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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi del 04/09/2023
Prossimo a compiere undici anni, Leonardo Vincenti (nomen omen) è un ragazzino come tanti e la sua forza, oltre a stare nel cognome, sta nella sua lucida convinzione: "Non amo perdere". Leonardo è un giocatore di scacchi iscritto alla "Accademia Scacchi di Milano" e il suo cammino è segnato da una progressiva e continua passione per il gioco. Si cimenta sin dall'età di due anni: vive in provincia di Bergamo e i suoi genitori lo hanno abituato sin da piccolo, a praticare sport e giochi dove l'impegno è basato sul potenziamento cognitivo. Si distrae con pochi film, qualche cartone animato e cosa più importante pochissima tv, salvo tennis e gare automobilistiche. Il periodo del covid poi, lo ha dovuto passare in casa: colpito anche lui, rimanere in isolamento non è stato tragico, anzi, ha passato ore e ore a giocare conseguendo abilità, esperienza e passione per gli scacchi. A Milano l'Accademia non intendeva iscriverlo perché già tanti suoi coetanei erano lì pronti a progredire, ma Leo messo alla prova, ha giocato con un insegnante e ha vinto la partita. Quindi inserito nella ambita lista, ha cominciato a dimostrare quanto siano reali e percepibili le sue qualità e le sue capacità. Ha vinto il suo primo campionato regionale "Under 10", battendo una cinquantina di avversari e nel 2022; ai mondiali "Under 10" svoltisi in Georgia (USA), è giunto a un punto e mezzo dal campione del mondo e per un punto, non è salito sul podio. Questo magistrale risultato gli ha concesso il titolo di Maestro secondo la valutazione mondiale perché è entrato nel ranking. Vi ho raccontato la storia di Leonardo non solo perché sia una grande e bella esperienza per lui e per la sua famiglia, ma mi piaceva riportare la sua esuberante esperienza per il modo e per i mezzi usati: dalla età di due anni impegnato con la scacchiera, si è innamorato del gioco e cosa più importante (udite, udite) divertimento scelto e dosato con cura e infine, limitato uso del cellulare e niente tv spazzatura!!! Chiaro il concetto? Signori convinciamoci: i ragazzi vanno accompagnati, vanno seguiti, chi non ce la fa, si faccia aiutare e soprattutto, la scuola inserisca nelle attività suppletive come avviene altrove, il cimento con giochi dove la cognizione intellettiva sia elastica e pronta a recepire le modalità imposte dai giochi stessi. Io credo che Leo conseguirà grandi traguardi e il suo carattere, il suo spirito non sono disposti alla sconfitta, ma alla vittoria. Ce le farà? Ceeeeeeeeeerto che ce la farà!!!!
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