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Messaggi del 06/01/2020

QUESTIONE DI FIGLI

Post n°3438 pubblicato il 06 Gennaio 2020 da monellaccio19
 
Foto di monellaccio19

 

 

Quando la legge perde l'equilibrio e la puntualità, allora lamentarsi mi sembra giusto e legittimo. Sono anni e anni che i nostri dispositivi giudiziari necessitano di essere modificati, cambiati radicalmente e aggiornati ai tempi e alle situazioni attuali. Sull'abolizione della prescrizione si sono scambiati colpi su colpi, posizioni avverse e contraddittorie e alla fine è passata la nuova disciplina. Oggi non possiamo nemmeno essere certi della data del primo gennaio per l'entrata in vigore, ovvero, la legge è operativa ma rischia tra qualche giorno, di essere ancora modificata se non addirittura soppressa. Un caso curioso è stato reso pubblico in questi giorni e riguarda una situazione sottoposta al parere del tribunale: trattasi di una separazione tra coniugi e in particolare, la richiesta del padre di godere dell'affidamento condiviso per il figlio di sei anni. Normalissima operazione giudiziaria come ne capitano tante nel nostro paese. Eppure, siamo stati capaci di creare un precedente che probabilmente sarà unico per la sua articolazione processuale. Il tribunale in questione ha ricevuto la richiesta dell'affidamento da parte del papà nel 2006 e ha chiuso la causa nel 2017. Esattamente è andata che il padre chiedeva l'affidamento del figlio e la regolamentazione del diritto alle visite del piccolo. Nel 2017, come scrivevo, v'è stata la sentenza definitiva e il figlio ormai ragazzo, ha dovuto attendere per la sua sorte in quanto il papà è ricorso in Appello  per far valere il suo diritto. Conclusione? Il ragazzo, nel frattempo, è diventato maggiorenne e quindi capace e legittimamente in grado, di decidere da solo. Bella storia vero? Per colpa di un vuoto decisionale non sono state emesse, neppure in via temporanea ed urgente, delle regole benché minime che potessero assicurare una frequentazione periodica. Pertanto all'uomo è stato precluso il diritto di vivere con il proprio figlio. E infine, un bel colpo di scena: l'uomo ha chiesto per tale insensata e colpevole mancanza, un milione di euro per danni allo Stato Italiano. Secondo voi, se vincesse e ottenesse la somma richiesta per il danno subito, chi pagherà ...indirettamente? 13 anni non sono pochi e ritrovarsi un bambino di sei anni già maggiorenne, vi sembra normale? Sarà pure un caso limite, ma noi in Italia ci campiamo con questi casi...illimitati.


 
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