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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete " La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi del 09/05/2022
La "Tate Modern Gallery" di Londra, allestirà dal 6 ottobre 2022 al 12 marzo 2023, una mostra dedicata a Paul Cézanne il grande pittore nato nel sud della Francia e ritenuto tra i grandi artisti dell'ottocento. Saranno esposti 80 quadri del maestro e gli organizzatori delle mostra sono inclini a collocare, riadattando la sua posizione artistica a "un gigante della storia dell'arte ai tempi nostri". Una frase sibillina che dagli esperti e da chi va a braccetto con la pittura di tutti i tempi, non è andata giù facilmente. Il quadro che vedete su in foto sarà tra quelli esposti alla mostra, Cézanne lo ha dipinto tra il 1866/1868 e il titolo orginale è "The Negro Scipio": olio su tela, raffigura un uomo di colore, seduto di spalle su uno sgabello e stremato dalla fatica, sta appoggiato al muro. Tanto per essere chiari, il dipinto si chiamerà "Scipio" e scomparirà l'etimo negro. La schiavitù, tanto per ricordare qualche data, fu abolita nel 1815 e solo nel 1848 con una seconda, più chiara, ferma e decisa annunciazione, venne ribadita l'abolizione. Cézanne, con il suo quadro molto eloquente, non fece altro che una protesta a modo suo, con il suo talento e la sua arte, richiamò la Francia che ancora in quegli anni, nelle sue colonie, insisteva con la schiavitù e tutto ciò che ne derivava. "Lo Scipione Negro" a suo tempo ha lanciato un messaggio univoco e categorico: si insisteva con il trattare i negri ancora come i secoli precedenti e nonostante le battaglie per abolire questa ignavia, c'era chi insisteva con il colonialismo perverso e verso gli uomini di colore. La "Cancel culture" torna a colpire e duramente anche, le polemiche sono ovviamente partite e pare che l'ignoranza prevalga come sempre. Questi credono che cancellando, cambiando la storia, l'arte, e tutto ciò che ci perviene dal passato, spariranno tutti i soprusi esercitati sulle persone di colore. Ritengono che mutando un sostantivo, si possa portare rispetto a una persona, provassero a chiedere "informazioni dettagliate" al movimento "Black Lives Matter": spiegheranno a costoro che non sarà niente di cui cercano di annientare e cancellare le tracce, a cambiare i pensieri e le idee dei razzisti...marci dentro!
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