CARICO A CHIACCHIERE

Sapete quanto disdegni i concorsi di bellezza: sono fuori dal tempo ormai, manifestazioni farlocche  e inutili che posizionano le donne secondo canoni fisici ed estetici, trascurando le loro doti spirituali, caratteriali e razionali.  Il 14 gennaio 2023, se non vi saranno contrattempi,  si terrà a New Orleans (USA) il concorso di Miss Universo: una selezione di miss provenienti da tante parti del mondo per contendersi il "prezioso" titolo. Ventiquattro ragazze bellissime che a prescindere dalla loro nazionalità, saranno egregiamente in gara senza alcuna remora e rispettose l'una dell'altra. Insomma la solita e ormai lisa competizione che interessa più gli sponsor che le modelle in campo. Ho notato intanto, che tra le 24 aspiranti, vi siano due concorrenti che avrebbero ben altri motivi per essere rivali: a parte la loro bellezza e la loro fisicità, avrebbero voglia nel loro cuore di primeggiare, non fosse altro che per le loro "patrie". Chi vedete su in alto è la miss proveniente dall'Ucraina: Victoria Apanasenko: 28 anni e per niente intimorita, è pronta a sfidare la russa Anna Linnikova 22 anni, miss Russia.

Beh, vedendole e riconoscendo che siano due belle donne, la lotta sarà dura ma presumo, per ragioni politiche essenzialmente, che la giuria potrebbe propendere per la Viktoria solo per non minare alcuni equilibri in atto e infliggere alla Anna, una posizione secondaria e punitiva. Lo stiamo facendo con l'arte, con artisti russi, inibendo non solo autori che non sono più con noi, ma addirittura artisti viventi a cui sia stata alienata l'esibizione artistica solo perché russi. E' mia impressione che possa vincere la concorrente ucraina, tuttavia in questa sede, lancerei una proposta: eleggiamole entrambe "Miss Universo 2023" alla pari, senza distinzioni e promuoviamo una pace che diventi sempre più impellente e urgente. Viktoria e Anna insieme, a suffragare la pace e fermare una guerra che col passar del tempo, diventa sempre più insostenibile per tutti.