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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Messaggi del 18/09/2023
In occasione del 49° "Forum di Cernobbio", è stato presentato lo studio "Progetto Italia" nel contesto de "The European House - Ambrosetti". Uno studio interessante e degno di essere approfondito perché vi sono contenuti, dati importanti e suggerimenti fondamentali, per uscire dall'impasse troppo stringente nel quale ci stiamo perdendo senza tenere conto che facendo due calcoli, tra circa 200 anni potrà nascere l'ultimo italiano e tra 300 anni (uno in più o in meno) potrà morire l'ultimo italiano. L'Italia s'è desta o no? Siamo gli ultimi in Europa per la natalità, pochi bambini al mondo: 6,8 nascite su 1000 abitanti. "Rinascita", in virtù di questi dati allarmanti, indica due livelli per fronteggiare questa emergenza: gestire lo squilibrio e attivare una favorevole ripresa della natalità. Intendiamoci bene, il problema è noto, le donne sanno benissimo che un figlio comprometterebbe il loro lavoro e tutte le misure provvisorie dei governi, sono stati pannicelli caldi che non risolvevano il problema nel lungo termine. E' necessario coniugare vita privata e professionale, aprire il mondo del lavoro alle donne senza alcuna remora, tenere conto che gli anziani già tendono ad allungare la loro vita e quindi, poter anche restare nell'ambito del lavoro, assistiti dalla robotica per un aiuto costante e premuroso. Due miliardi da investire proprio in questo campo dell'automazione è fondamentale. Poi v'è l'immigrazione studiata e formativa, niente attacchi alla diligenza, ma permettere a coloro che possono regolarmente entrare nel nostro paese, alcuni lavori dove gli italiani ormai non sono più presenti. Insomma c'è da investire moltissimo e in settori diversi (scuola compresa) che poi dovranno garantire lavoro, produzione e una economia che non abbia sbalzi e sussulti. Cerchiamo di narrare alle future generazioni, un paese pronto a voltare pagina, positività e potenzialità in prima fila, affinché i nuclei familiari sin da oggi, entrino in un nuovo ordine di idee. Nessun problema demografico e lavoro per tutti, donne, uomini, mamme, papà e anziani, per quel che possono. Non sono utopie, sono realtà...solo a volerle realizzare. Altrimenti ricordatelo: l'ultimo italiano nascerà tra 200 anni e l'ultimo a morire tra 300 anni! Bye, bye Italia...ma solo se procediamo ancora di questo passo!
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