertura delle case chiuse. E' inutile fare lotte, associazioni, donne che scendono in piazza con il #metoo e tante altre battaglie: di casini non se ne deve parlare più, anzi, come indicato dalla Corte Costituzionale, la legge Merlin, non si tocca. Va bene, allora trovino altre soluzioni concrete e definitive per evitare questo flusso ormai radicato e inestirpabile dalle vie cittadine di ogni città. Vi sono case che sotto i loro balconi e finestre, hanno ogni sera un passeggio e un movimento che non lascia dubbi sul mondo losco e affaristico delle prostitute di strade. Ci lamentiamo tutti, non è un belvedere e sappiamo quanto sia degradante fare questo mestiere: sappiamo come dietro vi siano uomini e organizzazioni potenti che si reggono sul lavoro di queste donne ostaggi di cotanto malaffare. Ripulire non significa solo eliminare il traffico poco signorile dalle strade delle città, ma comporta l'annientamento dei magnaccia e dei protettori che ci campano su queste poveracce che non sono altro che vittime. Pertanto, dobbiamo solo decidere da che parte stare fermo restando che su un punto dovremmo essere tutti d'accordo: le donne, se potessero trovare altri lavori e sottrarsi da un protezionismo tenuto da malandrini più o meno organizzati, sarebbero parte integrante di una società pulita e giusta, e se vi fossero quelle che per scelta personale volessero svolgere il mestiere più antico del mondo, si accomodino pure, ma lo facciano in case garantite dallo stato, con igiene, sicurezza, intimità e...tasse. Cosa ci sarebbe di male? Smettiamola di bendarci la mente e ritenere che sia giusto non riaprire le case, mentre sia molto più regolare svolgere la prostituzione per le strade delle città!

 
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